Aerohabitat propone il testo del comunicato stampa relativo alla presentazione dell'indagine epidemiologica, vedi allegato, derivante l'insediamento dello scalo GB Pastine di Ciampino.
Giovedì 3 dicembre 2009, in una affollata Sala Consiliare di Ciampino i vertici della Regione Lazio, del Dipartimento di prevenzione regionale, di Arpa Lazio, della Asl Roma H, del dipartimento di prevenzione ed i Comuni di Ciampino e Marino hanno presentato alla cittadinanza ed alla stampa i risultati dello studio sugli effetti del rumore aeroportuale sulla salute dei cittadini di Ciampino e Marino (S.E.R.A.).
Le conclusioni dello studio, avviato nel febbraio 2008, evidenziano la presenza di una associazione tra esposizione al rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione arteriosa. E’ stata riscontrata, inoltre, una associazione forte e coerente tra il rumore generato dal traffico aereo e il fastidio della popolazione.
Lo studio SERA ha evidenziato una associazione tra rumore aeroportuale e danni alla salute nei soggetti maggiormente esposti (classe >65 e <=75 dBA), in particolar modo l’aumento della pressione arteriosa e il fastidio da rumore.
"E' evidente - ha affermato il Sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini - quello che purtroppo già sapevamo da marzo; l'aumento sconsiderato del numero di voli sullo scalo di Ciampino, avvenuto senza il rispetto delle normative vigenti, ha prodotto e produce un danno alla salute di oltre 14.000 cittadini delle popolazioni di Ciampino e Marino.
A questo punto non ci sono più scuse: l'emergenza va immediatamente fermata da parte di chi ne ha la competenza, ovvero il Governo ed in particolare il Ministro dei Trasporti. Abbiamo già dimostrato che il trasferimento dei voli in eccesso a Ciampino sullo scalo di Fiumicino è possibile fin da oggi; è chiaro quindi che se non si interviene non è vero che non si può, ma unicamente che non si vuole farlo."
"Ringraziamo le massime autorità del servizio sanitario regionale - ha concluso Perandini - per la loro sobrietà e per la loro professionalità con la quale ci hanno certificato oggi l'esposizione al danno per la salute dei cittadini derivata dalla eccessiva attività aeroportuale. Le amministrazioni comunali continueranno a chiedere il rispetto della salute e dei diritti dei nostri cittadini in tutte le sedi istituzionali, civili, giudiziarie e penali finchè non si sarà risolta l'emergenza."Alla presentazione dei risultati sono intervenuti l' On. Filiberto ZARATTI, Assessore all'Ambiente della Regione Lazio; Walter Enrico PERANDINI, Sindaco di Ciampino; Stefano CECCHI, Assessore al Decentramento del Comune di Marino; Dott. Carlo PERUCCI, Direttore Dip. Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale; Dott.ssa Carla ANCONA, Dip. Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale; Dott. Alessandro CIPOLLA, Direttore Generale Asl RMH; Dott. Amedeo CICOGNA, Direttore Sanitario Asl RMH; Prof. Agostino MESSINEO, Direttore Dipartimento di Prevenzione Asl RmH; Dott. Corrado CARRUBBA, Commissario Straordinario Arpa Lazio; Dott.ssa Tina FABOZZI, Responsabile C.r.i.s.t.a.l.. 09 dicembre 2009
Probabilmente era scontato, la denuncia è solo un atto formale conseguente a quanto sta accadendo a Ciampino, ai supposti ritardi di attuazione della riduzione dei voli sullo scalo ciampinese.
Stavolta i sindaci dei comuni di Ciampino e Marino, Walter Enrico Perandini e Adriano Palozzi, hanno dato incarico all’avvocato Taormina, rappresentante dei due comuni, di attivarsi nei riguardi del ministro dei trasporti, Altero Matteoli, e delle autorità aeroportuali competenti, per accelerare la soluzione del caso del G.B. Pastine.
A riguardo Aerohabitat propone il comunicato diffuso del Comune di Ciampino lo scorso 27 novembre 2009.
I Sindaci dei comuni di Ciampino, Walter Enrico Perandini, e di Marino, Adriano Palozzi, hanno incaricato il Prof. Carlo Taormina – legale dei due enti – di depositare denuncia penale, da loro firmata, nei confronti del Ministro dei Trasporti, nonché delle autorità aeroportuali competenti, per omissioni ed abuso di atti d'ufficio.
I due sindaci dei comuni limitrofi all'Aeroporto “G. B. Pastine” di Roma-Ciampino imputano al Ministro Matteoli di non aver dato mandato ad Enac di emettere una ordinanza di riduzione del numero dei voli dal marzo 2009 a tutt'oggi, data nella quale Arpa Lazio ha ufficializzato i risultati del monitoraggio acustico e del rumore prodotto dall'attività aeroportuale.
Lo studio scientifico (Cristal), commissionato dall'assessorato all'ambiente della Regione Lazio, ha certificato l'esposizione al rischio per la salute di oltre 14.000 cittadini, e la necessità di ridurre da 162 a non più di 60 il numero di voli giornalieri necessario a ridurre l'impatto acustico dell'aeroporto entro i valori previsti dalle normative vigenti.
I due comuni invieranno formale richiesta di adesione alle iniziative intraprese al Comune di Roma, alla Regione Lazio ed alla Provincia di Roma. 01 dicembre 2009
Gli storni sono i responsabili dell’impatto volatili occorso quasi 12 mesi orsono al Boeing 737 della Ryanair in atterraggio sulla pista di Ciampino.
Aeromobile distrutto e fuoripista, 116 passeggeri ed equipaggio: tutti salvi.
La questione della presenza degli storni a Roma è ben nota. A tutti, anche ai turisti che visitano a milioni la città di Roma. Basta alzare lo sguardo sul cielo capitolino o ascoltare il frastuono della marea di storni e del loro cinguettio che risuona nell’aria.
Nuvole di storni che a scatti, talvolta oscurano anche il cielo della Capitale.
Una presenza che preoccupa gli amministratori della città e dei dintorni e che costituisce una perenne minaccia per aeromobili, elicotteri in sorvolo per l’attività di volo sulle piste dell’Urbe, di Ciampino e, marginalmente, di Pratica di Mare e di Fiumicino.
Il Comune di Roma la scorsa settimana (26 ottobre) ha avviato una campagna allontanamento degli storni, in coordinamento con l’Ufficio Tutela e Benessere degli Animali.
Gli interventi hanno riguardato la zona Lungotevere Tordinona. Sono stati utilizzate tecniche classiche: il distress call (grido di allarme) che dovrebbe spaventare impedire lo stazionamento degli uccelli. Sono stati 3 giorni di task force per la loro rimozione.
Quali risultati ha prodotto? Il metodo ritenuto efficace, nel pieno rispetto degli animali e dell’ambiente e avrebbe garantito il loro allontanamento.
Ma ecco il punto. Dove sono andati gli storni? Dove si sono trasferiti?
Nel 2008 un medesimo intervento distress call avvenne il 31 ottobre a piazzale della Radio, nel 2007 invece il 27 ottobre nella zona Lungotevere Tordinona, mentre nel 2006 fu eseguito il 13 novembre a piazzale Clodio.
Nel primo anniversario dell’impatto volatili di Ciampino il 10 novembre 2008, ricordiamo ancora che era un Boeing 737-800 in arrivo da Francoforte, sarebbe utile sapere in quale altra zona della Capitale si sono – momentaneamente - trasferiti i nugoli/migliaia di storni cacciati dal centro storico di Roma. 02 novembre 2009
In pochi giorni, è bastata una dichiarazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dichiaratosi scettico sull’aeroporto low cost di Viterbo come un progetto regionale che rischia di riproporre l'esperienza di Malpensa, con la costruzione di un aeroporto dove non c'è nulla, che la contesa sul futuro dello scalo si è riaccesa. Il sindaco Alemanno aveva inoltre sostenuto come solo duemila persone fossero interessate al disagio aeroportuale.
Nel corso di una conversazione a “Radio ti ricordi” Alemanno ha anche sostenuto “vediamo come vanno elezioni e poi facciamo una scelta definitiva”.
Nella prossima primavera, infatti, si vota per le Regionali.
La replica del Sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini, è stata immediata, nel comunicato del Comune di Ciampino si legge:
- “Ho letto con stupore le dichiarazioni del Sindaco di Roma secondo il quale il disagio è circoscritto a duemila persone, e che vuole capire meglio la situazione prima di mettere in difficoltà l'economia cittadina. E' evidente che Alemanno non sa proprio di cosa stia parlando, e visto il suo ruolo ritengo molto gravi le sue affermazioni.”
- “Ricordando ad Alemanno che lo scalo è per i 2/3 nel territorio di Roma e per 1/3 in quello di Ciampino, il Sindaco di Roma dimentica che lo scorso 27 marzo, il sottoscritto, insieme al Sindaco di Marino ed alla Regione Lazio, gli ha inviato una copia del monitoraggio dell'inquinamento acustico prodotto dall'attività aeroportuale, nel quale Arpa Lazio ha certificato l'esposizione di oltre 14.000 cittadini (e non 2.000) residenti nei comuni di Roma, Ciampino e Marino ad un rischio per la salute. Lo stesso studio (Cristal) ha evidenziato come la capacità massima dello scalo sia di 60 movimenti aerei giornalieri, a fronte dei 162 attuali”.
