lunedì 29 marzo 2010 06:17 Età: 15 yrs

Ronchi dei Legionari, forse una doppia svendita

Categoria: Ronchi L., Venezia, Archivio, Dossier, Aerolinee

 

Il 2010 non si presenta con i migliori auspici. Prosegue l'incertezza sui destini societari dell'esercente aeroportuale, del Consorzio del FVG che detiene il 51% della società Aeroporto FVG. L'ipotesi di fusione e/o incorporazione nella SAVE veneziana incombe con lo scenario di una società aeroportuale isontina sotto il diretto controllo dei "veneziani" mentre il traffico aeroportuale registra ancora dati in discesa. Nonostante i picchi negativi registrati nel 2009. Dati che le previsioni, anche quelle meno lusinghiere, davano come ampiamente recuperabili. Nel mese di febbraio, intanto, il traffico aereo è calato del 21% come numero di movimenti e voli mentre, raggiungendo 43.044 passeggeri, ha incrementato il dato dello stesso mese 2009.

 

I primi due mesi del 2010 segnalano un meno 19.5% nel numero dei movimenti e un leggero meno 1.8% nei passeggeri, con il record negativo tra tutti gli scali della tabella di Assoaeroporti (salvo aeroporti minori come Cuneo, Perugia e Siena).

 

La crisi di traffico, gli ingenti finanziamenti necessari al rifacimento della pista e della recinzione ed altro stanno intanto delineando l'acquisizione, da parte della Regione, della quota del 51% del Consorzio, con un costo di 5.2 milioni di euro.

 

La Regione con 100% della società Aeroporto FVG dovrebbe, in seguito, raggiungere un qualche accordo col la SAVE di Venezia per la incorporazione/fusione con l'accoppiata Venezia Tessera - Treviso S. Angelo.

 

Saprà Ronchi, in questo inevitabile scenario, ritagliarsi uno spazio di traffico che non collochi l'aeroporto del FVG, esclusivamente come terza pista della SAVE?

 

Non si ha ancora notizia se oltre all’acquisizione delle quote del Consorzio, alla quantificazione degli investimenti indispensabili per il piano industriale, l'aumento di capitale, la Regione debba anticipare altri finanziamenti prima della definita "incorporazione" in SAVE.

 

Il dubbio dell'intera operazione sembrerebbe, tuttavia, inquadrarsi innanzi tutto sul prezzo dell'acquisizione della quota del Consorzio (conviene al Consorzio vendere ad un prezzo così basso?), dall'altro sul ventilato scambio con la SAVE (che otterrebbe l'intera proprietà dello scalo in cambio di una quota minoritaria della Regione FVG in SAVE).

 

Non siamo forse di fronte ad una doppia cessione/svendita?

 

Possibile che un aeroporto come Ronchi dei Legionari, nonostante gli odierni numeri di traffico e difficoltà varie, ma con prospettive di innegabile crescita e conseguente valorizzazione, debba essere sottoposto ad una doppia cessione/svendita?