Voli, destinazioni e frequenze low cost in aumento, in ogni Regione, ecco chi paga?
Solo qualche giorno addietro i media hanno rilanciato l'apertura di due nuove destinazioni Ryanair dallo scalo di Ronchi dei Legionari. Sono Barcellona e Bari, e l’aeroporto di Brazzà potrà aggiungere altre destinazioni alle sette già operative da parte della low cost irlandese. Le altre mete riguardano Londra, Bruxelles, Birmingham, Duesseldorf, Valencia, Trapani, Cagliari. Quanto costano alla Regione FVG questi nove voli Ryanair, Qual è il soggetto, la società, l'ente regionale che sottoscrive gli accordi di co -marketing con il maggior vettore low cost europeo?
Ma se la Regione Friuli Venezia Giulia, che controlla al 100% la società esercente dello scalo Isontino, sembrerebbe considerare gli accordi di co - marketing ed equivalenti una notizia riservata se non confidenziale, perciò ignota all'opinione pubblica, altre Regioni rendono del tutto trasparente i finanziamenti ai voli dai loro scali.
E' il caso della regione Puglia.
Qualche giorno addietro, in occasione del festeggiamento per il seimilionesimo passeggero Ryanair dagli scali della Puglia, si chiama Mia Lucia, ha due anni, sbarcata da un volo Bielefeld via Dusseldorf con la famiglia di origini italiane ed ha vinto un soggiorno a Vieste,
L'assessore regionale al Turismo della Puglia Silvia Godelli ha con soddisfazione sostenuto:
"Il regalo più grande però l'ha fatto la Regione Puglia a Ryanair: Abbiamo confermato in sede di bilancio preventivo i 12 milioni di euro di finanziamento per il 2012 ...".
"La compagnia low cost attiverà dalla fine di marzo il Bari-Trieste e il Bari Maastricht: i biglietti in offerta sono in vendita a 9.99 euro ha inoltre ricordato Domenico Di Paola, amministratore unico di Seap, spera che arrivino altre tratte oltre alle 35 già esistenti su Bari e Brindisi".
In sostanza - secondo quanto dichiarato - "l'investimento di 12 milioni di euro della Regione Puglia su Ryanair rappresenterebbe un costo pro capite pari a solo 4 euro per ogni pugliese".
Ecco in definitiva quanto costa Ryanair in Puglia. Ogni anno. Probabilmente con accordi aggiornati annualmente o per periodi definiti.
Sono costi sostenibili dalle finanze Regionali? L'analisi costi/benefici da risultati soddisfacenti? Sono finanziamenti compatibili con la regolamentazione Europea. Complessivamente il sistema regionale del BelPaese quanto spende annualmente per sussidiare scali che altrimenti non raggiungerebbero i volumi di traffico realizzati?
In una fase storica nella quale il settore e le amministrazioni pubbliche devono ridurre e riqualificare la propria spesa non sarebbe opportuno che le destinazioni e le frequenze dei voli fossero determinate da politiche aeroportuali competitive, concorrenziali ed imprenditoriali piuttosto che "sussidiate". 16 dicembre 2011
Ma quali sono le differenze tra il marketing ed il co marketing? E le tariffe?
Lo scorso 7 novembre l'Assessore Regionale al Turismo, Federica Seganti ha presentato il piano di marketing elaborato in collaborazione con Alitalia per la promozione del turismo in FVG, che prevede l'utilizzo dei media Alitalia per la promozione turistica regionale. Quale significato assume questo accordo? E' una rinnovata formula di collaborazione tra Turismo FVG e Alitalia o un ampliamento dell'accordo che aveva consentito la ripresa del volo per Linate dopo oltre undici anni? Il vettore italiano imbarca oltre il 57% dei passeggeri trasportati dallo scalo.
Il 2011 per lo scalo Isontino è un'annata di record. Nei primi nove mesi 2011 il traffico è aumentato nel numero dei movimenti, 12.928 con un incremento del 17.7%, nei passeggeri con + 26.5% raggiungendo la cifra di 671.784 e, infine anche nel cargo con + 5.1% e 517 tonnellate.