Ha proseguito Perandini:
- “Non solo Alemanno ha ignorato quel rapporto, senza mai prendere posizione al fianco dei comuni che chiedono l'immediato ripristino dei volumi di traffico adeguati, ma si permette anche si fare allusioni sulle case costruite troppo vicino allo scalo, ed al disagio che i cittadini sapevano di avere al momento dell'acquisto. Anche qui la realtà è ben diversa. Quei cittadini e quelle case hanno convissuto per circa un secolo con lo scalo senza alcun problema, finchè non si sa bene chi dal 2000 ad oggi ha permesso di aumentare del 600% i voli sullo scalo senza un opportuna quanto obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale che ne stabilisse la reale capacità” “E' evidente che per Alemanno il bene primario da tutelare è l'economia aeroportuale, mentre per la nostra amministrazione comunale è la tutela della salute dei cittadini”.
Anche i cittadini hanno replicato alle accuse di aver acquistato le case sapendo dove erano localizzate sostenendo come le case siano state comperate quando i voli erano minimi e lo scalo era solo militare.
Anche Legambiente è intervenuta nel merito degli aeroporti di Roma-Ciampino e del Lazio, allargando il discorso sia sulla nuova pista di Fiumicino, come su Viterbo e Frosinone, ribadendo la necessità di un’attenta valutazione dell’impatto ambientale, al fine di evitare un nuovo caso Ciampino".25 settembre 2009
Niente di nuovo. Succede, le statistiche “aviation” registrano l’evento nella categoria dei Things Falling Off Aircraft (T.F.O.A.) incidents.
Possono cadere pezzi di aeromobili, minuti (bulloni e vitarelle) civili e militari, pezzi di ghiaccio. Dall’alto il sistema aviation lascia cadere al suolo non solo blu-ice dagli spurghi dell’acqua e toilette di bordo ma anche consistenti blocchi di ghiaccio generati nell’attraversamento di zone neve-ghiaccio, questi ultimi prevalentemente d’inverno.
Ma si sono staccati anche motori interi, cellule separatisi in volo dal vano motore.
Si sono staccati da aerei in volo, sono caduti sulle case anche serbatoi e/o bombe da velivoli militari in esercitazione. Nulla di nuovo quindi.
L'incidente TFOA di Ciampino sarebbe accaduto intorno all’una del pomeriggio una cittadina avrebbe avvertito un rumore molto forte, senza aver avuto la piena consapevolezza di quanto stava accadendo. La sorpresa è stata grande lo scorso 19 agosto in via del lavoro a Ciampino. La cittadina ha visto un tappo metallico sulla terrazza, cascato dal tetto dopo aver colpito e rotto alcune tegole. Il tappo di un serbatoio del diametro di circa 10 cm di colore verde scuro, quasi sicuramente appartiene ad un velivolo militare in sorvolo. Era in atterraggio o in decollo?
Le cronache degli incidenti TFOA hanno spesso registrato fatti similari, n’elenchiamo alcuni:
- dicembre 2008 - un bullone si stacca da un Boeing 747 – 400 Singapore Airlines in sorvolo sulla città di Sidney ("did not compromise the safety of the aircraft");
- agosto 2000 – Boeing 747 KLM esegue un atterraggio di emergenza dopo il distacco di parti di motore su una spiaggia affollata di Los Angeles;
- marzo 2005 – distacco di una porta da un Boeing 777 British Airways nei pressi di Gatwick;
- agosto 2006 - distacco e caduta di una porta da un TAM Fokker decollato da S. Paulo verso Rio di Janeiro in Brasile;
Altri eventi riportati dai media sono stati:
- esplosione di un motore su un volo Japan Airlines con destinazione Tokyo e pezzi dello stesso precipitati nei pressi di Jakarta. Nessun ferito ma 16 caseggiati danneggiati;
- gomma destra di un Boeing 737 Blue Panorama Airlines con atterraggio di emergenza a Fiumicino;
- incidente simile presso Los Angeles: Boeing 757 American Airlines perde il ruotino anteriore destro;
- distacco di un portellone di un carrello da un Boeing 727 Delta Airline Boeing 727 dopo il decollo da Boston Logan International Airport. Il portello casca su una strada di un quartiere residenziale.
Molti aerei, Boeing 777 – perciò di ultima generazione - includono tra le procedure di emergenza previste anche uno scenario di “Engine Separation”, distacco di un motore.
I piloti sono addestrati all’atterraggio senza di uno dei due motori principale. Un’operazione che avviene con tutte le garanzie di sicurezza.
La ferraglia della cellula motore distaccatisi che cade sulla terra, ma quella è un’altra storia: con conseguenze dirette, con misure e programmi di prevenzione per questo genere d’accadimenti che vanno fronteggiate. 26 agosto 2009
Con l’annunciata conferenza stampa del 22 luglio i Comuni di Ciampino e di Marino hanno avviato la procedura di diffida nei riguardi del Ministro Matteoli relativamente alla necessità di ridurre i voli sullo scalo della Capitale.
Aerohabitat presenta il testo integrale del comunicato stampa.
I Comuni di Ciampino e di Marino hanno presentato quest’oggi, nel corso di una affollata conferenza stampa, l’azione legale di diffida nei confronti del Ministro dei Trasporti, sen. Altero Matteoli, a ridurre nel termine di 30 giorni da 100 a 0 gli slot commerciali per la stagione Winter 2009/2010 sull’Aeroporto di Roma-Ciampino.
Il legale incaricato dalle due amministrazioni comunali è il Prof. Carlo Taormina, il quale ha informato la stampa di aver già preso contatti con il Procuratore della Repubblica di Velletri Silverio Piro. Il Procuratore ha messo a conoscenza l’avv. Taormina dell’apertura di un fascicolo.
Sono passati quattro mesi dalla presentazione dei risultati del monitoraggio dell’inquinamento acustico dell’Aeroporto di Roma-Ciampino, effettuato da Arpa Lazio con il Cristal (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio, istituito dalla Regione Lazio), e dalla certificazione dell’esposizione di oltre 14.000 cittadini a rischio sanitario causato dagli eccessivi livelli di rumore, il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha rigettato la richiesta dei comuni di emanazione di una ordinanza per la riduzione immediata del traffico aereo ai livelli indicati dal Cristal, scegliendo la strada della Conferenza dei Servizi.
Lo studio scientifico ha indicato in 60 movimenti aerei giornalieri il volume massimo di traffico aereo sostenibile dal secondo scalo della capitale, livello che ridurrebbe il rumore prodotto dai velivoli all’interno dei valori consentiti dalle normative italiane ed europee vigenti. Il livello attuale del traffico aereo su Roma-Ciampino è di 160 movimenti giornalieri, di cui 100 low-cost e 60 di altra natura (istituzionali, militari, ecc.).
Alla conferenza stampa hanno preso parte il Sindaco di Ciampino Walter Enrico Perandini, l’assessore al decentramento del comune di Marino Stefano Cecchi (il Sindaco Palozzi era assente per motivi familiari), l’Assessore ai trasporti della Provincia di Roma Amalia Colaceci e il Presidente del comitato dei cittadini di Ciampino, Marino e X municipio di Roma Vincenzo Castagnacci, oltre al Vice Sindaco di Ciampino, Enzo Lavagnini, che ha portato alla conferenza un messaggio dell’Assessore all’ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti, impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali con il Presidente Marrazzo, e che ha ribadito il sostegno alle amministrazioni comunali dimostrato con l'attivazione del Cristal.
“Non avremmo voluto – hanno introdotto Perandini e Cecchi – arrivare a questo punto; quando si arriva ad un’azione legale significa che la politica ha mancato in qualche parte il suo compito. Il monitoraggio sull’inquinamento acustico ha dimostrato che 14.000 cittadini sono a potenziale rischio per la salute e che per eliminare il rischio il numero massimo dei movimenti aerei deve tornare a 60 massimi a fronte dei 162 medi attuali. Oggi diffidiamo il Ministro ad emettere un’ordinanza di restrizione dei voli; non ci auguriamo che si arrivi ad un’azione legale; ci auguriamo che il Ministro scelga la strada di dare mandato ad Enac di emettere un provvedimento di limitazione prima dei termini della diffida”.
“La provincia – ha affermato l’assessore provinciale Colaceci - sostiene le Amministrazioni di Ciampino e Marino da diverso tempo in questa battaglia a tutela della salute. Per la Provincia la tutela della salute dei cittadini è in cima alla scala delle priorità, così come deve esserlo per qualsiasi amministrazione dello Stato, senza distinzione di colori politici. L’amministrazione Zingaretti condivide pienamente questa battaglia e chiede alle istituzioni superiori di fare scelte precise nella stessa direzione chiesta dai sindaci e ribadita dallo studio di Arpa Lazio. A seguito della risposta che verrà fornita dal Ministro Matteoli e dal Governo valuteremo un impegno giudiziario da parte della provincia di Roma al fianco delle due amministrazioni comunali”.
“Riconosciamo – ha affermato Castagnacci – l’impegno nel tempo coerente da parte delle Amministrazioni di Ciampino e Marino che hanno gestito la vicenda insieme ai cittadini. Noi cittadini siamo arrabbiati sia per la mancata risposta positiva da parte del governo, sia per motivi di sicurezza. Avevamo fiducia negli impegni presi da Matteoli, e non capiamo le sue scelte. Il nostro comitato non è composto da soli cittadini, ed ha al suo interno comandanti, piloti e tecnici che ci supportano nelle azioni a tutela dei nostri diritti e ringraziamo il Prof. Taormina per la sua disponibilità.”
