Nel luglio 2010, dopo aver atteso a lungo la loro rimozione, Aerohabitat ha segnalato con la news Linate, quei distributori di benzina in asse pista, oltre il recinto, la persistenza di ben due stazioni di servizio. Nella zona che il Piano di Rischio per incidente aereo identifica come zona A.
Distribuivano carburante per gli automobilisti. Carburante, benzina verde, diesel e similari ed erano posizionate oltre allo stradone del Forlanini che collega la città di Milano con il terzo aeroporto del Paese.
Da qualche mese il distributore più distante dalla testata pista sembrerebbe dismesso.
Quando e su quale risoluzione adottata? Da ENAC o per il concessionario l'utilizzo della pompa non era più commerciabile?
Comunque e qualsiasi sia la ragione il risultato è innegabile: il livello di rischio di dimezza.
Ora il distributore di carburante da delocalizzare è rimasto unico.
Ma quando sarà completata l'opera di messa in sicurezza definitiva?
A riguardo è sempre utile ricordare ribadire come:
"L'articolo 707 del Codice della Navigazione Aerea è stato modificato da tempo. Con il D.Lgs n. 151 del 15 marzo 2006. Anche il Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli Aeroporti è stato aggiornato, anche recentemente.
L'analisi sul modello del rischio incidentali è stato definito e reso trasparente:
- modello probabilistico degli incidenti,
- modello di localizzazione degli incidenti,
- modello per le conseguenze degli incidenti.
"Per ogni tipologia d’incidente (landing undershoot, landing or take off overrun, veer-off) si ha una diversa distribuzione sia in funzione della natura stessa dell’incidente, che della distanza longitudinale e trasversale dalla pista".
ENAC è stata circostanziata:
Si precisa che nella redazione dei piani di rischio oltre a seguire le indicazioni contenute al paragrafo 6 del capitolo 9 del Regolamento, massima attenzione va posta sulle attività sensibili quali:
- insediamenti ad elevato affollamento (centri commerciali, alberghi, stadi, …);
- nuove edificazioni che se coinvolte in un eventuale incidente possono creare pericolo di incendio o comunque di amplificazione del danno sia all’ambiente che all’aeromobile stesso, quali ad esempio distributori di carburante, depositi di liquidi infiammabili, industrie chimiche e consistenti insediamenti ubicati lungo le direzioni di atterraggio e decollo ed in prossimità dell’aeroporto in aree ancora sostanzialmente libere.
In occasione della presentazione dei piani di rischio l’Enac si riserva la facoltà di verificare la presenza di opere, impianti ed attività che possono costituire pericolo per la navigazione aerea ai sensi dell’articolo 711 del Codice della Navigazione ai fini della loro eliminazione.
Rientrano tra tali pericoli ad esempio distributori di carburante e depositi di liquidi e gas infiammabili e/o esplosivi, in particolare se ubicati in zona A e B."