Dal 2020 City Airport ma i voli saranno ancora di più, al 2044 72.868 voli/anno.
Il Piano di Sviluppo presentato da ADR lo scorso 12 Dicembre 2011 coinvolge i due scali della Capitale per il periodo 2012-2044. In questa nota Aerohabitat evidenzia gli obiettivi della pista minore. Quella di Ciampino, dove l'attività commerciale, in attesa dell'apertura dello scalo di Viterbo, viene prevista almeno fino al 2019.
La proposta progettuale per Ciampino sarebbe copiata dallo scalo londinese di Londra: il City Airport sul Tamigi. Il target operativo al 2020 sarebbe di circa 1.5 milioni di passeggeri, per traffico business, militare e di Stato.
La dimensione della pista di volo (15/33), di lunghezza fisica pari a 2.207 metri ed il layout critico con una STRIP AREA con parametri pari a 2327.5x226 metri affossati tra le file dei palazzi di cinque sei piani dell'abitato di Ciampino costituiscono da sempre un limite per le attività di volo del GB Pastine.
Ma come far coesistere aeroporto e la comunità dei cittadini dell'intorno fino al 2019?
Come contenere e ridurre l’impatto dell’aeroporto sull’ambiente urbano circostante?
ADR ha stimato il mantenimento degli odierni volumi di traffico (circa 4 - 5 milioni di passeggeri) con limite di voli, intorno a 100 movimenti giorno. Nel settembre 2019 il Pastine verrà chiuso al traffico per 7 mesi e lavori di riqualificazione della pista e altro.
Contestualmente il grosso del traffico sarà trasferito sulla nuova infrastruttura di Viterbo.
Tutto vero?
Nell'aprile 2020 - sostiene ADR - Ciampino opererà come City Airport, con traffico regional, una tipologia di aeromobili ridotta e volumi intorno al milione di passeggeri.
Tutto vero? La pianificazione degli interventi sarà rispettata?
La documentazione disponibile sul sito ENAC rivela comunque che lontano 2044 il numero dei passeggeri sarà di 2.142.920, con oltre 72mila voli/anno.
In attesa che venga presentato e sia completamente accessibile il masterplan di Ciampino occorrerà verificare se lo scenario dei 100 movimenti/ora, con picchi orari che potrebbero inesorabilmente essere spalmate per le 17 ore di attività di volo giornaliere. Superando i limiti prefissati.
Anche perché i volumi del traffico militare e dei voli di Stato non sono conteggiati
Con una inevitabile effetto controverso: l'incremento secco del numero dei voli annuali.
Con le ricadute ambientali e di rischio aeronautico che sarà interessante sapere come saranno adeguatamente fronteggiate.
A che punto sono le misure di mitigazione dell'impatto acustico e gassoso?
E il Piano di Rischio per incidente aereo in asse pista e quello D laterale, quello che dovrebbe contemplare quelle file di palazzi densamente abitati come saranno autorizzati?
Con quali prescrizioni, quali eccezioni e deroghe? 19 dicembre 2011
Ma la V.I.A. è mai stata autorizzata?
Cosa accade a Ciampino? A quale punto è il progetto dello scalo di Viterbo che dovrebbe avvicendare lo scalo metropolitano? I voli della EasyJet sono in corso di trasferimento a Fiumicino, ma Ryanair non rinuncia ai suoi voli. Neanche in prospettiva. Come va con il Piano di Rischio per incidente aereo. I Comuni di Ciampino, Marino e Roma hanno in corso la gara per l'assegnazione dell'incarico a qualche studio, qualche esperto e/o competente? Ma la procedura di Valutazione di Impatto ambientale è mai stata autorizzata? Quando? Comunque occorrerebbe aggiornarla al traffico del 2010, magari alla stime del 2015 e oltre.