“Voglio dare atto – ha affermato il Prof. Taormina - alle Amministrazioni comunali di Ciampino e Marino di aver messo in atto finora tutte le azioni idonee a tutelare i cittadini, e di essersi rivolti al mio studio legale per una scelta, quella della diffida legale, a quasto punto divenuta obbligatoria. Noi continuiamo a confidare, anche conoscendo la serietà e l’impegno del Ministro Matteoli, che questa sia una iniziativa che certamente è forte, ma che ancora ci possano essere le condizioni per raggiungere l’obiettivo, ovvero quello di un immediato trasferimento dei voli in eccesso, e cioè quelli low-cost, da Ciampino a Fiumicino, senza aspettare né i tempi di una conferenza dei servizi, né l'ipotetica apertura dell'aeroporto di Viterbo per il quale ci vorranno almeno 10 anni.”
“I sindaci Perandini e Palozzi – ha concluso Taormina - hanno agito in maniera molto saggia e ragionevole, senza azioni azzardate, con la presa d’atto di una inerzia che non può continuare e con la responsabilità necessaria alla risoluzione del problema. Dal momento della presentazione della diffida scattano 30 giorni affinchè Matteoli provveda ad avviare il trasferimento dei voli. La sua serietà sarà presa in considerazione non più da noi ma dall’autorità Giudiziaria che ha aperto un fascicolo sulla vicenda”. 24 luglio 2009
Dopo alcuni mesi di attesa, il prossimo 22 luglio – riporta un comunicato del Comune di Ciampino - nel corso di una conferenza stampa con l’avv. Carlo Taormina, sarà presentata una azione legale che cercherà di sbloccare l’impasse in corso.
Aerohabitat presenta il testo integrale del comunicato citato.
A quattro mesi dalla presentazione dei risultati del monitoraggio dell’inquinamento acustico dell’Aeroporto di Roma-Ciampino, effettuato da Arpa Lazio con il Cristal (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio, istituito dalla Regione Lazio), e dalla certificazione dell’esposizione di oltre 14.000 cittadini a rischio sanitario causato dagli eccessivi livelli di rumore, il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha rigettato la richiesta dei comuni di emanazione di una ordinanza per la riduzione immediata del traffico aereo ai livelli indicati dal Cristal.
Lo studio scientifico ha indicato in 60 movimenti aerei giornalieri il volume massimo di traffico aereo sostenibile dal secondo scalo della capitale, livello che ridurrebbe il rumore prodotto dai velivoli all’interno dei valori consentiti dalle normative italiane ed europee vigenti. Il livello attuale del traffico aereo su Roma-Ciampino è di 160 movimenti giornalieri, di cui 100 low-cost e 60 di altra natura (istituzionali, militari, ecc.).
A tutela dei diritti e della salute dei cittadini dei territori limitrofi allo scalo, i comuni di Ciampino e di Marino hanno indetto una Conferenza stampa per il giorno 22 luglio 2009, alle ore 12.00 presso l’aula consiliare di Ciampino, nel corso della quale i Sindaci Walter Enrico Perandini ed Adriano Palozzi illustreranno i dettagli dell’azione legale insieme all’avv. Carlo Taormina.
Alla conferenza interverranno l’Assessore all’ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, l’Assessore ai Trasporti della Provincia di Roma, Amalia Colaceci ed il rappresentante del “Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’Aeroporto di Ciampino”. E’ stato invitato a partecipare il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno.20 luglio 2009
Aerohabitat propone la nota (19 giugno) con la quale il Comune di Ciampino risponde a Ryanair.
IL RAPPORTO SUL RUMORE PRESENTATO OGGI DA O'LEARY E' STATO GIA' BOCCIATO IN COMMISSIONE AEROPORTUALE NEL 2008
“Sta diventando oltremodo noioso – afferma il Sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini – dover abusare della pazienza della stampa e dell’opinione pubblica per rispondere alle false affermazioni dell’Amministratore delegato di Ryanair, che ogni volta che mette piede in Italia si permette di interpretare a suo modo le leggi italiane, anziché rispettarle”.
“Il comportamento aggressivo e arrogante di O’Leary è teso a far passare il messaggio di una guerra in atto tra comune e Ryanair, cosa che assolutamente è lontana dalle nostre intenzioni: ribadisco ancora una volta che gli interlocutori dell’Amministrazione comunale sono il Governo italiano e l’Ente nazionale aviazione civile, ovvero i soggetti istituzionali preposti a far rispettare le leggi negli aeroporti italiani.”
“Per entrare nel merito delle affermazioni di O’Leary rilasciate nella conferenza stampa di questa mattina, ribadiamo che:
- il rapporto che ha diffuso oggi Ryanair non è il rapporto ufficiale sul rumore dell’aeroporto, come affermato, quanto piuttosto uno studio di Adr, basato su un modello teorico, atto a determinare le curve di isolivello acustico. Come si evince dal documento stesso, lo studio si basa solo su tre settimane a causa della non completa fornitura dei dati ENAV che non hanno consentito la correlazione di tutti gli eventi disponibili e della mancanza delle tracce complete; lo stesso rapporto è stato presentato da Enac nel corso dell’ultima riunione della Commissione aeroportuale, istituita ai sensi del D.M. 31.10.1997 ed è stata bocciata a maggioranza dei presenti, ed in particolare con il voto contrario del Ministero dell’Ambiente, di Arpa Lazio, della Regione Lazio, della Provincia di Roma, del Comune di Roma, del Comune di Ciampino e del Comune di Marino, a fronte del voto favorevole di Enac, Adr ed Aeronautica Militare;
- L’unico rapporto ufficiale sul rumore aeroportuale è il Cristal, realizzato da Arpa Lazio (ovvero l’unico ente preposto istituzionalmente) in collaborazione con Arpa Lombardia. Il Cristal non è stato commissionato dal Comune di Ciampino, ma dalla Regione Lazio, e ha monitorato un anno intero di attività (contrariamente a quanto affermato da O’Leary) sulla base delle normative vigenti, ed in particolare il D.lgs 194 del 19.08.2005 che recepisce la direttiva 2002/30/ce, il D.lgs n.13 del 2005, i D.M. Ambiente 20/05/1999, 16.03.1998 e 31/10/1997, il D.P.C.M. 14.11.1997 e la legge quadro 447/1995;
-Il monitoraggio Cristal è stato effettuato con le uniche centraline esistenti per il monitoraggio acustico dell’attività aeroportuale di Ciampino, correlate con i sistemi di monitoraggio della società Aeroporti di Roma, ed ha evidenziato come 14.638 cittadini sono esposti a livelli di rumore superiori ai livelli previsti dalle normative vigenti a tutela della salute, ed ha indicato in 60 movimenti aerei giornalieri la capacità massima dello scalo compatibile con il rientro dei livelli di rumore ai valori sotto la soglia di rischio. Oggi a Ciampino ci sono 162 movimenti aerei giornalieri, di cui 100 low-cost;
- Ryanair sa benissimo che la riduzione della capacità dello scalo da 138 a 100 movimenti low-cost giornalieri è entrata in vigore alla fine del 2007, mentre il Cristal ha iniziato la sua attività di monitoraggio a febbraio del 2008; è evidente, quindi, che non esiste nessun dato di paragone tra i livelli di rumore precedenti alla riduzione e quelli successivi;
“Non credo sia un caso – conclude Perandini – che O’Leary abbia intensificato la sua campagna denigratoria nei nostri confronti, per la quale sarà chiamato a rispondere nelle sedi giudiziarie, proprio in concomitanza con la presentazione dell’unico studio scientifico sul rumore prodotto dall’attività aeroportuale.” 26 giugno 2009
Ryanair prevede di raddoppiare traffico e profitti con nuovi aeroporti e basi nella prospettiva di raggiungere 100 milioni di passeggeri (sarebbero 67 milioni nel 2009).
In Italia nel 2009 ha avuto (fino a maggio) registrando un + % nonostante la crisi, nella Penisola ha otto basi, vola su 23 aeroporti, 248 rotte, per 18mila posti di lavoro, ma nel cuore sembra avere solo Ciampino.
Michael O'Leary CEO della Ryanair ha tenuto l’ennesima conferenza stampa il 19 giugno a Roma. Il tema è sempre quello: l’impatto acustico di Ciampino e il trasferimento dei voli a Viterbo.
Per il boss di Ryanair nulla di nuovo. Ripropone, infatti, la stessa posizione: il rapporto acustico CRISTAL su Ciampino. E’ stato realizzato dall'ARPA Lazio ed unilaterale, di parte. Quello che avrebbe – per le norme della legge italiana ed europea – unico ad aver valore ufficiale, sarebbe stata quello elaborato da ADR con imprimatur ENAC.
Aerohabitat ha potuto visionare un testo pdf intitolato “CIA OFFICIAL NOISE STUDY”, di sole 17 pagine, una sorta di bozza, stralcio di un documento complessivo maggiormente dettagliato. Uno studio del tutto senza riscontri effettivi del traffico aereo di riferimento e conseguente impatto acustico in kmq e cittadini esposti.
Probabilmente un testo che la Commissione aeroportuale non ha mai valutato e verificato. E’ davvero questo il documento di cui parla il CEO della Ryanair?
Sembrerebbe improbabile, Micheal O’Leary è solitamente documentato e le sue iniziative sono sempre ben sostenute. Ha ottimi consulenti.
