martedì 30 luglio 2013 10:16 Età: 11 yrs

Lettera aperta al Sig. Presidente dell’ANSV

Categoria: Cpt Dentesano, "Cold Case" , Aviation topics, Aerolinee, Std ICAO ENAC, Incidenti aerei, Dossier, Archivio, Pubblicazioni

 

a cura del Comandante Renzo Dentesano

Esimio Professor Franchi,

                                    mi rivolgo a Lei che, nella Sua qualità di Presidente di ANSV e di docente di diritto aeronautico all’Università, ha così ben “pontificato”  all’annuale Convegno dell’Università di Modena lo scorso fine Giugno, spiegando al colto uditorio la sua versione della novella apportata all’ordinamento aeronautico dall’entrata in vigore nei Paesi comunitari dal Regolamento UE n. 996/2010 del 20 Ottobre 2010.

 

In merito però sono costretto a farLe osservare, per amor di verità, che, oltre a quanto Lei ha volutamente tenuto a sottolineare nella Sua relazione riguardo al Regolamento UE 996, esiste anche qualcosa di molto più importante ai fini della sicurezza del volo e che Lei ha omesso di citare e di commentare in quanto tali disposizioni andrebbero a suo disdoro e segnatamente, in campo internazionale e nazionale, a quello dell’Agenzia da Lei presieduta.

 

Infatti dovrebbe esserLe ben noto quanto l’art. 16 “Investigation Report” del Regolamento comunitario in questione, al comma 1, chiaramente indica:- «Ogni investigazione [non “inchiesta”, Professore ! –ndr] di sicurezza dovrebbe concludersi con una “relazione” in formato appropriato al tipo ed alla serietà dell’accident o del serious incident. Omissis……». In materia, il Regolamento (commi 6 e 7 dello stesso articolo)  prosegue stabilendo altrettanto chiaramente che:- «L’Autorità incaricata dell’investigazione [e non “inchiesta”, che è quella giudiziaria, Professore – ndr] dovrebbe rendere pubblica una relazione finale nel più breve tempo possibile entro 12 mesi dalla data dell’accident o del serious incident». E che:- «Qualora la relazione finale non possa esser resa pubblica entro 12 mesi, l’Autorità investigativa di sicurezza [in Italia:- la Sua   ANSV, Professore! – ndr] dovrebbe rilasciare una comunicazione intermedia almeno ad ogni anniversario dell’accident o del serious incident, elencando l’avanzamento dell’investigazione e qualsiasi problema di sicurezza rilevato».

 

Come noterà, Professore, mi sono ben guardato dal tradurre i termini anglosassoni “accident” e “serious incident” con la traduzione importata in Italia a seguito della balorda traduzione dei contenuti della Direttiva  CE 54/96 del 1994 e perpetuata dal ritardato, di ben cinque anni,  D. Lg 66/1999, istituente l’Agenzia da Lei diretta, senza obiezioni, fin dalla Sua origine italiana, sebbene in netto contrasto con i reali significati dei termini anglosassoni utilizzati nella Direttiva, ora abrogata dal Regolamento UE 996/2010.

 

 Preciso infine che quanto riprodotto (e tradotto) dal Regolamento comunitario ora in vigore è anche quanto l’ICAO stabilisce nel suo Annesso 13 (che fa universalmente testo), sotto il titolo “Release of the Final Report” ai punti 6.5 e 6.6.

 

Quindi, personalmente, Le contesto la facoltà di interpretare in lingua italiana i termini anglosassoni nei quali sono stati originariamente concepiti sia il testo del Regolamento UE 996 che l’Annesso 13 dell’ICAO, pretendendo di definire  “inchiesta” quella che i due Organi internazionali citati definiscono “Investigazione di sicurezza”, come pure di permettersi, come nel caso dell’incidente di  WindJet a Palermo-Punta Raisi del 24 Settembre 2010, di esser arrivati a 35 mesi dalla data dell’accadimento senza aver ancora concluso con un “Final Report” la sua investigazione ed invece di aver pubblicato il  3 ottobre 2012, dopo ben 2 anni, un unico “Interim Report”, o come la definisce Lei  una  “Relazione Intermedia d’inchiesta”. E pensare che l’incidente di WindJet si presentava molto facile da investigare, avendo tutto l’occorrente sotto mano, inclusi i Registratori di bordo e di terra, i testimoni ed i  tre piloti presenti in cabina di pilotaggio.

 

Accident, quello di WindJet, che ha pure comportato il fallimento finanziario della Compagnia, il cui dissesto economico era ben noto da tempo anche all’ENAC, la quale a sua volta ha omesso d’intervenire adeguatamente a tutela del pubblico viaggiante.

 

Naturalmente, con la presente, intendo anche segnalare questo caso di inadempienza (che imputo alla carica pubblica che Lei occupa), all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, quale incaricato della vigilanza sull’ANSV in base all’art. 1 del d. Lg n. 66/1999.

 

Insomma, sia chiaro, Lei e la Sua Agenzia non mettete ”sotto inchiesta” proprio nessuno (compito riservato all’A. G.), ma avete il dovere di “investigare”  (cioè di indagare) sui fatti inerenti gli eventi di pericolo  dell’Aviazione Civile, per individuarne le cause, senza alcun fine di stabilire colpe.

 

E, noi contribuenti, ci attendiamo invece  che le investigazioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del volo siano tempestive e soprattutto proattive per la sicurezza del volo !

 

F.to: Renzo Dentesano

Investigatore d’incidenti aeronautici – certificato dal NTSB – USA.