Dopo il decollo-atterraggio per il Summit Lione: eccolo di nuovo. Il velivolo presidenziale Airbus A340-500 I-TALY il nuovo aereo della Presidenza del Consiglio che “dimora” nello scalo di Fiumicino ecco che riappare su una pista di 2203 metri di lunghezza e 45 metri di larghezza. Le testate pista 15 e 33 a stretto contatto la fila dei condomini in prima fila con vista decolli e atterraggi di Ciampino “paese” registrano spesso questa situazione. L’aereo presidenziale Airbus 340-500 preso in leasing dalla Presidenza del Consiglio ha una apertura alare di 63,45 metri. Quando opera la sua larghezza è quindi superiore alla larghezza della stessa pista. La limitata lunghezza pista, 2203 metri senza una RESA di 240 metri per parte e/o spazi di fine pista 'EMAS il sistema di frenaggio EMAS (Engineered Materials Arresting System) per eventuali fuoripista-overun di decollo e atterraggio, superficie in grado di assorbire l'energia cinetica e quindi di arrestare il velivolo in modo rapido ed evitando pericoli, ha probabilmente, portato alla localizzazione dell’Airbus Presidenziale a Fiumicino. Che dispone di piste adeguate.
Per quale ragione quindi, ogni tanto, l’Airbus 340-541 trasloca a Ciampino, dove l’ingresso e l’uscita di pista è compatibile con una taxiway specifica e dove l’aeromobile non può operare a pieno carico in decollo e/o in atterraggio? Quali ricadute “ambientali” in termini acustici e di emissioni gassose determina tale operatività? E con quale ripercussioni sul “rischio terzi” e risk assessment?
L’aereo Presidenziale aveva volato dal GB Pastine alla fine di settembre in occasione dell’incontro a Lione tra Macron e Gentiloni, nel summit specifico. Il rientro da Lione era avvenuto con un atterraggio “fuori orario” oltre la mezzanotte, alle 02.00 del 28 settembre con successivo decollo alle 02.36 della stessa nottata – dati segnalati da un cittadino insonne e all’erta - per rientrare nella base di stazionamento a Roma Fiumicino. L’interrogativo primario è scontato: perché il Presidente del Consiglio per i suoi voli non si imbarca da Fiumicino? Per quale ragione non atterra su una pista di oltre 3000 metri con adeguate tutele e standard operativi per flotte quadrimotori?
Alle 11.50 di giovedì 26 Ottobre ecco di nuovo l’Airbus 340-541 nel piazzale di Ciampino. I-Taly è quindi decollato alle 13.40 locali. Con quale destinazione? E quanto riatterra? Ancora di notte interrompendo il sonno “lieve” dei cittadini che vivono in quelle storiche palazzine a ridosso di una pista che abbisogna di vincoli e di standards a tutela della sicurezza delle operazioni di volo primariamente e, non ultimo, della salubrità individuale del singolo cittadino. 27 Ottobre 2017
Dalle ricadute della crisi Alitalia allo scenario con altri voli. La Ryanair, prima aerolinea “italiana” opera su Ciampino e le prospettive di altri investimenti per potenziare il secondo scalo della Capitale, non può, legittimamente non preoccupare chi vive sotto le rotte di decollo e atterraggio e lungo il sedime laterale della cittadina romana. Due recenti comunicati del “Comitato” ripropongono tali tematiche.
26 Maggio 2017 - Intanto che Alitalia affonda l’aeroporto di Ciampino che ne ospita i più agguerriti competitor continua a lavorare fuori dai limiti di legge.