Si parla anche di un rapporto commissionato dalla stessa Ryanair – che Aerohabitat non ha ancora potuto analizzare – nel quale il rumore sarebbe nei limiti di legge.
Ma siamo davvero sicuri che la disputa sul rumore aeroportuale debba necessariamente confrontare questi due o tre studi/rapporti acustici?
Perché non dissipare ogni conflitto confrontandoli?
Perché non risolvere, accuse incrociate, interrogativi e presunto falso?
Perché non sottoporre l’analisi comparata ad un soggetto superpartes?
ENAC che, pur attraverso la figura del Direttore aeroportuale di Ciampico, coordina la Commissione Aeroportuale, quella che avrebbe dovuto chiudere i lavori in 90 giorni e avrebbe dovuto far approvare la zonizzazione acustica e predisporre il varo delle misure di mitigazione e risanamento ambientale, rappresenta il soggetto vigilante. Che sovrintende e valida i lavori della Commissione Aeroportuale, mappa acustica e/o modelizzazione INM inclusa, ebbene perché non analizza e valida lo studio che contrassegna il reale impatto acustico dello scalo metropolitano della Capitale?
E’ il ruolo che la normativa Italiana e ICAO assegna all’ENAC.
Competenze, professionalità e organico consentirebbero sicuramente al responsabile della Direzione Politiche di sicurezza e Ambientali ENAC ing. Claudio Eminente l’autorevolezza di una tale scelta.
In fondo è il compito abitualmente svolto dalla Direzione Politiche di sicurezza e Ambientali ENAC quando autorizza – dopo aver valutato e validato gli studi acustici - la conclusione dei lavori delle Commissioni Aeroportuali insediate negli scali aerei Italiani. 22 giugno 2009
Prosegue il confronto/scontro tra Ryanair ed il Comune di Ciampino sull’attività aerea del GB Pastine, sulle ricadute ambientali e sul futuro dello scalo metropolitano della Capitale.
L’ennesima, ma sicuramente non ultima puntata, vicenda parte da una inserzione promozionale della stessa Ryanair avvenuta nei primi giorni di giugno 2009.
Una provocazione pubblicitaria che la compagnia leader delle low cost utilizza spesso, prendendo di mira eventi della cronaca e/o della politica di personalità, soggetti e Paesi del vecchio e nuovo continente.
Aerohabitat propone le replica del Comune di Ciampino.
IL COMUNE DI CIAMPINO DENUNCIA PER CALUNNIA RYANAIR E RISPONDE
ALLE 10 DOMANDE PROVOCATORIE
La Giunta Municipale della Città di Ciampino, con decisione unanime, ha dato mandato all’ufficio legale dell’Ente di tutelare i diritti dell’Amministrazione comunale nelle sedi opportune, in relazione alle affermazioni false e diffamatorie di Ryanair contenute nell’avviso a pagamento pubblicato sui quotidiani “Il Tempo” e “Metro” di ieri, dal titolo “Le dieci domande mai poste al Sindaco di Ciampino”.
“Colui che si crede il padrone dell’aria – affermano il Sindaco Perandini e tutti gli assessori – evidentemente è con l’acqua alla gola! L’amministratore delegato di Ryanair, O’Leary, proprio non riesce ad accettare il fatto che in Italia le leggi le fa lo stato e che le compagnie aeree le devono rispettare.Negli aeroporti del Lazio, così come in tutta Italia, operano decine di compagnie aeree italiane e straniere, e tutte nel rispetto delle normative vigenti, come è giusto e normale che sia. Il comportamento di Ryanair è invece inaudito e sconcertante; si permette il lusso di volare con la scritta “arrivederci Alitalia” nei giorni in cui la compagnia di bandiera era sull’orlo del fallimento, di chiedere le dimissioni di un Sindaco democraticamente eletto da una popolazione di 40.000 cittadini con motivazioni pretestuose e non veritiere, di calunniare le istituzioni dello stato italiano (Regione Lazio, Arpa Lazio, Comune di Ciampino hanno avviato le vie legali) e ancora di acquistare spazi a pagamento per rivolgere 10 domande/accuse (che altro non sono che l’ennesima ripetizione delle false dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi) ad un Sindaco che chiede il rispetto delle leggi a tutela della salute dei cittadini.
La Città di Ciampino nutre un sentimento di profondo rispetto e stima per il popolo irlandese e per la loro cultura del rispetto delle regole, mentre questo signore crede di potersi comportare come in una Repubblica delle banane, in cui un multimiliardario invece di rispettare le leggi e le autorità dello stato, crede di potersi permettere ogni bizzarria che gli passa per la testa.” “Ci chiediamo quale credibilità possono avere, d’altronde, le dichiarazioni di una compagnia aerea che ha riportato condanne nei tribunali di mezza Europa: a Dublino è stata condannata nei confronti dei piloti della compagnia iscritti ai sindacati BALPA e IALPA che erano stati citati per aver diffuso le loro lamentale circa i contratti di lavoro sul loro sito web; la Commissione Europea l’ha condannata a pagare 4 milioni di euro per gli aiuti di stato ricevuti per l’aeroporto di Charleroi; il Tribunale italiano l’ha condannata a risarcire i danni a 100 passeggeri ai quali è stato venduto un biglietto per un volo Ciampino/Chaleroi mai esistito; il Tribunale di Parigi l’ha condannata a pagare i danni a Carla Bruni e Nicolas Sarkozy per aver utilizzato la loro immagine per pubblicizzare i voli low-cost senza alcuna autorizzazione; in Spagna il comportamento della Ryanair è stato stigmatizzato dalla Regina dopo aver diffuso una pubblicità contenente una sua immagine senza aver informato ne consultato la famiglia reale; l’Antitrust italiano l’ha condannata per aver diffuso pubblicità ingannevole circa i prezzi effettivi dei voli; i loro stessi piloti, nel luglio del 2008, l’hanno accusata sulle pagine del Sunday Times di voler risparmiare a tutti i costi sul carburante, mettendo a rischio la sicurezza dei voli ed affermando che gli atterraggi di emergenza per insufficienza di carburante sono raddoppiati negli ultimi 5 anni”
“L’Amministrazione comunale ha sempre risposto a tutte le domande che le sono state rivolte da Ryanair – sia a mezzo stampa che nelle sedi giudiziarie – e anche questa volta intende rispondere alle domande di chi dimostra una evidente difficoltà nell’operare all’interno del rispetto delle regole”
“Nel merito delle 10 domande poste, e delle false verità in esse contenute, l’Amministrazione comunale precisa che:
per rispondere alle domande 1 e 2, sia il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico ed acustico realizzato dalla Provincia di Roma nel 2002, sia la ricerca scientifica del Cnr evidenziano come nella Città di Ciampino, nei due diversi periodi, sia presente un livello di inquinamento atmosferico tipico di sito di medio inquinamento urbano. Gli stessi evidenziano inoltre quanto noto al Comune e alle istituzioni tutte, ovvero che non esiste la possibilità di correlazione diretta tra l’inquinamento ambientale e le cause scatenanti, a differenza di quanto invece è possibile stabilire con l’inquinamento acustico. Lo stesso studio della Provincia, infatti, nelle conclusioni non citate da Ryanair indica che “poiché a Ciampino sono presenti alcune linee ferroviarie e l’aeroporto (fonti di rumore disciplinate da specifiche normative) sarebbe opportuna una analisi mirata alle singole sorgenti di inquinamento acustico”. Proprio per questo, il Sindaco ha chiesto a tutte le autorità competenti la realizzazione della Valutazione di Impatto Ambientale (peraltro obbligatoria (come stabilito dalla corte di giustizia Europa e dalla Direttiva 85/337/Ce) che, tra le altre azioni, contemplava anche il monitoraggio sopra citato;
per rispondere alla domanda 3, il Sindaco non ha mai posto il veto su alcun programma di interventi di mitigazione dell’inquinamento aeroportuale proposto da Adr né da altri, e non è assolutamente vero che le case prospicienti allo scalo, costruite prima del 1997, siano abusive;
per rispondere alle domande 4, 5 ed 8, si precisa che la Commissione aeroportuale, istituita ai sensi dell’art.5 del D.M. 31.10.1997, si è conclusa il 10.04.2008 senza l’approvazione di alcuna impronta acustica, visto che la normativa prevede l’unanimità dei voti per la sua approvazione, e in sede di votazione la maggioranza dei soggetti (Ministero dell’Ambiente, Regione Lazio, Provincia di Roma, Arpa Lazio, Comune di Roma, Comune di Ciampino, Comune di Marino) hanno votato contro la proposta di zonizzazione acustica proposta da Enac ed Adr, che non tenevano conto di quanto richiesto dal Ministero dell’Ambiente, ovvero “un piano di risanamento che contenesse provvedimenti di riduzione del rumore alla fonte, cogenti alla situazione”. Era compito del Presidente della Commissione (ovvero di Enac) richiedere al Ministero dei Trasporti la convocazione della Conferenza dei Servizi, che a distanza di 14 mesi ancora non è stata convocata;
per rispondere alle domande 6 e 7, si precisa che il Cristal è l’unico strumento scientifico di monitoraggio dell’inquinamento acustico prodotto dall’attività aeroportuale, proprio perché condotto secondo quanto prescritto dalle normative vigenti (quelle già citate nella risposta alle domande 1 e 2) ed in particolare alle disposizioni contenute nel D.P.R. 496/97. Il Cristal è stato realizzato dall’unico soggetto competente previsto dalle normative vigenti, ovvero Arpa Lazio, con l’ausilio di Arpa Lombardia, su commissione della Regione Lazio, assessorato all’ambiente ed alla cooperazione tra i popoli. Lo studio – dopo un anno di attività - ha evidenziato un numero di 14.638 cittadini esposti a livelli di rumore prodotto dall’attività aeroportuale superiore ai livelli previsti dalle normative a tutela della salute dei cittadini, ed ha indicato uno scenario di impatto acustico ottimale nella riduzione a non più di 60 movimenti aerei giornalieri complessivi, tale da ridurre al minimo la popolazione esposta a livelli di attenzione sanitaria; per questo i comuni di Ciampino e Marino hanno chiesto al Ministro dei Trasporti l’emanazione di una ordinanza di riduzione del traffico aereo complessivo dello scalo di Ciampino ai livelli indicati dal Cristal; ancora una volta – l’ennesima – l’Amministrazione comunale smentisce l’esistenza di un fantomatico studio sul rumore alternativo al Cristal, in quanto per essere realizzato necessita delle centraline idonee ai sensi del citato D.P.R., mai installate prima del Cristal, nonostante le ripetute richieste dell’A.C. e l’obbligo di legge che aveva dal 1997 il gestore aeroportuale;
