Sono passati tanti anni ed ancora ogni anniversario rilancia e propone notizie sull'insoluto caso di Ustica. Stavolta è un articolo di Andrea Purgatori che sul Corriere della Sera del 26 giugno 2011.
Qualora venisse confermato dalla NATO - una nota che per essere ufficialmente divulgata abbisogna dell'imprimatur dei 28 paesi membri dell'Alleanza - risolverebbe la convinzione di coloro che hanno sostenuto e sostengono che tutto sia stato provocato dall'esplosione di una bomba a bordo del DC 9 Itavia. L'ipotesi dell'ordigno sistemato nel vano toilette, in alternativa a quella del missile (Nato) confermata dal super-perito inglese Frank Taylor è, infatti, sostenuta come spiegazione al disastro del 27 giugno 1980.
Che fare? In attesa delle rituali note aggiuntive degli esperti delle due parti , non ci resta che sperare nell'unanimità dei membri della NATO, sopratutto, oggi, in questo contesto del dopo Gheddafi, che potrebbe, finalmente, sbloccare la sequenza insormontabile del mura di gomma dei segreti di Stato.