Intanto che Alitalia affonda, erosa dalla concorrenza agguerrita di altre compagnie che operano al riparo di protezioni discutibili, dal 2000 continua ad operare fuori dalle norme di legge l’aeroporto di Ciampino. Non sono bastati 12 anni di battaglie dei cittadini contro l’illegalità e per la difesa della salute a fermare il traffico senza regole di Ciampino. Non è bastata una procedura d’infrazione comunitaria, Il ricorso al parlamento europeo, 550 denunce dei cittadini prima e 1700 denunce adesso. Non sono bastate le numerose manifestazioni pubbliche e gli appelli a tutti i gradi di governo, da quello comunale fino al Governo nazionale. Non sono bastate le rilevazioni delle centraline di Arpa Lazio che da 10 anni denunciano il rumore fuorilegge e un inquinamento dell’aria tra i più alti di tutto il Lazio. Non sono bastate le indagini epidemiologiche che hanno rilevato gravi conseguenze per la salute dei residenti, sia adulti che bambini. Dal 2000 l’aeroporto di Ciampino continua ad operare senza aver ancora compiutamente rispettato le Norme. Il vantaggio di poter operare, a poco prezzo e senza regole, sull’aeroporto più vicino al centro di Roma, ha enormemente rafforzato i competitor di Alitalia, svantaggiato la compagnia di bandiera e messo a rischio la salute dei cittadini. Fiumi di denaro sono stati trasferiti per anni dalle Amministrazioni nelle tasche delle compagnie low cost per convincerle ad operare da aeroporti improbabili, mentre altri fiumi di denaro venivano spesi dal Governo per sostenere la compagnia di bandiera. Nel 2015 l’ultima capriola normativa nazionale ha visto trasformare il piccolo aeroporto di Ciampino, con una pista che da 100 anni si trova a 150 metri dalle case della città, in “aeroporto d’interesse nazionale”. In questo modo le decisioni su di esso sono passate completamente nelle mani del Governo nazionale, sottraendole all’intervento della Regione e delle Amministrazioni dei Comuni più colpiti (Roma, Ciampino e Marino). Tra pochi giorni il Governo nazionale, nell’ambito della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città, annuncerà la sua volontà sul futuro dell’aeroporto di Ciampino. Sarà il momento del trionfo della legalità o continueranno ancora l’illegalità, lo sperpero dei soldi dei cittadini, i danni alla salute e all’ambiente?
20 Maggio 2017 - Aeroporto di Ciampino, Il ministro Delrio promuove investimenti e sviluppo ignorando che lo scalo opera fuori dai limiti di legge.
Il ministro Delrio nella conferenza stampa che si è tenuta giovedì mattina al ministero dei trasporti, ha presentato il resoconto sull’andamento degli investimenti nel settore aeronautico e il loro sviluppo per il quinquennio 2017-2021. In questo contesto il Ministro ha dichiarato che per lo sviluppo dell’aeroporto di Ciampino nel periodo 2017-2021 è prevista una spesa per investimenti di oltre 41 milioni di euro. Questi investimenti consentiranno uno sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale che garantirà all’aeroporto di Ciampino per il 2021 un traffico di 5,5 milioni di passeggeri. Il signor Ministro forse non è informato che a Ciampino c’è già oggi un traffico di queste dimensioni e che, proprio per questo, l’aeroporto opera fuori dai limiti di legge. Infatti, da un decennio le centraline di Arpa Lazio denunciano un rumore fuorilegge prodotto dal traffico aereo e un inquinamento dell’aria che colloca Ciampino e i territori circostanti di Roma e Marino tra le aree più letali del Lazio. Per queste ragioni, unite alla procedura d’infrazione UE e alle 1700 denunce presentate alla Magistratura dai cittadini, sono attualmente in corso per l’aeroporto di Ciampino le procedure di valutazione ambientale (VIA e VAS) e la procedura di valutazione del Piano antirumore presentato da AdR. Queste tre procedure, in corso presso il ministero dell’ambiente, al contrario di quanto dichiarato da Delrio, prevedono invece per il 2021 una consistente riduzione del numero di voli e del numero di passeggeri a Ciampino. Inoltre le proposte AdR circa la riduzione del numero dei voli sono già state considerate insufficienti dai cittadini e dalle agenzie ambientali. A quanto pare, le decisioni vengono prese intorno ad altri tavoli, dove le stesse istituzioni non contano nulla, dove la voce e le scelte dei cittadini non hanno alcun peso e dove il rispetto delle Norme è una variabile che può essere messa in discussione, a danno della salute dei cittadini.
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info@comitatoaeroportociampino.it - 2 Giugno 2017
Si auspica che non sia partito dai 2200 metri di Ciampino! Il Quadrimotore dell’Airbus è equipaggiato con quattro propulsori Rolls Royce - RR Trent 500 e ha un peso massimo al decollo di 372 (380) tonnellate con un serbatoti che potrebbero contenere 214.810 (222.000) Litri di carburante e avere un peso all’atterraggio massimo di 243 (246) tonnellate.
Il velivolo in leasing da Etiahd ha un Serial number 748 è un modello Type 340-541 ed ha fatto il primo volo il 30 marzo 2006 quando era immatricolato F-WWTS. Dopo aver volato per l’aerolinea di Abu Dhabi era stato ritirato dal servizio il 5 ottobre 2015 conservando l’immatricolazione A6-EHA.