I primi sette mesi 2011 hanno registrato un calo dei voli, 29.467, con una riduzione del 7.1% sul 2010. Il numero dei passeggeri è invece aumentato, raggiungendo la quota di 2.748.085 con un + 7.6%. Sono cresciute anche le merci: ad 11.285 tonnellate con un + 11.2%. Tante domande, tanti interrogativi e poche speranze di ottenere risposte esaustive. Rapide e convincenti. La materia e invece vasta ed irrisolta.
Il 18 settembre scorso il COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO ha reso disponibile on line il seguente comunicato.
Aeroporto di Ciampino – il comitato dei cittadini di Ciampino e Marino passa al contrattacco: ora aspettiamo fatti concreti dai nostri Sindaci già entro ottobre 2011
A ottobre 2011 sarà passato un anno dalla delibera della Regione Lazio che ha reso ufficiali le decisioni della Conferenza dei Servizi sull’aeroporto di Ciampino , evidenziando che il traffico di questo aeroporto non rispetta le leggi dello Stato.
Pur essendo per legge obbligatoria l’immediata applicazione delle decisioni della Conferenza, le istituzioni competenti si sono fino ad oggi rifiutate di applicarle, lasciando i cittadini indifesi di fronte alla illegalità e alla prepotenza di una gestione dell’aeroporto che non tiene in alcun conto le norme e la salute dei cittadini.
In base a quanto stabilito dalla Conferenza dei Servizi 14.500 cittadini sono colpiti da questa illegalità e 2.500 vivono esposti a gravi rischi per la salute (in abitazioni costruite con regolari licenze edilizie)
Per questo i cittadini che aderiscono al Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino hanno accolto con favore il pronunciamento del Consiglio Comunale di Marino del 9 settembre che ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il “sindaco del Comune di Marino affinché si attivi a porre in essere tutti gli atti prodromici volti alla tutela della salute dei cittadini di Marino in applicazione della Conferenza dei Servizi sull’aeroporto di Ciampino e di tutti gli atti successivi nelle competenti sedi giudiziarie sia amministrative che civili e, ove possibili, penali.” Auspicando un analogo pronunciamento anche dal Consiglio Comunale di Ciampino, il comitato sottolinea l’importanza di passare ora più che mai dalle parole – tante e spesso vane – ai fatti.
E’ arrivato il momento, sostiene il comitato, di un ricorso immediato e deciso al TAR da parte dei Sindaci di Ciampino e Marino, suggerito anche in sede penale dal GIP Ariolli nel suo recente decreto di archiviazione di 550 esposti di singoli cittadini, al fine di veder finalmente applicate norme concrete e efficaci per la riduzione del numero di voli dell’aeroporto.
Il ricorso immediato al TAR appare ancor più motivato dalla notizia giunta in questi giorni da Treviso, dove il TAR ha accolto il ricorso presentato dal Comitato dei cittadini Trevigiani e da Italia Nostra contro i lavori di ampliamento in corso per l’aeroporto Antonio Canova. L’aeroporto di Treviso è stato addirittura fermato per le gravi inadempienze riconosciute dal TAR, in quanto non è stata prodotta la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Bene, a Ciampino questa Valutazione già in passato è stata ignorata e chiediamo ai Sindaci di verificare se i massicci lavori si potenziamento dell’aeroporto che vanno avanti da mesi dispongono della VIA e di tutte le autorizzazioni previste: anche questo è uno degli elementi che rendono necessarie decisioni urgenti del TAR del Lazio.
I cittadini sono stanchi delle parole, che sono state spese in questi ultimi sei anni dalla politica, e chiedono ora ai Sindaci, dopo il pronunciamento avvenuto a Marino, di predisporre e presentare entro la fine di ottobre 2011 un ricorso al TAR per ottenere la riduzione del rumore “fuorilegge” prodotto dall’aeroporto di Ciampino. Chiedono inoltre di partecipare con una loro rappresentanza agli incontri con gli avvocati per la predisposizione del ricorso richiesto.
