Lo avrebbe sostenuto il Presidente della Regione Lazio Piero Marazzo,
''Noi abbiamo uno scalo intercontinentale, Fiumicino, e abbiamo in predicato la chiusura di Ciampino perché ormai con il Governo e con gli enti locali stiamo andando alla decisione condivisa che e' spostare a Viterbo l'attività ora di Ciampino''.
Nel corso di un incontro la CAI – Alitalia ha anche sostenuto, in una nota ANSA, che:
- ''la Regione Lazio ha impegnato 250 milioni di euro per il rafforzamento della tratta Roma-Viterbo, quindi in questo caso noi non daremo l'atterraggio ai low cost nel cuore di Roma, ma lo sposteremo come accade in tutta Europa in un aeroporto a distanza di un'ora dalla Capitale''
- ''Questo è un fatto che rafforza chi sceglie Fiumicino, che è uno scalo libero dalle cannibalizzazioni che hanno altri scali''.
Ma quando avverrà? E la chiusura sarà totale?
Sono incertezze di non poco conto, infatti, i tempi per la realizzazione di una infrastruttura aeroportuale adeguata a Viterbo, sostenibile e compatibile, non sembra prossima. Cosi come i tempi di attuazione del collegamento ferroviario – stradale con il “secondo” scalo del Lazio. Una seconda incertezza rimanda alla chiusura dello scalo di Ciampino. L’ipotesi che lo scalo mantenga i voli executive – privati di aviazione generale e di Stato sembra del tutto certa.
Infine la questione delle low cost disponibili al trasferimento a Viterbo piuttosto che traslocare a Fiumicino o a trovare un nuovo scalo “periferico” di riferimento.