Da quando opera in leasing per la "Repubblica italiana" e la bandiera tricolore l’immatricolazione è I-TALY e trova ospitalità in un hangar – attrezzato allo scopo - Alitalia di Fiumicino e vola con equipaggio di piloti dell’Aeronautica Militare appartenenti al 31° Stormo di stanza all’aeroporto militare di Ciampino.
L'Airbus A340, denominato anche Air Force One Italy dovrebbe essere utilizzato dal governo Italiano, e da ministri, presidente del Consiglio e presidente della Repubblica per i voli di Stato: soprattutto sulle tratte lunghe. Su voli di medio lungo raggio.
Intorno a mezzogiorno del 19 aprile 2017 l’Airbus da oltre 300 posti ha imbarcato giornalisti al seguito del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in volo da Roma a Washington. I media hanno a lungo riferito dell’evento, sull’arredamento degli interni on-board, sulle scritte in arabo, sulle poltrone, altre amenità e tanto altro, senza tuttavia riferire l’aeroporto dal quale sono decollati. L’importanza di tale dato è essenziale per una ragione preliminare.
Tra Roma e la Capitale USA la distanza è circa di 7.231 Km e le ore di volo stimate sono all’incirca di 9h 30m, una “impresa” senza scalo possibile con una quantità di carburante prossima al massimo imbarcabile con un peso al decollo dell’Airbus 340-541 di almeno 360 tonnellate.
La sola pista che consente tale decollo, senza alcun scalo intermedio, è una di quelle di Roma Fiumicino. Lo scalo di Ciampino, sede del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare dalla quale operano i voli di Stato non dispone di una pista di lunghezza adeguata per tali voli di Airbus 340-541. La pista di Ciampino, infatti, ha come aeromobile critico e/o di riferimento il Boeing 737 e/o Airbus 320/321, compatibili con una lunghezza di circa 2200 metri. Si spera che un decollo - ad elevati carichi – dell’Airbus 340-541 Presidenziale da Ciampino non avvenga MAI! 21 Aprile 2017
Il rispetto delle normative/regolamenti e D.M. non può essere eluso! E' una realtà confinata a Ciampino e/o riguarda e si è estesa alle altre comunità degli scali aerei del Belpaese? Quale ruolo hanno quindi le rappresentanze territoriali dell'intorno delle piste di volo - siano esse civili/commerciali quanto militari - e quali sono gli spazi di confronto, di analisi, di dibattito tra cittadini e le "autorità centrali" che impongono incrementi di traffico aereo, allungamento di piste con relative ricadute ambientali e sociali.
Ecco, comunque il comunicato Stampa del Comitato di Ciampino del 7 Aprile 2017.
Pienamente riuscito il SIT-IN dei Comitati al Ministero dell’Ambiente
Comitato Aeroporto Ciampino sul piede di guerra contro ENAC:
‘Lo stato e i suoi apparati calpestano i cittadini di Ciampino, Marino e Roma sull’aeroporto, la riduzione del rumore viene passata alla Conferenza Unificata a livello Nazionale. Entro il 18 aprile la Regione e Comuni colpiti potranno comunicare al Ministero dell’Ambiente prese di posizione concrete in favore dei cittadini e delle legalità’.
“Dopo l’ennesima e riuscita protesta dei Comitati dei cittadini per la mancata applicazione delle leggi dello Stato italiano che ha consentito, fino ad oggi, all’aeroporto di Ciampino di operare illegittimamente, sottoponendo cittadini e ambiente a un rumore oltre i limiti di legge, abbiamo appreso ieri dal Ministero dell’Ambiente, che la decisione sul discutibile piano di riduzione del rumore proposto da AdR è stata oltre che sottratta ai poteri decisionali dei Comuni interessati – Roma, Ciampino e Marino – sfilata anche alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente, contrariamente a quanto auspicato in un primo tempo.
