La straordinaria evidenza è stata notificata e divulgata a Beniamino Sandrini appena due giorni fa. E puntualmente messa on line sul sito www.vivicaselle.eu .
Il riferimento è immediato e la lettura della nota della Commissione Europea - Direzione Generale Ambiente - ENV.A.1 - Applicazione, coordinamento per le infrazioni e aspetti giuridici, una lettera con questo oggetto: "CHAP(2011)00398 e CHAP(2011)03569 - NUOVE INDAGINI EU PILOT" - Sull'Interporto: "Quadrante Europa": EU-PILOT 3719/12/ENVI e per "una presunta violazione V.A.S." sugli aeroporti di Verona, Treviso, Venezia, Reggio Calabria, Crotone, Lamezia Terme) EU PILOT - 3720/12/ENVI (per presunta violazione V.I.A. appare esaltante.
Un evento che potrebbe stravolgere una prassi consolidatisi nel Belpaese dall'avvento della normativa che ha insediato il Ministero dell'Ambiente nel 1987.
La Commissione UE ha chiesto alle autorità italiane informazioni e chiarimenti in relazione ad una "presunta" - almeno al momento - cattiva, non adeguata, incongrua, impropria applicazione delle direttive UE ai sei aeroporti menzionati: ecco la sostanza del testo che fa riferimento alla pratica EU PILOT - 3720/12/ENVI.
Il quadro delle verifiche rimanda pertanto al criterio di adozione, nel Belpaese, della Direttiva 85/337/Cee Valutazione dell'Impatto Ambientale di determinati progetti pubblici e privati, e dei successivi aggiornamenti.
La chiave dell'applicabilità di quanto è avvenuto, e perciò il ruolo svolto dal Ministero dell'Ambiente e dall'ENAC appaiono decisive, in relazione all'incremento dei voli, all'espansione di uno scalo con nuovi terminal, potenziamento del sistema airside e landside e la normativa ambientale nazionale e comunitaria.
Cos'è accaduto negli scali in questione? Nei tre aeroporti veneti e calabresi sono state forse registrate modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato I o all'allegato II già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere comportato notevoli ripercussioni negative sull'ambiente (modifica o estensione non inclusa nell'allegato I). Le opere aeroportuali progettate ed eseguite negli ultimi 10-15 anni, a fronte di un incremento dei voli - quindi delle ricadute ambientali e collaterali - sono avvenute senza le prescritte disposizioni associate alla procedura di VIA?
Che dire inoltre degli scali aerei che non sono mai stati sottoposti a Valutazioni di Impatto Ambientale?
Ecco, questo è il quadro delle verifiche che la pratica EU PILOT - 3720/12/ENVI ha innescato.
Probabilmente la procedura potrà estendersi anche ad altri aeroporti della Penisola. Basterà che qualche cittadino, che qualche Comitato trasmetta una adeguata documentazione? Aerohabitat ne è convinta.
Intanto occorre ringraziare Beniamino Sandrini. Senza la sua capacità analitica, la sua convinzione e determinazione - ha spedito quintali di documentazione al Mediatore Europeo relativamente al Catullo di Verona, al Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso - la pratica UE non sarebbe stata aperta.