venerdì 26 aprile 2013 05:37 Età: 12 yrs

Aeroporto di Venezia: il Comitato presenta un esposto in Procura

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Venezia, Archivio, Dossier, Ambiente, Imp. acustico, Comitati , Std ICAO ENAC

 

Tessera e Campalto e il rumore aereo

"Il Comitato Cittadini di Tessera e di Campalto contro l’inquinamento acustico, atmosferico ed ambientale da traffico aeroportuale nelle persone dei suoi coordinatori  Deborah Onisto e Cesare Rossi espongono quanto segue.

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Il presente esposto ha come finalità quella di rappresentare a questa spett.le Procura della Repubblica la situazione gravemente compromessa in cui si trovano a vivere i cittadini del Comune di Venezia residenti nelle frazioni di Tessera, Campalto, Sant’Erasmo e Burano (in totale circa 9.000 abitanti) in ragione dell’insediamento e dell’attività dell’aeroporto Marco Polo di Venezia.

La naturale difficile convivenza con l’insediamento aeroportuale non può giustificare il disinteresse dell’ente e della società di gestione aeroportuale rispetto lo stato di salute e la qualità della vita degli abitanti  del territorio, più prossimo al sedime del M.Polo, minacciati dall’attività aeroportuale.

Le frazioni suddette sono ubicate nelle immediate vicinanze dell’aeroporto M.Polo ed il loro territori sopportano quotidianamente – in orario diurno e notturno- il sorvolo di centinaia aeromobili in atterraggio, in decollo ed in allontanamento con il conseguente inquinamento acustico prodotto ( vedi   le nuove rotte VIC 6X e ROKIB 6X )

 

Per  tutelare sia  la salute ed il benessere psicofisico dei residenti  sia  la salubrità dell’ambiente, a fronte del  consolidato trend in aumento delle attività aeroportuali, si è spontaneamente costituito nel 2011 il “Comitato Cittadini di Tessera e di Campalto contro l’inquinamento acustico, atmosferico ed ambientale da traffico”cui aderiscono più di cinquanta famiglie.

 

Il  Comitato   da tempo è  impegnato in un’azione di richiamo verso l’ente titolare dell’aeroporto (ENAC) e verso le società di gestione e di controllo dei voli  (SAVE spa ed ENAV spa) al rispetto delle normative in vigore  riguardo l’obbligo del gestore sia di approntare un adeguato ed efficiente sistema di monitoraggio continuo dell’impatto acustico delle attività aeroportuali- collocando centraline di rilevazione fonometrica nell’area di maggior emissione acustica  in prossimità dei centri abitati-  sia di porre in essere adeguate e necessarie misure antirumore;  ciò al fine di perseguire una equilibrata  convivenza tra l’infrastruttura produttiva strategica  e la normale vita lavorativa e abitativa dei cittadini.

 

Al Comitato è  risultato impossibile nei fatti ottenere da detti soggetti  un costante monitoraggio  dell’inquinamento acustico diurno e notturno in tutte le  frazioni residenziali  più esposte al rumore provocato dalla movimentazione a terra dei veivoli, dagli atterraggi, dai decolli e da sorvoli a bassa quota  da parte di  aeromobili (oltre 300 al giorno nei 5 mesi estivi).

 

In particolare il Comitato ha   più volte chiesto –in via formale-  all’ente e alle società di gestione delucidazioni in merito alla dozzina  di voli passeggeri e cargo  che sono regolarmente programmati ed effettuati  in orario notturno (  dalle ore 23.00 alle ore 6.00 ) interdetto alle movimentazioni aeroportuali civili e commerciali  dal disposto dell’art.5 del  DPR. 11.XII.1997 n.496,  così come modificato dall’art.1 del D.P.R. 9.XI.1999.   

 

Da tali soggetti non è pervenuto alcun riscontro ed i voli sono tuttora attivi , continuando a generare  grave disturbo al sonno ed al riposo dei cittadini  residenti, in special modo alle  circa 900 persone (lavoratori, lavoratrici, anziani, bambini) che abitano  a <metricconverter productid="300 metri" w:st="on">300 metri</metricconverter> dall’area  di atterraggio e di rullaggio/decollo (zona forte Bazzera).

 

In realtà la normativa più sopra citata stabilisce che  voli notturni (esclusi quelli di Stato, sanitari e di emergenza)  possono essere effettuati se si verificano contemporaneamente tre condizioni:

1.    il LVAn (LVA notte)  deve essere inferiore a 60 dB(A) all’interno della zona A del sedime aeroportuale  e misurato in corrispondenza degli edifici abitativi posti nella medesima zona A . La verifica del  non superamento di tale limite da parte di ciascun singolo aeromobile in servizio notturno è obbligo della società di gestione e tale verifica deve essere validata dall’ARPAV

2. i voli devono essere autorizzati con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei trasporti e della navigazione  sentiti Regione, Provincia e Comuni.

3. I voli notturni devono essere effettuati con velivoli che soddisfino il capitolo 3 dell'annex 16 ICAO.

 

Il divieto di voli notturni secondo quanto previsto dal DPR n. 476/1999 risulta attualmente in vigore, così come anche affermato dal Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente in un parere del 12.01.2011, laddove esplicita che "possono essere autorizzati, con decreto del Ministro dell'Ambiente, voli notturni diversi da quelli di Stato, sanitari e di emergenza, ove venga accertato, dagli organi di controllo competenti, il mancato superamento della zona A dell'intorno aeroportuale del valore di 60 dB(A) Lvan".  