per rispondere alla domande 9, il numero di occupati nell’Aeroporto di Ciampino è diminuito proprio in corrispondenza con l’avvento delle low-cost. Ryanair dovrebbe imparare che le bugie, almeno in Italia, hanno le gambe corte. Basta consultare i bilanci di Adr, infatti, per rendersi conto che a fronte degli oltre 4.000 occupati della società di gestione degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino del 2000 (quando la Ryanair non c’era) si è scesi ai 3.709 del 2004, ai 3.583 del 2005, ai 3.309 del 2006, ecc., fino al comunicato di Adr del 5.2.2009 in cui si legge che "Il previsto calo del traffico aereo mette a rischio 340 posti di lavoro presso ADR, la società di gestione degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Lo ha detto ADR in una nota che annuncia l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per definire «il quadro delle risorse coinvolte e i conseguenti strumenti di intervento, incluso l’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali.» Secondo ADR la situazione di crisi proseguirà per tutto il 2010, con una riduzione complessiva dei passeggeri del 10% già nel 2009. A rendere più complessa la situazione per ADR è il blocco delle tariffe in vigore dal 2001 e - secondo il gestore - oggi «mediamente inferiori del 50% rispetto a quelle degli altri Paesi europei». Tutto ciò ha portato ADR alla «assoluta necessità di riproporzionare con urgenza la propria struttura, attuando maggiori efficienze con sinergie organizzative e attivando processi di mobilità.". Oltre a ciò, si aggiunge la considerazione che Ryanair non ha mai voluto consegnare – nonostante le richieste dell’Amministrazione comunale di Ciampino, copia dell’elenco dei lavoratori residenti nell’area assunti dalla compagnia irlandese, a dimostrazione del fatto che non si è verificato alcun indotto occupazionale;
per rispondere, infine, alla domanda 10, lo sviluppo dell’edilizia privata locale ha seguito le normative previste dalle leggi italiane (quelle che Ryanair proprio non vuole riconoscere né rispettare). Si ricorda infine alla compagnia aerea irlandese che per l’Amministrazione comunale, democraticamente eletta dai cittadini di Ciampino, la tutela della salute dei propri cittadini è un bene primario e fondamentale, e viene prima di qualsiasi interesse economico. Per quanto riguarda le affermazioni calunniose della persona del Sindaco, lo stesso ha già annunciato nelle scorse settimane di aver dato mandato ai propri legali di tutelarsi nelle sedi giudiziarie;"
"La Città di Ciampino non ha mai chiesto di chiudere l’Aeroporto e difende con orgoglio la storia e le funzioni del “suo” aeroporto, che è presente anche nello stemma istituzionale. L’Amministrazione comunale chiede con fermezza che il “G.B. Pastine” venga riportato da subito al ruolo naturale, ovvero quello di scalo istituzionale della Città di Roma, con un traffico non superiore a 60 movimenti aerei giornalieri complessivi, così come stabilito dalle normative vigenti.
E’ paradossale che l’acuirsi delle polemiche di Ryanair sia conciso, ogni volta, con le varie sentenze che hanno visto soccombere la compagnia irlandese al Tar e al Consiglio di Stato, e con la presentazione dell’unico studio scientifico sugli effetti dell’attività aeroportuale sulla popolazione residente." 19 giugno 2009
Aerohabitat propone il comunicato stampa congiunto dei sindaci di Ciampino e Marino divulgato lo scorso 15 maggio: riguarda gli attesi provvedimenti e la conseguente riduzione dei voli sulla pista del G.B. Pastine.
AEROPORTO DI CIAMPINO: IL MINISTRO MATTEOLI NON RICEVE I SINDACI.
PERANDINI E PALOZZI CHIEDONO UFFICIALMENTE L’EMANAZIONE DI UNA ORDINANZA URGENTE PER L’ELIMINAZIONE DEFINITIVA DEI VOLI COMMERCIALI SUL G.B. PASTINE.
I Sindaci di Ciampino e Marino, Walter Enrico Perandini e Adriano Palozzi, esprimono rammarico e delusione per il mancato ricevimento da parte del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, nonostante fosse stato fissato per questa mattina un appuntamento per dare risposta alle richieste delle cittadinanze.
I primi cittadini delle città confinanti con l’Aeroporto di Roma-Ciampino hanno concordato l’invio di una richiesta formale al Ministro dei Trasporti per l’emanazione immediata di una ordinanza che riduca la capacità dello scalo da 100 a 0 voli commerciali giornalieri, attuando le risultanze del monitoraggio sull’inquinamento acustico dell’attività aeroportuale e sui relativi aspetti sulla popolazione (Cristal) presentati lo scorso 27 marzo 2009.
Il Cristal unico studio scientifico realizzato sull’Aeroporto di Ciampino da parte di Arpa Lazio ha certificato l’esposizione di 14.638 cittadini esposti a livelli di rumore compresi tra 60 e 75 decibel (sopra i 65 decibel si supera il livello di attenzione sanitario previsto dalle normative a tutela della salute), ed ha indicato in 60 movimenti aerei giornalieri complessivi la capacità massima dello scalo necessaria a ridurre l’esposizione al rischio sulla salute dei cittadini entro i livelli previsti dalle leggi.
L’attuale attività aerea del Pastine dopo la prima riduzione attuata alla fine del 2007 da 138 a 100 movimenti aerei commerciali giornalieri è di 162 movimenti aerei complessivi al giorno, di cui 100 commerciali e 62 di altra natura.
Il Ministro Matteoli, nel corso di un incontro con il Sindaco Perandini tenutosi l’11 settembre 2008, si era impegnato a riportare l’Aeroporto di Ciampino ancor prima dell’apertura dello scalo di Viterbo prevista per il 2011 alla sua funzione di aeroporto unicamente dedito ai voli istituzionali.
Il mancato incontro di oggi affermano Perandini e Palozzi è certamente un fatto negativo. La nostra richiesta al Ministro rimane invariata; ci aspettiamo che traduca in fatti concreti gli impegni presi a settembre. Nel frattempo non possiamo stare fermi, e percorreremo tutte le strade possibili, sia istituzionali che legali, per interrompere immediatamente l’esposizione al rischio per la loro salute dei nostri concittadini. 18 maggio 2009
Aerohabitat propone una ulteriore interrogazione Parlamentare riguardante un aeroporto. Il testo è rivolto allo scalo metropolitano di Ciampino, ma potrebbe riguardare un qualsiasi altro scalo della Penisola.
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
RUGGHIA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.- Per sapere - premesso che:
- il giorno 27 marzo 2009 presso la sala consiliare del Comune di Ciampino, è stata presentata la relazione sull'attività di monitoraggio acustico svolta da ARPA Lazio presso l'aeroporto «G.B. Pastine» di Roma Ciampino, nel corso dell'anno 2008;
- sulla base dei dati forniti dal CRISTAL (centro regionale infrastrutture sistemi trasporti aereo del Lazio), istituito dall'ARPA per rendere più efficace l'azione di controllo in tema di rumore aeroportuale, risulta che nella fascia di rumore compresa tra 60 dBA e 65 dBA vivono 14.630 abitanti in 1777 edifici, mentre 2511 residenti per 260 edifici abitano nella fascia compresa tra 65 dBA e 75 dBA;
- il limite di 65 dBA è considerato dalla legge come livello di attenzione sanitario. Oltre questo limite la normativa (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 novembre 1997) considera incompatibile la presenza di popolazione residente;
- l'OMS nel rapporto sul rumore notturno ha considerato pericoloso per la salute il superamento dei 55 dBA;
- ARPA Lazio ha calcolato uno scenario d'impatto acustico dell'aeroporto che riduce al minimo la popolazione esposta al livello superiore a quello di attenzione sanitario;
- l'ipotesi di ottimizzazione di ARPA Lazio ha portato ad una stima pari a 60 voli giornalieri ammissibili sullo scalo;
- attualmente il traffico sull'aeroporto Roma-Ciampino è di 162 movimenti aerei giornalieri, di questi 100 movimenti giornalieri sono effettuati dalle compagnie low cost;
- nell'incontro dell'11 settembre 2008 con il sindaco di Ciampino Walter Perandini, dopo la divulgazione dei primi dati forniti dall'ARPA, il Ministro Matteoli ha rinviato alla conclusione dell'attività di monitoraggio la decisione di «affrontare la questione in modo risolutivo» riservando eventualmente lo
- scalo di Roma Ciampino esclusivamente ai voli istituzionali, anche prima della realizzazione del nuovo aeroporto di Viterbo prevista per l'anno 2011:
se non ritenga necessario, vista la grave e conclamata situazione di inquinamento acustico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza della popolazione, disporre il trasferimento dei voli civili dall'aeroporto di Ciampino a quello di Fiumicino, posto tra l'altro che è possibile, ai sensi del regolamento europeo 2048/92, ridistribuire i voli all'interno di uno stesso sistema aeroportuale. 20 aprile 2009
Aerohabitat è costretta a tornare ancora sui volatili in generale e sugli storni di Ciampino, dopo il birdstrike del 10 novembre 2008 e il comunicato stampa del 14 Aprile di Ryanair che: “si è rivolta ripetutamente a ENAC perché assuma la responsabilità del controllo degli stormi che creano un grande rischio sicurezza a Roma”.