In caso di azione fumosa dei primi cittadini di Marino e Ciampino, i rappresentanti del Comitato si impegneranno in azioni di protesta e contestazione, fino a vedere finalmente trionfare la legalità anche per i territori di Ciampino e Marino.
www.comitatoaeroportociampino.it
info(at)comitatoaeroportociampino.it 26 settembre 2011
Perché non scegliere una pista alternata, dedicata alle emergenze?
Il volo Palermo Bologna della Ryanair, un Boeing 737 ha effettuato un atterraggio di emergenza a Ciampino, la sera del 4 agosto, intorno alle 19.05.
La stampa ed i media hanno rivelato che all'origine del dirottamento, dello scalo tecnico improvvisato lungo la rotta tra la Sicilia e Bologna, sarebbe stato un qualche un problema elettrico riscontrato dopo il decollo.
Quando il volo FR4342 sarebbe stato nello spazio aereo di Roma TMA, con 145 passeggeri a bordo.
"Il dirottamento sarebbe stata una misura precauzionale - ha sostenuto in un comunicato Stephen McNamara, direttore comunicazione Ryanair - dopo una piccola quantità di fumo è fuoriuscita da un faretto di lettura".
Il Boeing 737 ha, comunque, eseguito un atterraggio regolare. In seguito i passeggeri sono stati traslocati e riprotetti su un altro velivolo per raggiungere la destinazione originaria e finale di Bologna.
Tutto bene quello che finisce bene?
Certo, ma con una qualche indispensabile precisazione successiva a ragionevoli interrogativi:
1) per quale ragione un velivolo in emergenza ha dirottato su uno scalo con una pista avente una lunghezza di soli 2200 metri?
2) per quale ragione questo genere di emergenze, ma anche quelle equivalenti, se non più rilevanti, non viene proceduralmente smaltita su piste con lunghezze di almeno 3000 metri?
3) per quale ragioni le emergenze aeree non sono espletate su aeroporti che dispongono un sistema di assistenza e servizio antincendio maggiore?
4) per quale ragione non eseguire emergenze esclusivamente su infrastrutture completamente attrezzate con spazi di R.E.S.A. (Runway End Safety Area di 240 metri per testata pista), Piani di Rischio aeronautico senza alcuna deroga ed un sedime aeroportuale che ha adeguatamente distanziato i caseggiati e le palazzine dei residenti dell'intorno allo scalo? 6 agosto 2011
La nota resa pubblica dal sito www.comitatoaeroportociampino.it rivela com'è finita. Aerohabitat, in attesa di conoscere ulteriori dettagli ed iniziative, propone l'integrale informativa del Comitato.
ARCHIVIATI DAL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI DEL TRIBUNALE DI ROMA I 550 ESPOSTI DEI CITTADINI DI CIAMPINO, MARINO E DEL X MUNICIPIO DI ROMA CONTRO L’INQUINAMENTO ACUSTICO PRODOTTO DALL’AEROPORTO DI CIAMPINO.
26 giugno 2011
Il 25 MAGGIO 2011 il G.I.P. Giovanni Ariolli, del Tribunale di Roma, ha emesso il Decreto di Archiviazione che di fatto cancella gli esposti con i quali 550 cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma hanno chiesto giustizia contro l’inquinamento acustico prodotto dall’aeroporto di Ciampino.
Il Pubblico Ministero, D.ssa Rosalia Affinito, e il G.I.P. hanno ritenuto che il reato ipotizzato nell’indagine (art. 659 codice penale, “disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”), non si manifesti nel caso specifico dell’aeroporto.
Il G.I.P. non ha neanche ritenuto che i cittadini che hanno presentato i 550 esposti dovessero essere avvisati dell’archiviazione dato che il beni tutelati (salute e ordine pubblico) sono beni di natura collettiva che fanno capo alla tutela dei Sindaci dei territori coinvolti e non ai singoli cittadini.