 

 

L’assenza di una centralina fissa di rilevamento fonometrico nell’area  di maggior emissione sonora (zona forte Bazzera) in prossimità del centro abitato, distante appena 200 metri dal limite  esterno della zona A (doc.n. 3) fa ritenere che tali accertamenti non   siano mai stati effettuati

 

Come detto, il  Comitato ha  richiesto all’ente titolare dell’aeroporto   di poter prendere visione delle rilevazioni fonometriche effettuate sulle emissioni degli aeromobili in servizio notturno o dei singoli decreti ministeriali autorizzatori ( doc.n. 4) ma nessun riscontro è pervenuto e ciò induce gli esponenti a ritenere che i quotidiani voli notturni  ( v. es. dati riportati nel doc. 5 )  avvengano    al di fuori delle regole stabilite dall’ordinamento .

 

Conferma di tale dubbio   sono le risultanze di una rilevazione fonometrica  dell’inquinamento acustico nell’area antropizzata di Tessera, Campalto, Ca’ Noghera.  effettuata  dall’ARPAV ( 12-21 ottobre 2012) su richiesta del Comune di Venezia (doc.n. 5)

Da tale rilevazione - pur temporalmente ristretta- è risultato chiarissimamente  che nella fascia oraria notturna-   interdetta ai voli civili e commerciali - ogni notte  mediamente  sono decollati/atterrati  nel periodo osservato  una decina di aeromobili,  determinanti   conseguenti  evidenti superamenti sia  del limite di legge (60 Lvan) e sia  del limite previsto dalla classificazione acustica comunale per la fascia III assegnata al territorio di  Tessera e di Campalto  che è di 50 Db(A) notturno:  “….si riscontra l’evidenza che i superamenti sono stati causati prevalentemente dal rumore di origine aeroportuale  ecc.” (pag.2  nota di valutazione del Rapporto di Prova 24/RU/2012)

 

Ancor più consistente  si può supporre sia la rumorosità sulle aree abitate delle isole di Sant’Erasmo, Burano e del litorale di Treporti sopra le quali gli aeromobili  transitano ad altezze più basse ( indicativamente fra i ( 1900-<metricconverter productid="2200 metri" w:st="on">2200 metri</metricconverter>).

 

Al fine di visionare le rotte di sorvolo dei territori abitati di cui trattasi da parte  degli aerei decollati dal M.Polo, è possibile collegarsi al sito www.flightradar24.it che visualizza la dinamica, in tempo reale,della rotta di ciascun aereo decollato, fornendo a latere le caratteristiche dell’aereo, la destinazione nonché la quota in progress di sorvolo delle varie aree territoriali.

 

I rilievi fonometrici di ARPAV  comprovano  quindi  che  i voli notturni in decollo e/o atterraggio  nel l’aeroporto di Venezia avvengono in contrasto alle norme poiché  la quasi totalità dei medesimi  immette nell’ambiente circostante un livello di rumorosità che supera significativamente il limite di legge.

 

D’altronde la mancanza di monitoraggio continuo da parte della società di gestione dell’aeroporto sui livelli di inquinamento acustico notturno in prossimità delle aree abitate maggiormente esposte, non consente altresì  agli organismi preposti  alla vigilanza sul rumore aeroportuale di avere un costante e attendibile quadro della situazione esistente onde mettere in campo gli interventi di competenza a tutela della quiete notturna e del riposo dei cittadini.

 

E’ nei fatti, d’altronde, come fra l’area aeroportuale di maggior emissione sonora e la vicinissima zona residenziale di Tessera ( compresa fra il limite della zona A  definito dal canale di accesso alla darsena del M.Polo-  via Bazzera e via vecchio hangar ) non sia mai stata predisposta alcuna barriera fonoassorbente tesa a mitigare l’immissione sonora nell’abitato, pur essendo la società di gestione obbligata ad iscrivere annualmente  a bilancio preventivo  una voce vincolata a interventi di monitoraggio e riduzione dell’inquinamento acustico, pari al 7% del bilancio medesimo. Obbligo ribadito anche dalla pronunzia  del  Consiglio di Stato (doc. n. 6)

 

Conclusioni

 

 

La scelta degli  scriventi, sia come  cittadini  residenti in territori del comune di Venezia variamente interessati al disturbo di cui sopra detto e sia come aderenti al Comitato -   di svolgere il presente esposto alla Procura della Repubblica rappresenta l’intento di segnalare all’autorità giudiziaria inquirente  il grave disturbo arrecato al  riposo notturno  degli abitanti nei territori medesimi  ( ma a quanto riportato dai giornali locali anche alla comunità dei cittadini di Marcon  e  di Cavallino/Treporti  adiacenti al sedime aeroportuale)  da parte delle movimentazioni notturne di aeromobili in atterraggio, rullaggio, decollo ed sorvolo nell’aeroporto M.Polo..

 

E’ innegabile che i cittadini residenti nelle frazioni confinanti con l’infrastruttura aeroportuale debbano convivere con l’esercizio dell’attività aeroportuale;ma tale attività deve essere esercitata nel rispetto delle regole imposte dall’ordinamento.

 

Con la presente si chiede l’accertamento delle eventuali responsabilità penali rilevate nei fatti esposti in narrativa.

 

I sottoscritti esponenti chiedono inoltre agli effetti dell’art. 408 del Codice di Procedura Penale di essere informati circa l’eventuale richiesta di archiviazione ovvero di proroga dell’indagine preliminari…"