L’ENAC ha prontamente emanato uno specifico comunicato (vedi sotto) sostenendo tra l’altro:
- “Per ciò che attiene le cause dell’incidente accaduto il 10 novembre 2008 sull’aeroporto di Roma Ciampino ad un velivolo dell’operatore irlandese Ryanair, l’ENAC rimanda a quanto emergerà dall’indagine in corso da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - ANSV, unico organismo titolato alla determinazione dei fattori causali in caso di incidenti e di inconvenienti aeronautici”
Aerohabitat - che ritiene il fenomeno impatto volatili una delle emergenze del sistema aviation in Italia – ha spesso argomentato in materia e lo scorso agosto 2008 a commento del Rapporto Informativo 2007 ANSV aveva segnalato come l’Agenzia avesse già anticipato:
- la necessita di identificare una sorta di “matrice del rischio” bird strike per ogni specifico aeroporto;
- potenziare e migliorare l’attività di segnalazione dei casi per assicurare maggior affidabilità statistica all’allerta volatili.
Cosa attendersi allora dall’investigazione ANSV sull’impatto volatili sul volo Ryanair di Ciampino e cosa pensare sulla disputa relativa alle pratiche antibirdstrike?
Innanzi tutto che i tempi di presentazione ANSV per la “Relazione d’inchiesta” conclusiva non siano quelli dell’impatto volatili avvenuto il 1 giugno 2003 a Linate (Learjet precipitato su un capannone di Peschiera Borromeo), in secondo luogo che siano rapidamente rafforzate le misure di monitoraggio e gestione volatili sulle totalità degli scali aerei Italiani, con misure urgenti e speciali su Ciampino.
A chi spettano questi ultimi compiti? Sicuramente al gestore aeroportuale ma nel quadro della normativa e delle - più idonee - procedure disposte da ENAC (“vigila e controlla l’applicazione dei regolamenti e delle circolari da parte di tutti i soggetti attraverso le proprie strutture territoriali”).
ENAC SULLE DICHIARAZIONI DI RYANAIR IN MERITO AL FENOMENO DEL BIRD STRIKE E AL RUOLO DELL’ENTE
Con riferimento al comunicato stampa del 14 aprile della compagnia Ryanair che richiama presunte inadempienze dell’ENAC rispetto al rischio dovuto alla presenza di uccelli sulla città di Roma, l’ENAC, autorità di regolazione, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile, precisa quanto segue. In merito al fenomeno del bird strike l’azione dell’ENAC è coerente con quanto previsto dall’Annesso 14 dell’ICAO. In particolare l’ENAC adotta nelle proprie circolari contenuti, requisiti e metodi di rispondenza stilati in accordo con le best practices internazionali. L’ENAC vigila e controlla l’applicazione dei regolamenti e delle circolari da parte di tutti i soggetti attraverso le proprie strutture territoriali e, nella fattispecie, anche attraverso il Bird Strike Committee Italy (BSCI). Il monitoraggio continuo effettuato dell’ENAC trova costante riscontro nelle relazioni annuali sul bird strike pubblicate sul sito dell’Ente.
Per ciò che attiene le cause dell’incidente accaduto il 10 novembre 2008 sull’aeroporto di Roma Ciampino ad un velivolo dell’operatore irlandese Ryanair, l’ENAC rimanda a quanto emergerà dall’indagine in corso da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - ANSV, unico organismo titolato alla determinazione dei fattori causali in caso di incidenti e di inconvenienti aeronautici. L’ENAC evidenzia ancora una volta l’atteggiamento pretestuoso e strumentale di Ryanair che dovrebbe, invece, essere più attenta al rispetto delle norme nazionali e internazionali poste a tutela della sicurezza del volo. 17 aprile 2009
Con un comunicato stampa ieri 14 Aprile 2009 la Ryanair ha riaperto gli interrogativi sulle problematiche attinenti alla presenza di stormi di volatili nell’intorno degli aeroporti (nella circostanza si parla ancora di storni). Lo spunto della Ryanair si collega all’impatto con gli storni occorso ad un Boeing 737 – 800 della sua flotta finito fuoripista dopo un birdstrike in atterraggio il 10 novembre 2008.
La Ryanair nel comunicato focalizza l’attenzione sulla responsabilità oggettiva nel fronteggiare il rischio/allerta volatili. Appartiene al gestore aeroportuale o all’ENAC? Quale dei due soggetti, entrambi “esercenti aeroportuali” ha la maggior responsabilità dei livelli di safety derivata dalla segnalazione sulla presenza dei volatili in genere e degli “storni” nello specifico?
E’ utile tuttavia ricordare come nella Relazione 2007 del Bird Strike Committee Italy divulgato da ENAC, la tabella relativa ai dati 2003 - 2007 lo scalo GB Pastine ha svolto la ricerca naturalistica che è stata ritenuta idonea,ma alla voce Piano Antivolatili e Piano Antivolatili approvato da BSCI mancano riscontri. Nel corso del 2007 inoltre – riporta la stessa Relazione BSCI – sono stati registrati 18 eventi (in aumento sul 2006 con 10 casi, furono 8 nel 2005, 14 nel 2004) di birdstrike a fronte di 65.633 movimenti. Le ispezioni/giorno antivolatili sono 4/5 giornaliere. Gli storni hanno invece rappresentato il 12% dei birdstrike riportati.
Il numero degli impatti ogni 10.000 voli nel 2007 è risultato di 2.7, perciò inferiore al livello di allerta fissato a 5/10.000. La Relazione BSCI comunque concludeva ricordando:
- Aumento numerico di alcune popolazioni di volatili sinantropici a livello regionale (Piccione e Storno). E’ importante sottolineare, infine, come l’attività di allontanamento dei volatili e, più in generale, della fauna selvatica presente nell’area aeroportuale venga effettuata attraverso l’ausilio di una combinazione di sistemi di dissuasione, come il distress call mobile e veicolare, la pistola a salve, il veicolo fuoristrada e le sirene bitonali.
RYANAIR FA APPELLO A ENAC PERCHÈ ASSUMA LA RESPONSABILITÀ DEL RISCHIO UCCELLI A ROMA
Ryanair, la più grande compagnia aerea d’Europa per tariffe basse, ha fatto appello a ENAC (l’Autorità Italiana per l’Aviazione Civile) perché accetti la responsabilità legale per la sicurezza dei passeggeri e delle compagnie aeree che operano negli aeroporti internazionali di Roma e si impegni sul rischio uccelli nella città di Roma.
Ryanair si è rivolta ripetutamente a ENAC perché assuma la responsabilità del controllo degli stormi che creano un grande rischio sicurezza a Roma. Tuttavia, poiché ENAC ha ripetutamente mancato di farsi carico dei suoi obblighi legali e ha invece tentato di passare la responsabilità scorrettamente agli operatori dell’Aeroporto, Ryanair è stata obbligata a intraprendere azione legale, tramite il Tar del Lazio, per obbligare ENAC ad accettare le sue responsabilità e eliminare questo rischio per assicurare la sicurezza dei passeggeri della compagnia aerea che volano a e da Roma.
Stephen McNamara di Ryanair ha detto:
“Ryanair ha ripetutamente chiesto a ENAC di accettare le sue responsabilità per la sicurezza dei passeggeri che volano a e da Roma e di controllare il grande numero di stormi che creano rischio significativo alla sicurezza nella città di Roma.
“ENAC ha rifiutato di impegnarsi su questo problema o sul suo effetto sulla sicurezza dell’aria negli aeroporti di Roma e ora Ryanair sta intraprendendo azione legale tramite il Tar del Lazio per assicurare che ENAC si assuma la responsabilità di proteggere la sicurezza dell’aria del pubblico che viaggia a Roma.” 15 aprile 2009
Lo scorso 11 settembre 2008 il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli dopo aver incontrato il sindaco di Ciampino, Walter Perandini – riportava un comunicato stampa del Ministero delle Infrastrutture - aveva “condiviso con Perandini la necessità di affrontare la questione in modo risolutivo e ha dato appuntamento al sindaco di Ciampino all’inizio del prossimo anno quando sarà conclusa l’attività di monitoraggio degli attuali livelli acustici e si avranno i dati definitivi. Matteoli e Perandini hanno, comunque, concordato sulla necessità che lo scalo di Ciampino, ancor prima della realizzazione del nuovo aeroporto di Viterbo, presumibilmente prevista per il 2011, dovrà tornare ad essere uno scalo riservato esclusivamente ai voli istituzionali”.