L'apporto dei voli Alitalia rappresenta sicuramente una scolta nei volumi di traffico positivi, ma sono riscontri che andrebbero rapportati all'operazione che Turismo FVG ha sottoscritto con Alitalia nel 2010.
Secondo il Presidente di Aeroporto FVG SpA - Sergio Dressi - nell'arco gennaio ottobre 2011 i passeggeri Alitalia ammonterebbero a circa 363 mila.
I voli targati AZ hanno per destinazione Roma - Fiumicino, con cinque frequenze quotidiane, i voli per Milano Linate, per Napoli. Ma anche per Catania, Olbia, Lamezia Terme e Palermo e per Genova. Verranno riproposti anche voli diretti per Catania e Palermo.
Il nuovo accordo di marketing tuttavia assegna ad Alitalia anche un compito strategico nella promozione dell'immagine della regione FVG.
E' indubbiamente una straordinaria novità nella policy dell'acquisizione del traffico quanto nella offerta del brand della Regione Friuli Venezia Giulia. Per stimare potenzialità e aspettativa occorrerebbe conoscere i termini dell'accordo di marketing ratificato.
Ripropone forse il supporto ai voli dell'accordo 2010?
In questo caso non sarebbe configurabile come un co - marketing di sostegno ai voli?
E con quali costi per la Regione FVG? Sono sostenibili dalle casse Regionali?
Le tariffe praticate su voli Alitalia, inoltre, contrassegnano gli accordi con i vettori low cost o comporteranno ancora l'esborso di costi high fare? 15 novembre 2011
La scorsa settimana una nota ha rimbalzato tra quotidiano e agenzie di stampa e blog. Quasi la stessa.
Il 18 giugno 2011 Ryanair ha festeggiato il terzo anniversario del collegamento da Ronchi dei Legionari a Birmingham. Trentasei mesi nei quali il vettore low cost irlandese ha trasportato oltre 40mila passeggeri.
Lo ha sostenuto Melisa Corrigan, sales e marketing manager di Ryanair per l’Italia, rilevando come le prenotazioni estive siano ancora in aumento.
Dallo scalo di Ronchi dei Legionari, nell'orario estivo, Ryanair vola anche verso Brussels, Cophenaghen, Dusseldorf, Trapani, Valencia e per lo storico scalo di Stansted - Londra. In passato Ryanair aveva volato anche verso Francoforte-Hahn, con una frequenza trisettimanale. Forse dimentichiamo anche qualche altro volo, prima attivato e poi dismesso. I contratti e gli accordi con le aerolinee low cost, tra le tante clausole hanno o avevano posto il vincolo di esclusività per il bacino di traffico? Implicavano l'impossibilità di accordi concorrenziali - per lo stesso vettore - con aeroporti nel raggio di 200 - 250 km?
Il successo di uno scalo minore e periferico, talvolta anche di qualche aeroporto che è diventato primario, deriva da una vasta rete di collegamenti low cost. A Ronchi dei Legionari il peso delle low cost, probabilmente nel 2010, è risultato quasi della metà dei voli e dei passeggeri trasportati. Una formula di collegamenti e v oli che, in un certo senso rappresentano una garanzia, un boom per lo scalo. Anche la svolta per una politica maggiormente incisiva. Di potenziamento e valorizzazione per uno scalo.
Ma è vera gloria.
Come anche Aerohabitat ha commentato, solo lo scorso 18 maggio 2011 ENAC, nel corso di un incontro con gli operatori del settore, dopo la presentazione dello studio "Evoluzione del traffico low cost a livello europeo e nazionale" realizzato dalla Kpmg. il successo è stato prestigioso.
Nel contesto degli aeroporti europei e nazionali sono stati valutato e riscontrati volumi di collegamenti, di frequenze, di passeggeri trasportati in relazione, innanzi tutto, al sistema aeroportuale italiano.