Le decisioni sul futuro dei cittadini saranno prese direttamente e senza mediazioni dalla “Conferenza Unificata Stato-Regioni”, cioè un organo a livello nazionale dove le decisioni vengono prese da personaggi istituzionali che nulla hanno a che fare e nulla sanno dei territori colpiti dall’attività fuori dalle norme dell’Aeroporto di Ciampino. Ringraziamo le istituzioni che erano presenti ieri al fianco dei cittadini: Roma e il suo VII Municipio, rappresentato dall’assessore all’ambiente Marco Pierfranceschi (M5S), Marino con tanto di fascia del sindaco indossata dall’assessore ai lavori pubblici e mobilità Adolfo Tammaro (M5S), Ciampino, rappresentato dai Consiglieri di opposizione Marco Bartolucci (M5S) e Guglielmo Abbondanti (SEL), la Regione Lazio con i Consiglieri Silvana Denicolò e Valentina Corrado del M5S. Tutti gli altri, invitati pubblicamente e personalmente, di tutte le Istituzioni e gruppi politici, erano assenti. Se la burocrazia e le lobby pensano, con trucchi e inganni di chiudere la bocca ai cittadini e scoraggiare le persone oneste nelle Istituzioni, sbagliano di grosso. La norma è stata elusa e i cittadini combatteranno, a tutti i livelli e con tutti gli strumenti consentiti, per riportare la legalità nell’Aeroporto di Roma-Ciampino. Si rassegnino le lobby aeroportuali e tutti i potentati nascosti dietro le inadempienze delle Istituzioni. Questo è il momento per la Regione e per tutti i Comuni coinvolti e di far sentire concretamente la propria voce in difesa dei diritti e della salute dei cittadini, dei quali molti si ricordano solo al momento delle elezioni. Entro il 18 Aprile, come ha loro indicato il Ministero dell’Ambiente, potranno comunicare con documenti concreti e ufficiali, le rispettive prese di posizione in difesa dei loro cittadini”.
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info@comitatoaeroportociampino.it - 15 Aprile 2017
Un sit-in del Comitato dei cittadini. Ancora una iniziativa del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC). Una raccolta di firme accompagnato da un sit-in di protesta davanti al Ministero dell’Ambiente a Roma per il 6 aprile prossimo, dalle 15 alle 18. Con il supporto di molte associazioni locali, il CRIAAC ha anche invitato pubblicamente i politici locali, regionali e nazionali a presentarsi al sit-in del 6 aprile e prendere brevemente la parola al microfono nella manifestazione tenuta dalle associazioni sotto al Ministero dell’Ambiente a via Cristoforo Colombo 44.
Ecco il testo del documento del Comitato:
EMERGENZA AMBIENTALE E SANITARIA CAUSATA DALL'AEROPORTO DI CIAMPINO
SIT-IN DAVANTI AL MINISTERO DELL'AMBIENTE PER CHIEDERE UN PROVVEDIMENTO STAORDINARIO E IMMEDIATO PER LA RIDUZIONE DEI VOLI. Giovedì 6 Aprile 2017 a partire dalle ore 15 saremo in sit-in davanti al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in Via Cristoforo Colombo 44 per denunciare l'emergenza ambientale e sanitaria causata dal traffico aereo dell'aeroporto di Ciampino. La mobilitazione, indetta da un'ampia rete di comitati di cittadini appartenenti ai comuni di Ciampino, Marino, Santa Maria delle Mole e VII Municipio di Roma e alla quale sono invitati a partecipare i rappresentanti delle istituzioni locali, ha l'obiettivo di incontrare il Ministro Gian Luca Galletti per chiedere un provvedimento straordinario e immediato per la riduzione dei voli entro i limiti previsti dalla legge ovvero 61 movimenti giornalieri anziché una media attuale di 100 voli giornalieri di linea con 737-800 e Airbus 320 (rispettivamente di Ryanair e Wizz) a cui si sommano altri 30 più piccoli di servizi di Stato, soccorso aereo, aerotaxi, per un totale di 60 tonnellate al giorno di cherosene bruciato tra atterraggi e decolli sul territorio più direttamente colpito dal traffico aereo di Ciampino.
Ormai sono molti gli studi scientifici istituzionali che certificano una situazione di estrema criticità per quanto riguarda l'impatto ambientale e sulla salute delle migliaia di cittadini che risiedono vicino all'aeroporto: il CRISTAL, studio di Arpa Lazio su inquinamento acustico, il S.E.R.A., studio epidemiologico sugli effetti sulla salute del rumore aeroportuale; il S.Am.B.A, studio sugli effetti dell'ambiente e sulla salute dei bamini residenti a Ciampino e Marino; le rilevazioni di Legambiente nell'area del Parco degli Acquedotti, nel VII Municipio, corridoio di atterraggio degli aerei in arrivo al Pastine,che hanno mostrato una concentrazione delle polveri sottili Pm10 6 volte superiore rispetto alla normativa italiana ed europea. Inoltre, le colonnine dell'Arpa Lazio per le rilevazioni dell'inquinamento acustico collocate nell'area limitrofa all'aeroporto, che vede le prime abitazioni a soli 150 metri dalla pista di atterraggio, registrano ogni giorno a partire dal 2009, quindi per più di 7 anni consecutivi, dei valori costantemente superiori ai limiti previsti dalla Legge quadro 447/95 sul rumore.
