E’ stata una progressione lenta ma continua. L'aeroporto di Forlì è passato dai 72 mila passeggeri del 2001, ha raggiunto il record di circa 820 mila nel 2004 (periodo nel quale ha ospitato il traffico di Bologna Panigale) per risalire dai circa 560 mila del 2006 ai 770 mila del 2008.
Nei primi otto mesi del 2009 tuttavia, causa la crisi di traffico, i numeri sono in negativo, - 17.7% nei movimenti aerei e con – 39.7% nei passeggeri trasportati. Appena 350 mila.
Ma la strategia di potenziamento dei voli pianificata da SEAF non si arresta ed ha previsto:
- Acquisizione di nuovi collegamenti con l'Est europeo, in particolare con Russia, Ucraina, Polonia, Bulgaria, Stati Baltici, kazakistan e Bielorussia in forma regolare e continuativa;
- Acquisizione di collegamenti "low cost" di linea regolari con una principale capitale europea;
- Voli a domanda turistici, stagionali dal Nord Europa con tipologia a traffico "Incoming";
- Voli a domanda con tipologia di traffico "outgoing", pur se a carattere stagionale.
L’infrastruttura aeroportuale sembra adeguarsi sul lato land side, non altrettanto sull’air side sempre in attesa di una strumentazione ILS sulla pista 30.
Un intervento richiesto da anni per evitare il costante sorvolo dei caseggiati posizionati al di sotto dell’atterraggio per la pista 12: con un doppio risultato, minor impatto acustico e ridotta casistica incidentale. In attesa che il Piano di Rischio (Public safety Zone) ENAC possa essere incorporo anche lungo questa pista di volo, nei giorni scorsi tuttavia lo scalo forlivese è stato attrezzato con una specie di ospedale da campo per 180 persone.
E’ un’iniziativa unica e isolata in Italia e integra il piano per l´emergenza aeroportuale. Costa di due carrelli è mobili ed è identificata come "scorta intangibile" ed è un´unità di pronto intervento in caso di disastro aereo entro il sedime aeroportuale
Del costo di 150mila euro dovrebbe provvedere alle esigenze associate al piano della sicurezza nell’evenienza di un incidente aereo al Ridolfi.
L’operato d’aggiornamento triennale del piano di sicurezza dello scalo ha predisposto, training addestrativi nelle tematiche della security e safety, ma anche questa cosiddetta “scorta intangibile”:
- “due carrelli, trainati da un fuoristrada, che intervengono in caso di disastro aereo. L´attrezzatura (fatta di tende, barelle, materiale sanitario etc.) calcolata per 180 persone, vale a dire la capienza massima di un aereo in grado di atterrare a Forlì. L´equipaggiamento è stimato in base ad una sopravvivenza del 75% dei passeggeri, con il 20% dei quali in codice rosso”. 24 settembre 2009