martedì 26 aprile 2011 14:37 Età: 14 yrs

Sette mesi son passati … senza “raccomandazioni” su Punta Raisi !

Categoria: Aeroporti, Cpt Dentesano, Aviation topics, "Cold Case" , Aerolinee, Std ICAO ENAC, Piani di rischio, Human factor, Incidenti aerei, Dossier

 

Vedute del Com.te Renzo Dentesano

 

E son sette i mesi trascorsi dalla sera di quel 24 Settembre 2010 senza che alcuna raccomandazione di sicurezza da parte di ANSV sia stata emessa e/o che, da parte di ENAC, qualche misura correttiva sia stata adottata nei confronti sia del Vettore che dei responsabili del funzionamento degli interventi di sicurezza e di pronto soccorso dell’aeroporto di Palermo - Punta Raisi e delle sue infrastrutture e radio-assistenze.

Sarà anche vero che da parte delle nostre Autorità tutorie si confida – come al solito – nello stellone e … nell’arrivo del bel tempo estivo, ma … sarebbe bene che ricordassero che anche d’estate sulla Sicilia, come sul resto d’Italia, possono avvenire, transiti piuttosto devastanti di fronti temporaleschi con associati fenomeni di wind-shear e quant’altro li accompagni.

 

Sembra che ormai nessuno si ricordi più (stampa aeronautica specializzata in testa) delle promesse sul sistema di rivelazione del wind-shear che doveva essere completato (dopo oltre una decade di sperimentazione) sull’aeroporto di Punta Raisi, mentre ora invece pare che spuntino come funghi tanti altri aeroporti italiani (almeno una dozzina) ai quali pare ne sia stata promessa, dalle competenti Autorità, l’installazione (a spese dello Stato) su aeroporti dati in concessione gestionale quarantennale a capitali privati. Il tutto per un giro di promessi favori con i produttori di sistemi complessi di rilevazione del tipo così a lungo sperimentato sull’aeroporto siculo … ed ancora non operativo !

Ricorderò solo che impianti del genere SODAR/RASS e similari vengono richiesti anche su aeroporti dove raramente sono segnalati fenomeni di wind-shear, mentre che aeroporti veramente affetti dal fenomeno, con dati obiettivamente rilevabili, sono invece molto limitati nel numero e nella frequenza.

 

Oltre a Punta-Raisi, personalmente ritengo che solamente aeroporti orograficamente infelici come quelli di Genova-Sestri, di Villanova d’Albenga, di Firenze-Peretola e di Reggio Calabria (quest’ultimo pericoloso per ben altri più gravi motivi) siano effettivamente colpiti abbastanza frequentemente da questo fenomeno. Fenomeno particolarmente critico e subdolo per aeroplani non dotati di sistemi integrati di rilevamento del vento e di sistemi automatici di controllo della velocità impostata di riferimento e corretta durante appunto tutta la fase di avvicinamento per l’atterraggio.

Sarebbe opportuno per tutti i contribuenti (o, quanto meno, per lo Stato), quello di prendere in sincera considerazione l’opportunità irripetibile che si offre con le scelte del prossimo “Piano aeroporti” e cioè quella di decretare la soppressione (quanto meno) degli aeroporti di Firenze e di Reggio, che possono venir surrogati, con opportuni mezzi di comunicazione rapida, dagli aeroporti di Pisa (per Firenze) e di Lamezia-Terme o di Catania per Reggio Calabria, tenendo però ben presente che Catania-Fontanarossa è soggetto sia alle eventuali eruzioni dell’Etna sia alla vicinanza con Sigonella, base degli UAS NATO nel Mediterraneo.