L'attualità dell'impatto del rumore aereo e le continue e ricorrenti proteste dei cittadini hanno determinato una informativa di ARPA Toscana. Rappresenta una sintesi sulla situazione relativa a questo fenomeno e sulla storia ed evoluzione degli interventi svolti nell'arco temporale di quasi dieci anni di voli al Galileo Galilei.
Le notizie riportate sono di prima mano e sono assai interessanti e, anche se non rappresentano nel dettaglio quanto è avvenuto, consentono di inquadrare le operazioni, le analisi e le opere adottate.
Il testo del 29 settembre 2010 rimanda "all'ATTIVITÀ SVOLTA DA ARPAT PER L'AEROPORTO DI PISA" ed elenca pertanto, in maniera esclusiva l'operato dell'Agenzia regionale per l'ambiente. Le questioni che Aerohabitat ritiene salienti sono le seguenti:
- L’aeroporto si trova a 2 km a Sud dal centro della città di
- La direzione Nord è obbligatoria, in decollo,
- quasi tre quarti dei decolli vengono effettuati in quella direzione
- È opportuno ricordare che i voli militari sono oltre un terzo di quelli civili, e che il rumore da essi originato e le traiettorie effettuate non sono sottoposti ad alcuna limitazione operativa di legge.
- Il problema, evidenziato in varie occasioni da ARPAT, va affrontato in sede di Comitato Paritetico (art.11, legge quadro 447/95) la cui convocazione compete alla Regione Toscana, allo scopo di definire e concordare azioni finalizzate a prevenire e contenere il rumore prodotto in aree militari. I comandi militari hanno dato disponibilità ad affrontare il problema e ne hanno tenuto conto nella gestione delle loro attività. Importanti investimenti hanno portato a sostituire gli aerei più rumorosi di stanza a Pisa.
- ARPAT, dal Maggio 2001 al Maggio 2004, ha effettuato il monitoraggio acustico dell’aeroporto di Pisa, attraverso 5 campagne di misura, i cui risultati hanno consentito di calcolare l’indice previsto dalla legge per la valutazione del rumore aeroportuale (LVA)
- Per quanto riguarda il monitoraggio e la valutazione dell’impatto acustico delle opere previste nel piano di sviluppo aeroportuale, approvato nel 2002 dal Ministero dell’Ambiente, ARPAT ha effettuato la valutazione del clima acustico nell’area di Via Cariola e Via Carrareccia soggetta principalmente al rumore prodotto dalle attività di movimentazione degli aerei a terra. A seguito di questa indagine, è stato possibile fornire le indicazioni tecniche per la realizzazione di una barriera e il controllo delle procedure antirumore.
- Nel Novembre 2003 ARPAT ha predisposto una caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale, come definita dal Decreto Ministeriale 31/10/1997, che è stata fornita alla SAT (Società Aeroporto Toscano S.p.A., gestrice dell’Aeroporto) per proporla ed avviarla all'approvazione della Commissione Aeroportuale, di cui ARPAT fa parte insieme a rappresentanti dell’ENAC, Comune, Provincia, Regione, SAT, e del Ministero dell’Ambiente, secondo quanto previsto dal già citato DM 31/10/97.
- Una valutazione dei dati ottenuti con le misure del Maggio 2004 ha permesso ad ARPAT di verificare e di riconfermare la proposta di caratterizzazione acustica, in cui l’area di Via Cariola e Via Carrareccia è stata inserita nella Zona di rispetto “B”, incompatibile con la presenza di edifici adibiti a residenza privata.
- Nel luglio 2007, ARPAT ha effettuato un monitoraggio per valutare il clima acustico nell’area di
Via Asmara, sottoposta al rumore dovuto alla costruzione e all’utilizzo delle nuove piazzole di sosta a terra degli aerei. Nella relazione inviata da ARPAT agli enti locali (Comune, Regio e e USL) è stata evidenziata la necessità di prescrivere alla SAT la realizzazione di un’ulteriore barriera acustica a protezione delle abitazioni di quell'area. Nella riunione della Commissione Aeroportuale del novembre 2007 tale prescrizione è stata recepita dalla SAT, che ha completato l’installazione della barriera nel luglio 2009 (nell’estate 2010 sono state effettuate delle misure per verificarne l’efficacia; i risultati sono in corso di elaborazione ).
- In base ai risultati del monitoraggio del luglio 2007 si è resa necessaria anche una revisione della caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale: nella citata ultima riunione della Commissione Aeroportuale sono stati definiti i nuovi confini delle aree di rispetto, che comprendono ora anche Via Asmara, inserita nella Zona di rispetto “A” (compatibile con gli edifici residenziali) in virtù della predetta barriera; ma non si è giunti all’approvazione della caratterizzazione acustica, perl’incompletezza della Commissione riunita, essendo assente il rappresentante del Ministero dell’Ambiente.
- ARPAT ha più volte segnalato alle Autorità la necessità dell’approvazione della classificazione acustica aeroportuale, indispensabile per avviare ulteriori azioni di risanamento. Risulta, infatti, che secondo i monitoraggi condotti da ARPAT e in base ai dati registrati dal sistema di monitoraggio (descritto in seguito), nella zona di Sant’Ermete siano superati i limiti previsti nella proposta di classificazione, per cui sarà necessaria una regolamentazione del traffico in direzione Nord con particolare attenzione per le ore notturne.
- dal Dicembre 2005 la società SAT ha comunque completato la realizzazione del sistema fisso di monitoraggio acustico previsto dalla normativa e finanziato in parte dal Ministero dell’Ambiente. Il sistema di monitoraggio fisso è composto da 4 centraline posizionate una a Sud a fine pista e le altre 3 a Nord lungo la proiezione al suolo delle rotte; due delle centraline a Nord sono state collocate sul tetto di edifici scolastici al fine di monitorare accuratamente l’impatto acustico sui ricettori più sensibili.
- Il compito che deriva ad ARPAT dalla normativa in materia è quello di verificare l’efficienza del sistema di monitoraggio tramite il controllo diretto dei valori registrati e attraverso la valutazione delle relazioni periodiche sul calcolo dell’indice LVA inviate dalla SAT.
Il lavoro svolto da ARPAT è indubbiamente rilevante e, sicuramente, accurato, la descrizione dei lavori svolti confermano quanto Aerohabitat ha sostanzialmente sintetizzato, ma, tuttavia appare singolare che:
- ARPAT non ha mai citato la modelizzazione del modello matematico Integrated Noise Model.
- a quando risale l'ultima elaborazione INM, con quale volume di traffico?
- è stato modelizzato il rumore aereo a terra?
- la zonizzazione acustica deliberata nel Comune di Pisa quale mappatura acustica ha considerato?
- quale altro monitoraggio poteva valutare e validare l'impatto acustico degli aerei in manovra a terra?