Discriminare le origini aeroportuali da quelle “extra”! Lo scalo del Marco Polo e l'intorno di una Comunità di cittadini che deve essere tutelata con monitoraggi adeguati, con database condivisi ed informative trasparenti!
L'onorevole Arianna Spessotto (M5S) ha proposto la seguente “Interrogazione!:
"Al ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Per sapere, premesso che:
dal 2006, l'aeroporto 'Marco Polo' di Venezia-Tessera si è dotato di un sistema di monitoraggio, per controllare l'impatto acustico provocato dal rumore di origine aeroportuale nelle aree limitrofe, conforme a quelle che sono le specifiche tecniche e strutturali emanate con i decreti ministeriali 31 ottobre 1997 e 20 maggio 1999. Dal sito ambiente.veniceairport.it, i cittadini hanno la possibilità di essere sempre informati sui dati relativi all'inquinamento acustico presente nel loro territorio;
dalla fine del 2008, lo scalo si è munito anche di uno strumento per monitorare la qualità dell'aria nell'area di Tessera, in cui è presente l'aeroporto, attraverso il progetto 'Monitoraggio delle emissioni di origine aeroportuale', nato dalla collaborazione tra Save SpA, l'università 'Ca' Foscari' di Venezia e l'Ente zona industriale di Porto Marghera, che da giugno 2009 dovrebbe monitorare in 'continuo' le concentrazioni dei principali contaminanti atmosferici con una centralina mobile di proprietà di Ente zona industriale. A tali monitoraggi, periodicamente si aggiungono campagne di controllo specifiche relative al PM2,5 e PM1. Tutti i risultati sono poi analizzati da un gruppo di ricerca dell'Università 'Ca' Foscari' per fornire informazioni utili alla stima del contributo emissivo aeroportuale. I dati rilevati sono pubblici e consultabili sempre dal sito ambiente.veniceairport.it, per permettere ai cittadini di rimanere informati sulla qualità dell'aria nel proprio territorio;
risulta all'interrogante che ad oggi, le rilevazioni sulla qualità dell'aria nell'area interessata al monitoraggio, sono ferme a dicembre 2019 e non sono state ancora pubblicate neanche quelle riguardanti il primo trimestre dell'anno in corso;
inoltre, nonostante nella zona di Tessera, a causa dell'emergenza Covid-19, nei mesi di lockdown sia stato quasi azzerato il traffico aeroportuale e veicolare indotto (taxi, automobili a noleggio, utenti aeroporto, lavoratori, ed altro), nelle misure fonometriche anno 2020 del sistema di monitoraggio, il rumore rilevato è sempre lo stesso–:
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, verificare i motivi per i quali il monitoraggio sulla qualità dell'aria nella zona di Tessera e dell'aeroporto di Venezia non sia stato aggiornato all'anno in corso;
se non consideri opportuno adottare iniziative, per quanto di competenza, per assicurarsi del corretto funzionamento del sistema di monitoraggio fonometrico dell'area suddetta affinché sia adeguatamente analizzato l'impatto acustico provocato dal rumore di origine aeroportuale nelle aree limitrofe". 11 Agosto 2020