Per questo, essendo un'emergenza certificata e sistematica si chiede al Ministro di agire per l'immediata riduzione dei voli a Ciampino. A partire dal 2018 (8 anni dalla conferenza dei servizi del 2010 che ha stabilito i limiti del rumore per Ciampino) come prevede la legge 447/1995, non dal 2021 come vorrebbero Enac e AdR.
Si chiede al Ministro che, oltre ad esercitare la propria pressione, volta alla tutela del diritto alla salute dei cittadini, per il completamento della procedura nel più breve tempo possibile delle fasi della Valutazione di Impatto Ambientale e del Piano di riduzione del rumore, disponga l'attuazione di strumenti tecnici ed esecutivi straordinari per imporre delle limitazioni immediate al traffico aereo sulla base della salvaguardia della salute, dell'ambiente, già fortemente inquinato, e del territorio. Tutto ciò è tecnicamente possibile dal punto di vista del servizio aeroportuale come dimostrato durante i lavori di rifacimento della pista che si sono svolti nell'Ottobre del 2016, quando hanno spostato in un solo giorno l'intero traffico aereo presso l'aeroporto di Fiumicino. Inoltre nel 2007 l'allora Ministro ai Trasporti ha già attuato un provvedimento straordinario di tale natura che ha portato ad una riduzione parziale del 30% del traffico aereo di linea a Ciampino. Si richiede inoltre al Ministro Galletti di agire nei confronti del Governo e delle altre Amministrazioni coinvolte perché sia garantita la riduzione immediata dei voli. 7 Aprile 2017
Una realtà sempre controversa e con tanti interrogativi! Un TAR, e due note, una dell'ENAC e l'altra del CRIAAC.
Con il comunicato stampa 10/2017 del 21 Febbraio "L’ENAC IN MERITO ALLE SENTENZE DEL TAR LAZIO CHE CONSENTONO GLI ATTERRAGGI SULL’AEROPORTO DI ROMA CIAMPINO OLTRE LA MEZZANOTTE NEI CASI DI VOLI CON RITARDI CAUSATI DA FORZA MAGGIORE
L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, appreso oggi delle sentenze del TAR del Lazio che accolgono due ricorsi della compagnia irlandese Ryanair, consentendo la possibilità di effettuare atterraggi sull’Aeroporto di Roma Ciampino oltre la mezzanotte, nei casi di voli con ritardi causati da forza maggiore, informa che valuterà al più presto nel dettaglio il contenuto dei pronunciamenti e le relative ricadute sull’operatività dello scalo. In attesa della valutazione, pertanto, si conferma che l’operativo sull’Aeroporto di Roma Ciampino rimane invariato."
"CRIAAC - COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI CIAMPINO
Nessuna tutela per i cittadini dal TAR
Assumono aspetti grotteschi le vicende legate all’impatto acustico dell’Aeroporto di Ciampino e ai voli notturni.
Con le sue recenti sentenze Il TAR del Lazio ha ammesso lo sforamento dell’orario notturno per i voli Ryanair nell’aeroporto di Ciampino. Sarà pure per una questione di sottile diritto, ma certamente non è decisione che porti maggiori tutele per i cittadini, anzi aggrava la critica situazione ambientale che devono sopportare a causa dei voli.
I motivi di un simile giudizio sono nel fatto che i giudici non hanno trovato, a base delle restrizioni dei voli proposti nel 2006 da ENAC e contestate da Ryanair, nessuno studio che documenti l’impatto acustico determinato dai voli sull’ambiente. Inoltre la sentenza riporta che ENAC e Comune di Ciampino hanno ammesso che “…non è stata ancora effettuata dall’amministrazione competente una puntuale individuazione delle cosiddette zone di rispetto per l’aeroporto di Ciampino, né sono stati definiti i parametri sonori di riferimento per la misurazione delle emissioni acustiche, così rendendo impossibile, allo stato, la misurazione dell’inquinamento acustico”.
