lunedì 26 dicembre 2011 07:46 Età: 13 yrs

Peretola, un futuro da decidere tra ENAC, Regione e Comune

Categoria: Aeroporti, Firenze, Pisa, Archivio, Dossier, Ambiente, Low cost, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio

 

Si potenzia il supposto terzo polo aeroportuale, quello Toscano. Ma servono V.I.A. e V.A.S. e analisi di traffico tra Regioni

Entro la fine di gennaio si saprà qualcosa di definitivo. Le prospettive sono, come spesso accade, sempre di incremento di traffico e compatibilità territoriali ambientali risolve. Ancora prima di averle poste.

Coerenza storico architettonica e sostenibilità ambientali e del rischio incidenti aerei appaiono scenari del tutto trasparenti  e risolvibili. Altrettanto l'accessibilità viaria con le due maggiori piste della Regione Toscana.

 

Per il Galileo di Pisa quanto per il Vespucci di Peretola. Abbiamo presentato la proposta di una pista obliqua - afferma il presidente Rossi - e discusso delle altre ipotesi previste per l'ammodernamento dell'aeroporto di Firenze».

In attesa di decidere sullo scenario di pista al Peretola, obliqua e altro, la Regione Toscana è interessata a potenziare i collegamenti aerei. Il target è dichiarato: fare della Toscana il terzo polo aeroportuale italiano. Perciò, senza mezzi termini,  sovrastare il polo veneto di SAVE AERTRE.

 

Per  accrescere i voli pertanto, se da un lato occorre modernizzare, adeguare e migliorare le due infrastrutture aeroportuali toscane, dall'altro,al solito, finanziare i voli. La Giunta regionale, ha stanziato 1.128.000 euro di risorse - supponiamo una misura solo preliminare - per sostenere lo sviluppo di collegamenti aerei da e per la Toscana.

Il provvedimento della Giunta ha ripartito la somma tra i due aeroporti della Regione: il 50% delle risorse, 564.000 euro, al Galilei di Pisa, l'altro 50% all'aeroporto Vespucci di Firenze.Per il potenziamento di Peretola una parola decisiva spetterà all'Enac. Il parere tecnico sul pista spetta all'organismo nazionale. Sarà in City Airport - si sostiene - e integrato con Pisa è in grado di sviluppare un traffico di 10 milioni di passeggeri nei prossimi  10 - 15 anni.

Il ruolo del polo aeroportuale emiliano - romagnolo (Bologna - Forli e Rimini), quello veneto (Venezia - Treviso - Verona), quello lombardo (Linate - Malpensa - Brescia - Bergamo) e quello romano (Fiumicino - Ciampino) non sembrerebbero un ostacolo.

 

In fondo il Ministro Corrado Passera sostiene che non è concepibile un aeroporto per ogni provincia non intendeva sicuramente parlare di negare un polo aeroportuale per ogni Regione.

Costi quello che costi!