Per tale ragione il G.I.P. ha preavvisato dell’archiviazione degli esposti solo i sindaci e non i 550 cittadini. I sindaci non hanno creduto opportuno opporsi all’archiviazione.
Siamo venuti a conoscenza delle intenzioni di archiviazione solo grazie ai cittadini che sono andati direttamente in Tribunale a chiedere notizie. Solo in base a queste informazioni acquisite direttamente i cittadini che ne sono venuti a conoscenza hanno tentato di opporsi all’archiviazione e solo in base a queste informazioni rendiamo pubblico il decreto di archiviazione.
Vogliamo così informare i 550 cittadini dell’esito degli esposti e tutti i cittadini dello stato pietoso in cui versa nel nostro Paese la tutela dei diritti dei cittadini.
Il Giudice ha però riconosciuto i contenuti degli esposti dei cittadini come “giuste e condivisibili richieste di tutela sottese alle numerose denunzie degli abitanti delle zone interessate” e ha indicato che:
Le decisioni adottate dalla Conferenza dei Servizi sull’aeroporto di Ciampino, recepite con Delibera della Giunta Regionale del Lazio, sono immediatamente applicabili. I comuni interessati possono presentare ricorso al TAR contro le Amministrazioni che non le hanno ancora applicate chiedendo il commissariamento di tali Amministrazioni attraverso un “commissario ad acta” che applichi quanto disposto dalla Conferenza dei Servizi.
I cittadini che possono dimostrare di aver subito danni sul piano penale (lesioni della slaute) o civile (danni) hanno comunque il diritto di ricorrere alla giustizia penale o civile.
CHIEDEREMO UN INCONTRO IN TEMPI BREVISSIMI AI SINDACI DEL TERRITORIO PER CHIEDERE UN LORO IMMEDIATO E DECISO IMPEGNO NELLA TUTELA DEI CITTADINI, SIA PER LA IMMEDIATA APPLICAZIONE DELLE DECISIONI DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI CHE PERCHE’ FORNISCANO AI CITTADINI STRUMENTI UTILI ALLA TUTELA INDIVIDUALE DEI LORO DIRITTI.
www.comitatoaeroportociampino.it
info(at)comitatoaeroportociampino.it 29 giugno 2011
Altra conferenza stampa di Michael O’ Leary CEO di Rynair ed altre polemiche. Con il Presidente Riggio di ENAC, che in un comunicato stampa replica" “Voglio rassicurare O’ Leary che la denuncia, a cura dell’Avvocatura dello Stato che difende l’Ente, sta per arrivargli. Questi atteggiamenti da parte della Ryanair non fanno che inasprire i rapporti. La Ryanair è una compagnia irlandese, ma voglio ricordare a O'Leary che quando opera nel mercato italiano deve rispettare la normativa nazionale, così come fanno tutti gli altri vettori".
Ma soprattutto con l'ennesima dichiarazione contro l'eventuale trasferimento dei voli Ryanair a Viterbo:"Aeroporto a Viterbo? Non ci sarà mai", "Né noi né i nostri figli vedremo mai la nascita» di quello scalo".
Il CEO Ryanair ha comunque annunciato nuove rotte dallo scalo metropolitano della Capitale.
La Ryanair identificata come dallo stesso Michael "la più grande compagnia aerea d'Italia"
I nuovi collegamenti sono cinque e precisamente: Memmingen (Monaco ovest, in Germania), Riga (Lettonia), Tampere (Finlandia), Salonicco (Grecia) e Vilnius (Lituania). Operative da maggio e porteranno il traffico della compagnia aerea sulla capitale a 4 milioni di passeggeri l'anno (23 milioni il traffico complessivo sull'Italia con 373 rotte). Le nuove rotte si aggiungono alle 45 già esistenti su Ciampino. Alla flotta di base nello scalo romano Ryanair aggiungerà inoltre un settimo aeromobile.
La questione ambientale e gli impegni di riduzione dei voli da Ciampino possono quindi attendere. 4 marzo 2011