lunedì 15 novembre 2010 07:29 Età: 14 yrs

Ronchi dei Legionari, nessuna alternativa, terza pista di Tessera

Categoria: Treviso, Venezia, Ronchi L., Aeroporti, Aviation topics, Std ICAO ENAC, Ambiente, Dossier, Archivio

 

Lo studio Nomisma, KPMG e Onework ha salvato lo scalo Isontino, non verrà marginalizzato come succede ad altri scali periferici con un traffico inferiore al milione di passeggeri/anno, ma il futuro appare scontato ed a senso unico: una integrazione nel terzo sistema aeroportuale del Paese.

Dopo il polo di Roma e di Milano, infatti, è nel terzo sistema aeroportuale, quello Veneziano, del nordest, che potranno essere sviluppate le prospettive di rinascita e potenziamento dello scalo del Friuli Venezia Giulia.

 

Dopo dispute annose nel corso delle quali la capacità imprenditoriali della società esercente dello scalo sembravano paralizzate, dopo l'acquisizione della quota del Consorzio da parte della regione FVG, sarebbe stata avviata la procedura di incorporazione societaria tra Regione FVG e la SAVE di Venezia.

Nel frattempo i dati di traffico al settembre 2010 dei tre aeroporti del nordest fotografa una situazione poco lusinghiera per Ronchi dei Legionari.

 

Lo scalo del FVG con circa 530 mila passeggeri nei primi nove mesi del 2010, vale solo un terzo di Treviso che ne movimenta oltre 1.6milioni. Venezia invece con oltre 5.3 milioni nel 2010 triplica i passeggeri di Treviso e si pone oltre 10 volte Ronchi dei Legionari.

Dieci anni di impasse "imprenditoriale" dello scalo goriziano lo ha reso fanalino di coda degli aeroporti del nordest ma ha comunque assicurato un posto tra gli aeroporti italiani ritenuti primari. E integrato nel Gate Intercontinentale di Venezia.

Il prossimo periodo non sembrerebbe presentare altre alternative, la prospettiva di matrimonio con Venezia e la convivenza con Treviso, appare una scelta obbligata. Dettata e prefigurata dallo studio Nomisma, KPMG e Onework.

 

Il concambio di azionario  tra Save e la società Aeroporto FVG potrà rilanciare lo scalo Isontino come è avvenuto per Treviso? Un processo che ha consentito al Canova di passare dai 281 mila del 2000 (era meno della metà del traffico di Ronchi) per un potenziamento che garantirà anche per quest'ultimo traguardi compatibili.

 

In pochi anni Ronchi passerebbe a 1 - 2 milioni di passeggeri/anno recuperando lo stallo degli ultimi dieci anni.

Una prima risposta potrà esser verificato la prossima primavera - estate quando Treviso sarà chiusa per il rifacimento della pista e del layout air side. Cinque e mesi nei quali il traffico non potrà essere traslocato solo a Tessera.

 

A questo punto chi auspicava sinergie con Lubiana a qualche altro scalo dovrà riformulare le strategie: saranno compatibili esclusivamente con le politiche decise al Marco Polo di Venezia.

Ma se le prospettive di Ronchi dei Legionari sembrano riflettere direttamente l'esito dello studio del Piano Aeroporti Nazionale, quali e quanti altri aeroporti ne subiranno le conseguenze?