In realtà, poiché la causa al TAR si è protratta per ben 11 anni, dal 2006 fino ad oggi, queste motivazioni appaiono prive di fondamento, in quanto nel 2010 una Conferenza dei Servizi ha approvato la zonizzazione acustica dell’aeroporto di Ciampino; esistono e sono vigenti le zonizzazioni comunali dei comuni di Ciampino, Roma e Marino; questi documenti riportano i limiti acustici ammissibili per ogni zona; esiste infine un monitoraggio condotto da Arpa Lazio, su base mensile, delle varie zone individuate, che documenta come i limiti imposti siano costantemente superati, di giorno e di notte. Dunque non è affatto credibile che oggi non ci siano elementi per valutare l’impatto acustico provocato dai voli.
La cosa sorprendente è che tali elementi, certi e documentati, non siano stati portati all’attenzione dei giudici proprio da ENAC e dal Comune di Ciampino per sostenere la limitazione dei voli notturni. Ed è altrettanto sorprendente che i giudici siano voluti rimanere ancorati alla situazione di un decennio fa, senza considerare gli sviluppi ulteriori della vicenda e il contesto attuale.
Potremo mai sperare che ci sia un ricorso alle sentenze del Tar e che questi elementi possano essere adeguatamente valutati? Potremo mai sperare che i giudici possano essere sensibili, oltre ai diritti di Ryanair, anche al diritto alla salute dei cittadini?"
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facebook: Comitato aeroporto di Ciampino. 24 febbraio 2017
Anche stavolta viene trascurato l'aeroporto di riferimento. A quasi due anni dall'acquisizione dell'Airbus 340-541 immatricolato I-TALY Air Force One il mondo della politica sembrerebbe focalizzare le interrogazioni esclusivamente sul costo, sulla gestione on-board, sulla tipologia dell'utilizzo non rilevando la questione safety e security relativa alla localizzazione aeroportuale del velivolo.
Quale la ragione di questa omissione? E' casuale e/o del tutto incidentale? Rimane in secondo piano perché del tutto ignorata e/o perché tali considerazioni porterebbero in primo piano una realtà di aviazione-civile e militare troppo problematica e magari senza un'appropriata soluzione?
L'Airbus 340-541 dove staziona? Da dove opera decolli a pieno carico? Dallo scalo di Ciampino, di Pratica di Mare e/o di Pisa? In attesa di una qualche risposta, proponiamo l'ennesima interrogazione.
Quest'ultima è stata presentata dal senatore Maurizio Gasparri.
"Al presidente del Consiglio dei ministri
Premesso che:
il presidente del Consiglio dei ministri pro-tempore Matteo Renzi dotò il servizio aereo a disposizione della presidenza del Consiglio dei ministri di un gigantesco Airbus A-340/500, avente costi esorbitanti, che potrebbero ammontare addirittura a 200 milioni di Euro;
il medesimo all'epoca affermò di non aver mai utilizzato tale velivolo che sarebbe stato a suo dire utilizzato per missioni di imprenditori italiani all'estero,
si chiede di sapere:
a quanto ammonti la spesa per l'acquisto del velivolo e se il presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza delle forme di pagamento, quali leasing o affini, attraverso cui viene onorato il debito;
quali siano state le missioni di imprenditori all'estero che si sono avvalse di tale mezzo;
quali siano stati i membri del Governo Renzi che hanno accompagnato in tali missioni gli imprenditori le quali senza la loro presenza non avrebbero avuto a giudizio dell'interrogante alcun senso;
se corrisponda al vero che il presidente del Consiglio dei ministri pro-tempore Matteo Renzi non abbia mai utilizzato detto velivolo;
quale sia l'attuale utilizzo dell'aeromobile e per quali scopi intenda adoperarlo il Governo Gentiloni;
quali siano i costi di esercizio per il pagamento delle rate e per la manutenzione di un aereo così delicato, anche nel caso in cui non venga mai utilizzato". 18 Gennaio 2017
La pista è stata, forse, ri-certificata per pesi "long range"? Non solo Air Force One USA, Air Force One italiano e il Boeing 747 con navicella spaziale Space Shuttle "Enterprise" NASA come Aerohabitat aveva segnalato nella news Airbus 340 Air Force One Presidenziale: atterra a Ciampino (1 parte) del 2 gennaio 2017
(http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2017/gennaio/article/airbus-340-air-force-one-presidenziale-atterra-a-ciampino-1-parte/), nelle scorse giornate i cittadini residenti nelle prospicienti palazzine di Ciampino, dalle loro finestre e/o terrazze hanno potuto osservare l'Airbus 340-541 Qatar.