Lo scorso 27 marzo il CRISTAL ARPA Lazio presentando lo studio sull’aeroporto di Ciampino ha, in sostanza, confermato le attese più negative. Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio ha commentato così il risultati:
- “dalle conclusioni del rapporto, sulla base dei rilievi condotti sulle tre settimane di maggior traffico aereo, come previsto dalla normativa, emerge che esistono ben 227 edifici e circa 2.500 persone che si trovano in una zona acustica compresa tra i 65 e i 70 decibel. In questa fascia la legge stabilisce che non vi sia popolazione residente”;
- “La presenza di un numero così elevato di persone esposte in questa zona è molto preoccupante, infatti, oltre alle raccomandazioni già note, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente pubblicato le linee guida sul rumore notturno. Secondo tale studio al di sopra dei 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici, che si aggravano tra i 40 e i 55 decibel e diventano pericolosi per la salute al di sopra dei 55. Il notevole lavoro scientifico prodotto da Cristal, conferma quanto denunciato in questi anni riguardo l’insostenibile situazione ambientale e sanitaria dell’intorno aeroportuale e la necessità di intervenire immediatamente”;
- “non si può più rimandare l’adozione di provvedimenti urgenti e risolutivi per tutelare la salute pubblica”, per poi parlare esplicitamente di “una riduzione a non più di 60 movimenti giornalieri, in grado di garantire il minor numero di popolazione esposta al rumore”;
- “Il trasferimento a regime dei voli commerciali, compresi i “low cost” dovrà essere effettuato in un altro aeroporto, che la Regione Lazio ha indicato nello scalo di Viterbo. I dati del Cristal, sono stati già trasmessi ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti perché prendano atto della preoccupante situazione e adottino le misure di loro competenza. Se ciò non dovesse accadere in termini accettabili, saremo pronti ad intraprendere una serie di iniziative sia direttamente, sia insieme alle altre istituzioni locali”.
La replica della Ryanair è stata immediata, quanto risoluta e contraria. Con un comunicato stampa il vettore low cost sostiene:
- “le false dichiarazioni nel rapporto non ufficiale del Lazio (CRISTAL) sull’inquinamento acustico a Roma (Ciampino)” e fa appello alla Regione “affinché accetti e pubblichi i risultati del rapporto ufficiale sul rumore che dimostra che non ci sono problemi di rumore a Ciampino”;
- “Il rapporto ufficiale sul rumore (e l’unico riconosciuto dalla legge applicabile) all’aeroporto di Roma Ciampino che è stato effettuato dal Comitato Tecnico indipendente dell’aeroporto diretto da Enac ha riscontrato che: soltanto 100 case, costruite prima del 1997 (precedentemente alla nuova legislazione riguardante l’inquinamento acustico), hanno livelli di rumore di 65-75 decibel, paragonabili ai livelli di rumore del normale traffico cittadino. Queste 100 case sono qualificate per miglioramenti pagati da ADR; i livelli di inquinamento dell’aria intorno a Ciampino sono normali per una città di media grandezza, con le auto private che rappresentano la causa maggiore di questi livelli normali di inquinamento dell’aria; l'illegale riduzione del 30% della capacità a Roma Ciampino (luglio 2007), non ha ridotto i livelli di rumore già bassi a Ciampino".
A questo punto tutti gli interlocutori non possono far altro che attendere la risposta del soggetto in grado di dirimere il caso, ovvero il Ministero delle Infrastrutture.
I Sindaci dei Comuni interessati, i comitati dei cittadini e gli ambientalisti attendono un iniziativa conseguente da parte del Ministro Altero Matteoli. Darà seguito agli impegni assunti o, diversamente, sarà una iniziativa ancora interlocutoria? 01 aprile 2009
L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’ Leary, non ha dubbi, la flotta Ryanair è quella più virtuosa nell’ambito dell’impatto acustico e ambientale. Al presidente della Regione, Piero Marrazzo, che sostiene “chiuderemo l’aeroporto di Ciampino” O’ Leary replica con un “Ryanair svela le false dichiarazioni della Regione Lazio sul rumore a Ciampino”.
Al sindaco di Ciampino, Enrico Perandini, che dichiara “i dati sono veri e dicono che da subito dobbiamo tagliare i voli” la Regione aggiunge che denuncerà O’Leary.
Il CEO Ryanair sostiene come un Report di ADR e ARPA e di un comitato indipendente “conferma che non c’è nessun eccesso di rumore a Ciampino.
“La Regione lo aveva commissionato, ma rifiuta di pubblicarlo”.
“A Viterbo non andremo mai e conoscendo i politici italiani lì il nuovo aeroporto arriverà chissà quando. Per quanto riguarda l’aeroporto di Fiumicino, dopo uno studio abbiamo capito che non ci sono possibilità di rispettare i tempi per atterraggio e decollo in 25 minuti. E’ improbabile che avvieremo dei voli da Fiumicino. Se ci mandano via da Ciampino lasceremo Roma. E porteremo la Regione in tribunale”.
O’Leary illustrata una mappa acustica che riporta i livelli di 75 dbl e 65 dbl non ha dubbi – ma non parla di numero di cittadini coinvolti - sarebbero interessate solo 100 abitazioni.
Ma non sappiamo quale significato assegni alle “abitazioni”. Sono forse palazzi di cinque piani con numerosi appartamenti dove vivono 2-3-4-5000 cittadini?
A questo punto occorre tuttavia tornare a punto di partenza. Quand’è che uno studio-mappa acustica può dirsi adeguata, congrua e attendibile e/o affidabile?
Non ci sono dubbi, solo quando rispetto le indicazioni dei decreti ministeriali osservando anche le linee guida delle due circolari specifiche dell’ENAC (APT 26 Contenimento dell'inquinamento acustico nell'intorno aeroportuale e la APT 29).
E’ una questione che Aerohabitat ha trattato spesso. Con documenti e focus che sono ancora disponibili on-line e ai quali rinviamo gli interessati
La prova del nove della verifica infine è rappresentata dalla riproducibilità della mappa acustica realizzata da ARPA; CRISTAL e altri eventuali soggetti indipendenti.
La documentazione fornita e/o allegata, ovvero tutti i parametri di input del modello matematico o della rete delle centraline di monitoraggio utilizzata, deve permettere di rifare, di verificare per un soggetto terzo la stessa elaborazione acustica.
Il lavoro svolto dovrà necessariamente,infine, essere validato da un organismo competente. 23 febbraio 2009
Quali cause e concause hanno determinato lo schianto del Cessna 650 a Trigoria?
E ancora troppo presto per sostenere qualsivoglia ipotesi e solo il team degli investigatori ANSV e USA (la Cessna è la casa produttrice dell’executive e parteciperà anch’essa con propri tecnici alle investigazioni), perciò un gruppo di esperti internazionali superqualificati nella materia dovranno analizzare quel che resta del velivolo.
Nel frattempo sull’incidente occorso al Cessna 650 si può dire ben poco se non rilevare che, il Citation III con N/C – C/N 6500105 – a quanto risulta ad Aerohabitat leggendo i Certificati di Navigabilità rilasciati dal RAI nel 2004 – è stato immatricolato il 22 luglio 2004 per conto della Mercantile Leasing /Aviomar di Ciampino, dopo aver operato negli USA dal 1986 con la sigla N48TT e N67BG.
Per quanto concerne gli indirizzi investigativi possibili, esclusa l'ipotesi terroristica, correlati all’esplosione in volo de velivolo si possono tuttavia – al momento - isolare solo due scenari:
- l’esplosione causata da un fulmine;
- l’esplosione di un serbatoio di carburante.
I media segnalano che nell’area era presente un forte temporale e alcuni testimoni avrebbero visto un fulmine e, poco dopo, sentito un forte boato.
L’ipotesi sulla presenza di forte temporale sembrerebbe tuttavia esclusa dalle condizione meteo che segnalavano forti venti da su, pioggia leggera ed un copertura nuvolosa estesa ma non temporalesca.
Probabilmente avrebbero potuto esserci alcune cellule temporalesche lungo la traiettoria di decollo percorsa dall’executive: riportiamo le segnalazioni meteo:
- (05:30 Z) LIRA 070515Z 14018KT 9999 -RA FEW018 SCT030 BKN070 13/10 Q0992= (at 06:15 local wind 140 degrees at 18kts, light rain, few clouds 1,800 ft., scattered clouds 3,000 ft., broken clouds 7,000 ft., temperature 13°C, dew point 10°C, 992 mb)
- LIRA 070545Z 16018KT 8000 -RA FEW014 SCT025 BKN070 13/11 Q0992= (at 06:15 local wind 160 degrees at 18kts, light rain, few clouds 1,400 ft., scattered clouds 2,500 ft., broken clouds 7,000 ft., temperature 13°C, dew point 11°C, 992 mb)
Ma qualora lo scenario investigativo escludesse l’ipotesi dell’esplosione in volo causato da un fulmine – evento raro ma che ha già portato ad alcuni incidenti anche con esplosione di serbatoi sia trai velivoli civili/commerciali che militari - si aprirebbe inevitabilmente una seconda causa da investigare: il guasto tecnico con ipotetica esplosione di uno o più serbatoi di carburante.
Un evento non infrequente.
