Dopo la trasmissione di “Anno Zero” - RAI 2 dello scorso 25 settembre - l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica si è focalizzata sull’attivazione del volo tra lo scalo ligure e Fiumicino. La questione è stata rappresentata anche dall’interrogazione dell’on. Alberto Sacco che proponiamo in pagina.
Aerohabitat ha spesso argomentato invece sulla specialità dell’infrastruttura di Villanova di Albenga. (vedi news) e sulle restrizione correlate ai voli sulla pista del Panero.
A riguardo presentiamo uno stralcio delle news storiche riguardanti Albenga :
- “ la collocazione geografica e la morfologia orografica dell’intorno dello scalo hanno comportato rilevanti problematiche per le operazioni di volo classiche. Gli standard ICAO previsti per le infrastrutture aeroportuali e per l’adozione delle ordinarie procedure operative (soprattutto la fase di decollo, di atterraggio e di riattaccata) in relazione agli ostacoli e rilievi montuosi che circondano la pista sono stati oggetto di particolare analisi.
Al fine di rendere lo scalo conforme agli standard ICAO l’ENAV e l’ENAC hanno predisposto per le operazioni notturne un’implementazione dell’ausilio luminoso, integrando le luci pista con un sistema PAPI per pista 27, luci REILS ed una serie di 16 luci rosse segnalano gli ostacoli vicini l'Aeroporto. L’area montagnosa circostante inoltre attivando fenomeni di turbolenza e/o wind-shear, ha obbligato gli organismi preposti a prevedere informazioni supplementari per i piloti. Sono, infatti, preliminarmente informati dell’eventuale presenza di possibile severo wind-shear durante le operazioni di volo sull'aeroporto in caso di vento di intensità superiore a 15 nodi. Altre considerazioni operative associate ai voli su Alberga possono far intuire al pilota l’esistenza di situazioni “critiche” quali ad esempio:
· L'atterraggio per RWY 27 è consentito con una componente massima di vento al traverso, nel settore da 315° a 360°, di 20 nodi in caso di pista asciutta e di 10 nodi con pista bagnata
· L'atterraggio per RWY 09 è consentito (solo di giorno) con una componente massima di vento al traverso, nel settore da 000° a 045°, di 20 nodi in caso di pista asciutta e 10 nodi con pista bagnata. Negli altri settori la componente massima di vento al traverso è di 10 nodi
· Con una componente massima di vento in coda è di 5 nodi l'avvicinamento e l'atterraggio sono sconsigliati in caso di avaria significativa all'aeromobile che possa pregiudicare la sicurezza in caso di riattaccata;
Quelli delineati, rappresentano una serie di contesti operativi che tuttavia il pilota non sempre è in grado di conoscere e gestire per due elementari motivi:
1) L’evoluzione della direzione ed intensità del vento sono, in determinate circostanze, repentine e quindi non sempre prevedibili
2) Le avarie significative dell’aeromobile, o di qualche impianto essenziale per al governabilità e le prestazioni dell’aeromobile stesso, come è noto, potrebbero, anch’esse presentarsi senza segnali ed indicazioni preliminari”.
In questo quadro di considerazioni Aerohabitat, pertanto, non può che (i) confermare gli interrogativi posti sull’operatività dei voli commerciali di linea sullo scalo ligure e (ii) proporre il testo dell’interrogazione sopra citata.
Interrogazione:
"Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Per sapere, premesso che:
- nella trasmissione “Anno Zero” del 25 settembre 2008 è stato trasmesso un servizio sul volo Alitalia Albenga-Roma
- dal servizio televisivo risulterebbe che il volo sia stato istituito, con contributi governativi, per interessamento del ministro dello Sviluppo Economico Scajola e che il volo risulterebbe praticamente vuoto, con una presenza di 6 persone su 66 di portata; l'apparecchio, secondo quanto emerso durante la trasmissione, rimarrebbe fermo tre giorni nella pista di Albenga e l'operatore charter, intervistato dal giornalista della trasmissione 'Anno Zero', dichiara che il costo per tratta è di circa 6 mila Euro;
- da un'indagine della redazione di 'Anno Zero' risulterebbe che con un vettore privato il costo per la tratta Albenga-Roma e ritorno costerebbe all'incirca 34 mila Euro e la sosta di un aereo per tre giorni, cosa insolita nelle compagnie aeree, costerebbe all'incirca 100 mila Euro per un totale di 134 mila Euro
- se corrispondano al vero le notizie riportate del servizio televisivo di 'Anno Zero', quali siano le ragioni dell'istituzione di questo volo, in un momento di profonda crisi per Alitalia e per migliaia di lavoratori e famiglie italiane e quali siano i costi per la compagnia aerea di bandiera e soprattutto se vi siano oneri anche a carico dei contribuenti;
- quali siano le ragioni o se esistano esigenze del territorio che giustifichino la creazione di questo collegamento, scarsamente utilizzato dai passeggeri, che tiene aperto uno scalo aeroportuale minore come quello di Albenga, già al centro di polemiche in passato per le stesse ragioni soprattutto in relazione al fatto che esistono diversi voli sulla tratta Roma-Genova;
- se e quale ruolo abbia avuto il ministro Scajola affinché la tratta Albenga-Roma fosse istituita e successivamente mantenuta nonostante gli alti costi a carico dell'azienda".