Per quale ragione quindi un aeromobile long range dalle dimensioni e peso ben superiore all'aeromobile "critico" e/o di riferimento Airbus 318-319 e affini è autorizzato ad operare sui piazzali, bretelle di rullaggio e pista della lunghezza limitata a pari a 2.207 metri.
Probabilmente l'Airbus 340-541A7-HHH c/n 495 con le insegne della aerolinea Qatar Amiri Flight - riportano dati web "Active, currently in service" - è stato consegnato nel settembre 2003 (in precedenza era immatricolato F-WWTQ) non ha presentato l'usuale piano di volo per operare a Ciampino come qualsivoglia velivolo civile/commerciale.
Una qualche autorizzazione in deroga è stata inoltrata ed approvata.
L'Airbus in questione con dimensioni ben note, lungo 67,9 metri, con apertura alare 63,45 metri, una altezza 17,1 metri, con un peso massimo al decollo di 373,2 (381,2) tonnellate, con un massimo peso in atterraggio di 243 (246) tonnellate e una quantità massima di carburante imbarcabile di 214.810 (222.000) litri dopo aver toccato terra avrebbe rullato inizialmente verso i parcheggi della zona militare-governativa. Dopo lo sbarco di passeggeri e, probabilmente, del carico in stiva sarebbe stato riposizionato nella zone civile-commerciale.
Il giorno seguente l'Airbus 340-541 sarebbe ripartito. Lo straordinario atterraggio e decollo, tuttavia, non è stato commentato dai media, non è stato segnalato e/o confermato neppure da un qualche comunicato stampa ENAC e/o governativo, perciò diventa complicato inquadrare il contesto operativo e la provenienza di arrivo e quella di destinazione del volo long range. Dopo le opere di rifacimento di pista e delle bretelle di rullaggio, lavori a quanto sembra ancora da concludere, hanno forse "ristrutturato" la portata dell'aeroporto al fine di renderlo funzionale e adeguato ad operazioni di volo con aeromobili di oltre 300 tonnellate di peso? La "rinnovata" pista del City Airport e la nuova certificazione ENAC ha forse contemplato un esteso utilizzo di questi quadrimotori? 12 Gennaio 2017
Ma l'aereo di riferimento della pista del City Airport è l'Airbus 318/319. D'accordo non è il più grande aeromobile civile/commerciale costruito e atterrato sulla minuscola pista di Ciampino/GB Pastine ma l'Airbus 340-541, immatricolato I-Taly, ma le sue caratteristiche dimensionali costituiscono un "ingombro" non del tutto compatibile con il sedime aeroportuale e la comunità delle residenze, dei cittadini e della viabilità circostante.
Ma cosa riporta il documento siglato da ENAC e ADR (Aeroporti di Roma) identificato come "Aeroporto G.B. Pastine di Ciampino - Master Plan - Relazione generale (Giugno 2015, rev. 1)", quali, in definitiva, sono le caratteristiche e quali i limiti operativi di questo scalo civile e militare?
Nelle 112 pagine della "Relazione" il "Il sistema aeroportuale della Capitale" si annota"Il Piano di Sviluppo, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 9 comma 2 della Convenzione e Contratto di Programma, ha l’obiettivo di dotare il Sistema aeroportuale della Capitale di uno strumento pianificatorio unitario e con riferimento temporale il 2044, anno di scadenza della Concessione aeroportuale". All'City Airport della Capitale gli aeromobili di riferimento, sosteneva la Relazione Generale ENAC-ADR del Maggio 2011 - CAPITOLO 1 – IL SISTEMA AEROPORTUALE ROMANO risultavano l'Airbus A318/319, Embraer Erj145, 170, 175, 190, 195, CRJ 200/700/900 e Dash Q400.
Nello stesso documento veniva rilevato come "le criticità ambientali, unite alle condizioni infrastrutturali della pista di volo e relativa strip, hanno portato a definire un “cap” (limite di capacità) all’attività di Ciampino rispetto ai volumi di traffico che l’aeroporto sarebbe in grado di gestire".