Dopo il disastro che ha interessato il volo TWA 800 nel 1996 (flammable vapors therein were ignited by a spark. The source could not be determined with certainty but was believed to have been from a wiring failure outside the center wing tank, which arced, causing the energy to jump to a fuel quantity indication system (FQIS) wire, which led to an explosion inside the tank.
Quello che l’organismo USA NTSB ritiene "potentially unsafe conditions" indicating that good wire husbandry was lacking in the industry” si è ripresentato anche con l’incidente che ha riguardato il volo Swissair 111 del 1998,
Ma le investigazioni successive ai due disastri aerei sopra citati – che Aerohabitat ha analizzato – hanno portato Bernard Loeb dell’Agenzia USA NTSB a rilevare come anche taluni velivoli Cessna 650 siano stati interessati da questi inconvenienti tecnici.
Riportiamo uno stralcio dell’intervento:
NTSB - Aircraft Wiring Testimony Testimony of Bernard Loeb, Director Office of Aviation Safety
National Transportation Safety Board before the Subcommittee on Oversight, Investigations, and Emergency Management Committee on Transportation and Infrastructure - House of Representatives Regarding Aging Aircraft Wiring September 15, 1999:
“In April 1997, a Cessna 650 Citation operated as a corporate flight, caught fire while on approach to Buffalo, New York. While descending through 4,000 feet, the crew smelled smoke, then lost all radio communications.
After landing, ground personnel saw flames burning through the fuselage. The flightcrew and passenger exited safely, but the airplane was substantially damaged.
The Safety Board's investigation revealed that the fire started when contact between electrical wiring and a hydraulic line caused the ignition of hydraulic fluid. FAA guidelines state that under no circumstances should electrical wiring be routed within ½ inch of a hydraulic line, and any wiring routed within two inches of a hydraulic line should have clamps installed to ensure positive separation. However, design drawings for the Cessna 650 specified ½ inch of clearance and did not require clamps to ensure separation.
Following the Safety Board's findings, the FAA issued an airworthiness directive in May 1997, to mandate the installation of clamps to ensure positive separation. During the course of the Cessna Citation investigation, the Safety Board learned of three Boeing 767 events in which safety hazards were created because wiring was not routed with appropriate clearance from adjacent components.
In two of the events, flight control cables failed when they rubbed against electrical wiring resulting in arcing, and in the other case, a cockpit fire hazard was created when electrical wiring arced to an oxygen line in the cockpit. Based on the Cessna 650 accident and the Boeing 767 events, in January 1998, the Safety Board issued recommendations requesting that the FAA review the design, manufacturing, and inspection procedures of all aircraft manufacturers to ensure that adequate clearance, in accordance with published FAA guidelines, is specified around all electrical wiring”.
Ricordiamo come il rischio “Flammable Fuel/Air Vapors in Fuel Tanks on Transport Category Aircraft” sia nella Most Wanted List 2008 della NTSB"(vedi).
Che cosa è realmente occorso al Cessna 650 Citation III decollato da Ciampino? L’ipotetica esplosione da cosa è stata causata? Il lavoro investigativo dell’ANSV non si annuncia davvero facile. Quali e quante “AIRWORTHINESS DIRECTIVE” hanno riguardato la flotta mondiale ed Italiana del Cessna 650? Quante di queste erano correlate al rischio “wiring failure” con esplosione serbatoio? 09 febbraio 2009
Intorno alle 06.30 locali di sabato 7 febbraio un Cessna 650 Citation III immatricolato I-FEEV è precipitato dopo il decollo dalla pista 15 di Ciampino.
Con una virata destra dopo il distacco dalla pista il volo executive instradato verso il VOR di Ostia si è schiantato al suolo, ha disperso in un raggio di 800 metri – nei pressi di Trigoria nella campagna Romana – numerosi rottami. E’ quanto è rimasto del velivolo che – secondo alcuni testimoni - sarebbe esploso in volo.
I due piloti dell’equipaggio sono rimasti vittime dell’incidente.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto l’inchiesta tecnica per incidente ed ha già recuperato i due registratori - le note scatole nere – che tuttavia, riporta l’ANSV “si presentano particolarmente danneggiati in considerazione della violenza dell’impatto”.
L’ENAC informa che “il velivolo coinvolto è un Cessna 650, turboreattore della flotta AirOne Executive, marche I- FEEV, decollato alle ore 06.00 dall’Aeroporto di Roma Ciampino”. 07 febbraio 2009
Intorno alle 06.30 locali di sabato 7 febbraio un Cessna 650 Citation III immatricolato I-FEEV è precipitato dopo il decollo dalla pista 15 di Ciampino.
Con una virata destra dopo il distacco dalla pista il volo executive instradato verso il VOR di Ostia si è schiantato al suolo, ha disperso in un raggio di 800 metri – nei pressi di Trigoria nella campagna Romana – numerosi rottami. E’ quanto è rimasto del velivolo che – secondo alcuni testimoni - sarebbe esploso in volo.
I due piloti dell’equipaggio sono rimasti vittime dell’incidente.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto l’inchiesta tecnica per incidente ed ha già recuperato i due registratori - le note scatole nere – che tuttavia, riporta l’ANSV “si presentano particolarmente danneggiati in considerazione della violenza dell’impatto”.
L’ENAC informa che “il velivolo coinvolto è un Cessna 650, turboreattore della flotta AirOne Executive, marche I- FEEV, decollato alle ore 06.00 dall’Aeroporto di Roma Ciampino”. 07 febbraio 2009
Aerohabitat propone un comunicato del 30 gennaio 2009 dell’Assemblea Permanete “No – Fly” uno dei comitati di cittadini che si batte per fronteggiare le ricadute ambientali sociali dell’aeroporto GB Pastine di Ciampino.
Non accetteremo lo sconto del 10% sulla nostra salute!
L'Assemblea Permanente "No-Fly" evidenzia come dai dati ufficiali del traffico aeroportuale presso lo scalo di Ciampino la situazione del numero dei voli sia rimasta del tutto intollerabile per le decine di migliaia di persone che vivono "bersagliate" dalle polveri sottili e dal rumore, nonché minacciate dal continuo allarme-sicurezza per le rotte e la scarsa manutenzione degli aerei. In questo fine settimana abbiamo allestito gazebi informativi in piazza a S.Maria delle Mole e a Ciampino per portare nuovamente la discussione sul piano concreto dei numeri che caratterizzano l'andamento del traffico aereo, smascherando il gioco di politici e imprenditori che continuano a indicare come possibile soluzione la costruzione di un aeroporto a Viterbo, che inciderebbe pesantemente sulla qualità della vita degli abitanti della Tuscia, con la prospettiva di arricchirsi speculando sulle centinaia di milioni di euro pubblici che un simile progetto richiederebbe.
La realtà è che nel luglio 2007 l'allora Ministro dei Trasporti on.Bianchi emise un provvedimento, giustificato solo dalla manutenzione della pista e non dal pericolo per la salute e l'ambiente, annunciando una iniziale diminuzione dei voli del 30%. Quello che avevamo pronosticato all'epoca, facendo pochi semplicissimi calcoli si è verificato: una presa in giro colossale ai danni di tutti! La diminuzione dei voli è stata inferiore al 10% e non si prevede di andare oltre questa soglia ridicola che sta condannando decine di migliaia di cittadini a subire l'inalazione di 40 tonnellate di kerosene al giorno. Inoltre, Ryanair ha aperto a dicembre una nuova rotta e un'altra ancora ne aprirà a marzo, per un totale di 1.000 voli in più in un anno...
Attualmente vediamo squadre di operai con numerosi mezzi d'opera che di notte effettuano pesanti e rumorosi lavori per risistemare la pista: quando termineranno, cadrà anche la foglia di fico rappresentata dal provvedimento ministeriale del 2007, quindi c'è da attendersi un ulteriore incremento del traffico aereo a Ciampino e non la sua chiusura.
Le continue dichiarazioni dei protagonisti negativi di tutta questa vicenda, sindaci, Presidente della Regione Lazio e Ministro dei Trasporti stanno producendo una sorta di "tifo" ingiustificato e vergognoso di una parte della popolazione locale verso una nuova devastante cattedrale nel deserto, l'aeroporto di Viterbo, che creerà problemi di salute altrove senza risolvere i nostri. Delle polemiche tra chi si appella ai dati "Cristal", cioè i sindaci, e la Ryanair che continua a sfruttare incentivi statali, lavoratori e lo spazio ad essa riservato dalle pagine di giornali che fanno della concorrenza e del libero mercato la propria bandiera ideologica, non sappiamo che farcene. Abbiamo 60.000 aerei l'anno: li vediamo, li respiriamo e li sentiamo tutti i giorni e le notti. Le dichiarazioni di un buffone miliardario, amministratore delegato di una nota compagnia aerea low-cost che sfrutta centinaia di lavoratori e prende in giro l'intelligenza di un'intera popolazione, qualificano il soggetto per quello che è: se i "suoi" aerei che inquinano i "nostri" polmoni sono ecologici come lui sostiene, èormai chiaro che il soggetto in questione ragiona con il portafoglio e non con il cervello. E' necessaria l'immediata e drastica riduzione dei voli almeno ai livelli del 2001, lo studio per la Valutazione di Impatto Ambientale, la Zonizzazione Acustica e il rispetto di tutti i parametri di sicurezza per le rotte e la manutenzione. Per questo invitiamo tutti a riprendere e intensificare le mobilitazioni per raggiungere questi obiettivi al più presto.
06 febbraio 2009