Ancora una novità da Ustica Cold Case. Stavolta dopo 31 anni dalla strage. Il tribunale civile di Palermo ha, infine, sentenziato sul risarcimento. Oltre 100 milioni di euro dovranno essere destinati ai familiari delle 81 vittime dell'incidente del 27 giugno 1980.
La responsabilità è stata identificata a due Ministeri. Non avrebbero assicurato, da un lato, la sicurezza del volo della compagnia aerea Itavia, dall'altra l’occultamento della verità.
Il tribunale ha, in sostanza, accolto l'istanza di alcuni di parenti delle vittime imponendo al Ministero della Difesa ed a quello dei Trasporti il pagamento per le omissioni e i depistaggi.
"La sentenza è stata depositata all’esito di una lunga ed articolata istruttoria, durata circa tre anni, nella quale il Tribunale ha avuto modo di apprezzare e valutare tutte le emergenze probatorie già emerse nel procedimento penale" almeno secondo i familiari delle vittime.
Il presupposto della sentenza è che sarebbe stato un missile francese o USA a colpire il DC9 Itavia, come alcuni testimoni, tra cui anche l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, hanno affermato durante il processo. La responsabilità rimanda quindi alla "battaglia area" che viene invece negata dal ministro Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Il risarcimento tuttavia non è il primo. Nel 2007, il Tribunale di Palermo aveva già obbligato i due ministeri a versare 980.000 euro. Nel giugno 2010, una nuova sentenza aveva elevato il risarcimento a 1.390.000 euro, riguardava una quindicina di familiari di vittime.
Questa nuova sentenza sembra confermare il ruolo che stanno assumendo le richieste di risarcimento danni per le vittime e/o familiari nel contesto dei processi giudiziari conseguenti agli incidenti aerei.
La richiesta di somme milionarie, anche di centinaia di milioni per un singolo caso, pur legittime, potrebbero determinare - secondo alcuni esperti, ma sicuramente non in questo caso - ripercussioni nel dibattimento processuale.
La ricerca delle cause e delle responsabilità di talune vicende incidentali aeronautiche, potrebbero, risultare secondarie, perciò non prevalenti.