Dopo l'arrivo e il posizionamento dell'Airbus 340-541 diventa urgente interrogarsi sulla coesistenza tra la flotta di velivoli di riferimento sopra segnalati, come l'Airbus 310-319, un bimotore con peso massimo al decollo di 59-64 (68-75.5) tonnellate e con 34,10 m di apertura alare con il velivolo governativo Airbus 340- quadrimotore con peso al decollo di 372-380 tonnellate e apertura alare di 63,45 metri.
Come e con quale deroga è consentito operare ad un aeromobile con peso tre volte superiore e quasi doppia apertura alare? La storia dello scalo GB Pastine ricorda tuttavia come sia, in passato, non solo il Boeing 747 presidenziale Air Force One USA ma anche lo Space Shuttle "Enterprise" NASA (un Boeing 747 con in groppa la navicella) siano atterrati sulla corta pista a ridosso della Raccordo Anulare Romano, ma il posizionamento dell'Air Force italiano determina, inevitabilmente, considerazioni relative non sola alla "portanza" dei piazzali, dei raccordi e delle vie di rullaggio ma delle dimensioni che caratterizzano a Ciampino i seguenti spazi:
"- Area livellata e priva di ostacoli (Cleared and Graded Area - CGA) Quella parte della striscia di sicurezza (runway strip) livellata e priva di ostacoli, ad eccezione di oggetti non rilevanti debitamente specificati, destinata a ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita di pista.
-Striscia di sicurezza della pista (Runway Strip) Un’area di dimensioni definite che comprende la pista e la stopway, se presente, realizzata allo scopo di ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita di pista ed a protezione degli aeromobili che la sorvolano in decollo o in atterraggio.
-Striscia di sicurezza della via di rullaggio (Taxiway Strip) Un’area che comprende una via di rullaggio, predisposta allo scopo di proteggere gli aeromobili che operano sulla via di rullaggio e di ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita dalla stessa".
Il Regolamento ENAC (REGOLAMENTO PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI" rileva come la Portanza della CGA debba "essere raccordata con la pista e in grado di sostenere l’aereo critico di progetto che al suo peso massimo certificato deve poterla percorrere senza subire danni significativi".
Perciò anche qualora l’aeromobile critico ipotizzato venga identificato con l'accoppiata Boeing 737 (71-80 ton.) e A320 (73 ton.) il peso e le caratteristiche operative dell'Airbus 340 sono comunque triple.
Come è ben noto la classificazione dell'aeroporto scaturisce dalle caratteristiche della piste e delle aree adiacenti. "Lunghezza di Pista di Riferimento del Velivolo (Aeroplane Reference Field Length) La lunghezza minima di pista richiesta per il decollo di un aeromobile al peso massimo, calcolata al livello medio del mare (MSL), in condizioni atmosferiche standard e in assenza di vento e con pendenza della pista nulla. Tale lunghezza, è ricavabile dal Manuale di Volo o da documentazione equivalente fornita dal costruttore del velivolo".
Il Contratto di Programma ENAC-ADR 2012/2021 – Documento tecnico pluriennale - Lo studio di fattibilità per la configurazione dell’Aeroporto alla voce "pista di volo" si legge:
"L‘aeroporto di Roma-Ciampino dispone oggi di una pista di volo (15/33), di lunghezza fisica pari a 2.207 metri. La pista è munita di una strip con dimensioni pari a 2327.5x226 metri ed anche delle aree di sicurezza di fine pista (RESA)....Sulla via di rullaggio principale Alfa, parallela alla pista per quasi tutta la lunghezza, possono rullare aeromobili di classe E con massima apertura alare di 65 metri; la TWY Alfa è collegata alla pista mediante quattro raccordi intermedi e due di testata".
"Attualmente l’aeroporto di Ciampino è certificato con un codice di riferimento 4E, nonostante siano presenti non conformità al regolamento Enac in materia di pendenza longitudinale e trasversale, riportate nella specifica di certificazione come esenzioni permanenti. Sulle infrastrutture di volo è pertanto previsto un macro intervento per la completa riqualifica della pista 15/33, strip e TWY per consentire la piena operatività in sicurezza"
Le due settimane di "lavoro" di ottobre 2016 al fine di consentire gli interventi di riqualifica sulla pista di volo hanno modificato qualcosa? Le non "conformità" sono state risolte e/o lo scalo opera in "deroga"? Quale significato assume tale operatività? Un interrogativo che associa sia le operazioni di volo dell'aviazione commerciale quanto quella dei voli dell'Airbus 340 Air Force One I-taly. 2 Gennaio 2017