Ma il punto è sempre quello. Nel caso dello scalo di Ronchi dei Legionari, nel corso del primo accordo con Ryanair per lo storico collegamento con London Stansted, quanti sono stati i sostegni nella politica del co marketing stanziati nell'ambito della Regione FVG?
Quanti e quali soggetti regionali - enti, società, consorzi e altro - sono intervenuti?
Quali "finanziamenti" sono, in totale stati devoluti?
Una valutazione dei costi / benefici complessivi è mai stata sviluppata. Qualcuno vorrà verificare il reale successo di queste operazioni? 20 giugno 2011
L'aeroporto di Ronchi dei Legionari conferma l'incremento di passeggeri di gennaio e febbraio anche a marzo. Probabilmente sarà una annata di svolta, di ripresa per lo scalo che era diventata la pecora nera del nordest. A marzo l'aumento dei passeggeri è stato del 33,1% sul stesso mese del 2010. Dopo gennaio (+24,7%) e febbraio (+24,1%) l'incremento dei passeggeri dei primi tre mesi è risultato del 27,6%. Inferiore al 29.4% di Treviso Canova, ma superiore 5.2% di Venezia Tessera e al 15.4% di Verona Catullo.
Il numero dei movimenti del trimestre è stata del 21.7% e decisamente superiore al 14.9% di Treviso, del 6% di Verona e del 1.4% di Venezia.
L'incremento di traffico è stato il terzo tra 37 scali dei dati di Assaeroporti, dopo due aeroporti minori come Bolzano (25.8%) e Cuneo (25.4%). Un risultato scaturito dall'avvento dei voli su Linate, Genova, Cagliari e dai nuovi voli di Ryanair. L'apertura dei voli per Catania e Lamezia Terme non potrà che confermare un dato del tutto strepitoso.
A fronte del successo di traffico sarebbe tuttavia indispensabile valutare quale possa risultare l'analisi costo/benefici di questo dato. Quali costi di co-marketing sono stati pianificati per il sostegno dei voli Alitalia e Ryanair? Sono compatibili e, comunque, sono finalizzati al solo processo di fusione incorporazione con la SAVE di Venezia o persegue una autentica fase imprenditoriale della società di gestione dello scalo Isontino?
A margine dei dati di traffico fa contrappunto l'inatteso comunicato stampa della stessa società nel quale si rileva come "LE NORME IN MATERIA DI URBANISTICA E LA REGOLAMENTAZIONE DELLA CONSEGUENTE ATTIVITA’ EDILIZIA CONTENUTE NEL “PIANOURBANISTICO REGIONALE”, CHE RIGUARDANO L’AEROPORTO SONO VECCHIE DI 33 ANNI!,
E SONO UN OSTACOLO INSORMONTABILE ALLO SVILUPPO DELL’AEROPORTO. LA AUTONOMIA LEGISLATIVA, IN QUESTA MATERIA, DELLA NOSTRA REGIONE, DEVE ESSERE USATA PER RIMUOVERE UNO OSTACOLO CHE NON HA EGUALI NEL RESTO D’ITALIA."
Sconcerta davvero che si sostenga che "per effetto di queste disposizioni normative la Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. dovrebbe redigere il Piano Regolatore Particolareggiato Comunale (P.R.P.C.) di tutta l’area dell’aeroporto e quindi trasmetterlo al Comune di Ronchi dei Legionari,competente per territorio per la prevista approvazione. Questo documento di carattere urbanistico ha un livello di dettaglio superiore ad un Piano Regolatore Generale Comunale, quindi dovrebbe essere rappresentato dall’approfondimento del previsto PianoRegolatore di Sviluppo dell’Aeroporto (richiesto dalla convenzione quarantennale con E.N.A.C.)".
Un aeroporto non è un soggetto extraterritoriale, deve necessariamente dialogare e verificare la sostenibilità e coesistenza della sua infrastruttura:
A cosa servono, infatti, le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e/o Strategica? 3 maggio 2011