giovedì 28 febbraio 2013 06:37 Età: 12 yrs

Incidente di Palermo 2010, note sulle quattro Raccomandazioni ANSV, scacco matto di ENAC?

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Incidenti aerei, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

 

Sono state davvero respinte? Ma sul Piano di Emergenza Aeroportuale, anche a seguito delle vicende dell'ATR72 di Fiumicino, non si dovrebbe invece intervenire, e con urgenza?

Il PEA (Piano di Emergenza Aeroportuale) si preavvisa o si improvvisa? L'azione di follow up di ENAC quando è chiusa significa che va tutto bene? In attesa della Relazione finale dell’incidente Airbus 320 Windjet del 2010, il 3 ottobre 2012 ANSV ha divulgato, a quasi due anni dall'evento, un "Interim report-rapporto intermedio", accompagnato da alcune "Raccomandazioni" con destinazione ENAC. Il soggetto chiamato ad intervenire, su sollecitazione della stessa ANSV a sviluppare tecniche, procedure ed altro per adeguare, completare un qualche aspetto negativo e/o controverso" evidenziato nel corso dell'investigazione.

Atto, in sostanza, a migliorare il livello di sicurezza acquisito e/o deficitario. Evitare che un qualche inconveniente e incidente, e disservizio e tanto altro possa riproporsi e ripetersi.

Forse tra le funzioni attribuite all'Enac dal Decreto Legislativo n. 250 del 25 luglio 1997 la Safety, non c'è anche questa? La sicurezza nell'ambito della progettazione, della manutenzione, dell'esercizio degli aeromobili, della funzionalità e delle competenze, delle procedure adottate in ambito di infrastrutture aeroportuali?

Tra di queste perciò anche l'efficienza, la funzionalità, l'ottemperanza agli standard della PEA. Del Piano di emergenza aeroportuale.

Quando la singola Raccomandazione di sicurezza ANSV è chiusa dalla nota "status ENAC chiuso" significa che la replica contenuta nel modello Follow-up Action on Occurrence Report (FACTOR) non avrà altre risposte? .

 

Il modello FACTOR viene emesso per ogni evento per il quale siano state prodotte raccomandazioni di sicurezza e le repliche dovrebbe ottemperare e/o risolvere gli interrogativi che sono tuttora aperti e le evidenze  potrebbero riproporsi con gli effetti negativi.

Questo è infatti un punto chiave della relazione tra una Raccomandazione ANSV riguardante il PEA  la risposta dell'ENAC. Nel caso di cui parliamo, l’Agenzia ha rivolto ben quattro Raccomandazioni ad ANSV, rispettivamente la 11-1836 - 10/3/A/12, la 10/4/A/12, la 10/5/A/12, la 10/6/A/12 all’Enac: ecco le risposte.

Raccomandazione n.: ANSV-11/1836-10/3/A/12

L’ANSV, prendendo spunto dalle evidenze raccolte in relazione all’incidente oggetto di inchiesta, raccomanda di far effettuare, quanto prima possibile, delle esercitazioni su scala totale, senza preavviso, su tutti gli aeroporti italiani aperti al traffico dell’aviazione commerciale, al fine di verificare l’efficiente attuazione dei piani di emergenza aeroportuale, anche alla luce delle criticità evidenziate nella presente relazione intermedia d’inchiesta.

 

Posizione ENAC:

Le vigenti normative internazionali [ICAO Annex 14 Vol I Chapter 9 e Airport Service Manual (Doc. 9137) Part 7], europee [EASA NPA 2011-20 Subpart ADR.OPS.B e relativa AMC] e nazionali [ENAC Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti] non prevedono l’effettuazioni di esercitazioni a sorpresa, anzi proprio il Doc. 9137 ICAO prevede una accurata pianificazione dell’esercitazione a partire da 120 giorni prima.

Alla luce di ciò, l’ENAC ritiene che la raccomandazione non possa essere recepita in quanto non è fattibile chiudere senza preavviso gli aeroporti italiani aperti al traffico dell’aviazione commerciale, ivi incluso quelli militari, allo scopo di effettuare esercitazioni di emergenza non programmate dai Piani di Emergenza Aeroportuali (PEA) approvati.

Il piano delle esercitazioni è già previsto dalla predetta normativa; inoltre a seguito di ogni esercitazione è previsto un debriefing con tutti i soggetti interessati al fine di individuare eventuali criticità riscontate, identificare le relative azioni correttive ed i soggetti incaricati della loro implementazione.

 

Tuttavia, per tenere in debito conto le difficoltà attuative del PEA emerse durante l’evento del 24/09/2010, l’ENAC intende sensibilizzare tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti sulla necessità di strutturare un programma di addestramento ricorrente che tenga conto delle “lesson learned” dagli eventi pregressi.

Status ENAC: CHIUSO

 

 

AZIONI DI FOLLOW-UP

Raccomandazione n.: ANSV-12/1836-10/4/A/12

L’ANSV raccomanda di disporre con urgenza una revisione dei PEA di tutti gli aeroporti italiani al fine di verificare la correttezza dei richiami alle fonti normative ivi contenute oltre che di accertare che i suddetti PEA siano effettivamente in linea con le fonti normative vigenti. In tale contesto si invita l’ENAC a far sì che i PEA siano aggiornati anche alla luce di quanto previsto dal regolamento UE n. 996/2010, in particolare per quanto concerne l’osservanza degli obblighi di cui ai seguenti articoli: art. 9, comma 1 (obbligo di immediata comunicazione all’ANSV dell’accadimento di un incidente/inconveniente grave); art. 13 (protezione delle prove).

Posizione ENAC:

L’ENAC concorda con quanto raccomandato da ANSV e comunica che sono in fase di approvazione sia il nuovo emendamento del Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti [RCEA] sia la Circolare attuativa APT 18B «Piano di Emergenza Aeroportuale – Incidente Aereo».

A seguito di ciò, i PEA dovranno essere rivisti per attestare la conformità alla normativa ENAC e con l’occasione verrà verificata la rispondenza a quanto previsto dal Reg. 996/2010 relativamente soprattutto agli artt. 9 c.1 e 13.

Status ENAC: APERTO

 

AZIONI DI FOLLOW-UP

Raccomandazione n.: ANSV-14/1836-10/6/A/12

L’ANSV raccomanda, in generale, che i soggetti coinvolti nell’attuazione del PEA utilizzino apparati radio la cui affidabilità sia testata anche in condizioni ambientali molto precarie, analoghe a quelle presenti sull’aeroporto di Palermo Punta Raisi al momento dell’incidente indagato.

Raccomanda, altresì, di sensibilizzare i soggetti utilizzatori dei citati apparati radio sulla necessità che gli stessi siano oggetto di accurate manutenzioni periodiche.

 

Posizione ENAC:

L’ENAC concorda con quanto raccomandato da ANSV e ha pertanto inviato opportuna comunicazione [cfr.prot. 2013-CCA-0013823] a tutte le Direzioni Aeroportuali affinché sensibilizzino i gestori aeroportuali affinché tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione del PEA verifichino periodicamente lo stato di efficienza degli apparati radio utilizzati e ne testino l’affidabilità anche in condizioni ambientali precarie.

Status ENAC: CHIUSO