Con una interpellanza urgente (primo firmatario Paolo Fontanelli) si corre ai ripari. Gli sforamenti soprastanti ai 65Lva e 75Lva, spesso possono essere stimate con estrema correttezza utilizzando adeguatamente il modello matematico INM. Quello previsto dal decreto 31 ottobre 1997. E' una convinzione che Aerohabitat sostiene da oltre 15anni: invano.
I sottoscritti deputati chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere:
Premesso che:
l’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa è un aeroporto militare aperto al traffico civile e commerciale, che negli anni, in virtù di una positiva collaborazione fra le strutture civile e militari, ha ampliato notevolmente il livello delle sue attività e dei suoi collegamenti nazionale e internazionali;
in data 4 luglio 2003 ENAC aveva approvato il Piano di Sviluppo dell’aeroporto Galilei di Pisa fino al 2015 con decreto positivo di Valutazione Impatto Ambientale del 23 gennaio 2002 detto Piano prevedeva, tra gli altri, interventi di adeguamento ed ampliamento dell’aeroporto per poter far fronte al previsto sviluppo dei passeggeri (si è passati da 1,4 milioni circa di passeggeri
nel 2001 a 4,5 milioni circa nel 2012) ricorrendo in parte anche all’acquisizione di aree messe a disposizione dall’Aeronautica Militare la V.I.A. prevedeva una serie di prescrizioni tra cui la ricerca di alternative abitative riguardanti le attuali abitazioni lungo via Cariola e via Carrareccia a Pisa, che costituiscono un vecchio borgo agricolo composto da circa n. 44 unità immobiliari situate nell’immediata adiacenza del piazzale aeromobili e confinanti con la testata nord della pista secondaria e vicinissime alla testata della pista principale
la prevista delocalizzazione, con la conseguente demanializzazione delle aree occupate dal borgo per essere annesse al demanio aeronautico civile statale, teneva conto che dette abitazioni risultavano non compatibili con:
- le situazioni di rumorosità dell’aeroporto;
- le oggettive esigenze di sicurezza;
- la natura (anche) militare dell’aeroporto che richiede l’eliminazione di ogni significativa limitazione per consentire il pieno svolgimento degli impegni operativi delle Forze Armate, connessi con il quadro geopolitico e di sicurezza internazionali;
- lo sviluppo delle attività aeronautiche civili e l’implementazione, già in essere, di basi operative sul Galilei da parte di alcuni vettori.
l’attuazione del Piano passava necessariamente dalla sinergia tra i soggetti pubblici a vario titolo competenti ed, in tale contesto, il primo marzo 2010 è stato siglato un Protocollo di Intesa tra SAT – Società Aeroporto Toscano di Pisa G. Galilei, Comune di Pisa, Provincia di Pisa e Regione Toscana, “finalizzato all'individuazione di un percorso che garantisca la realizzazione delle azioni previste nel Piano di Sviluppo Aeroportuale secondo le modalità indicate dal DEC/VIA 6917/2002 relativamente agli interventi che coinvolgono le abitazioni lungo Via Cariola e via Carrareccia a Pisa”
detto Protocollo prevedeva che i sottoscrittori dello stesso “attivano una serie di azioni di coinvolgimento dei Ministeri interessati (Infrastrutture e Trasporti, Difesa e Ambiente, ENAC) al fine di addivenire ad una soluzione nel comune interesse della realizzazione degli interventi previsti dal Piano di Sviluppo Aeroportuale che richiedono l'acquisizione del tratto di via Cariola compreso tra l'attuale piazzale aeromobili e la pista di decollo e delle relative garanzie a tutela dei cittadini”
conseguentemente iniziarono dei primi contatti con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, nel febbraio 2011, costituì un apposito tavolo istituzionale che, nella sua riunione del 24 maggio 2011, approvò la costituzione di un apposito Gruppo di Lavoro, a cui furono invitati a partecipare rappresentanti dei diversi Ministeri coinvolti, ENAC, Regione, Provincia, Comune e SAT spa (società a maggioranza pubblica gestore dell’aeroporto Galilei), nell’intento di definire e sottoscrivere un apposito Accordo di Programma
Dopo una serie di incontri si è arrivati alla presentazione di una bozza di Accordo di Programma, definito da Regione, Provincia, Comune e SAT, ampiamente discusso e concordato con il Tavolo di Concertazione Nazionale, consegnato al Ministro Matteoli il 10 ottobre 2011.
Tale Accordo è finalizzato a definire le modalità attuative e a reperire i finanziamenti necessari a delocalizzare le 44 abitazioni di Via Cariola e Via Carrareccia da effettuale con Legge dello Stato, così com’è avvenuto per altri casi analoghi (vedi Malpensa).
Dopo quasi un anno di attesa c’è stata una convocazione per un incontro tenutosi l’11 settembre 2012 presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture alla presenza dei rappresentanti dei Ministeri della Difesa e dell’Ambiente, dell’ENAC, del Comune e della Provincia di Pisa, della Regione Toscana e di SAT. Al termine dell’incontro il Capo di Gabinetto del Ministero si era impegnato a coordinare un gruppo di lavoro che definisse un intervento legislativo attraverso il quale venissero finanziati gli interventi di delocalizzazione nonché definiti i tempi e i modi necessari a realizzarli. Tale provvedimento normativo, doveva essere inserito nelle leggi finanziarie di fine anno ma ciò non si è verificato.
Dopo altri incontri, visto che non è stata data concretamente risposta all’obiettivo di finanziare la delocalizzazione, detto Gruppo di lavoro, ha nel frattempo interrotto i propri lavori dopo aver preso atto che, a seguito di verifiche effettuate dai rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e di ENAC, era emersa l’indisponibilità dei fondi occorrenti per tale delocalizzazione stimati, su più anni, nella misura di circa 18 milioni complessivi e nonostante una prevista compartecipazione iniziale da parte del gestore aeroportuale SAT SpA e nonostante l’intervenuta costituzione di una apposita addizionale sui diritti di imbarco passeggeri di cui all’art.2 della legge 24 dicembre 2003 n.350 e successive modificazioni
Le abitazioni di Via Cariola e Via Carrareccia sono ubicate, di fatto, all’interno dell’aeroporto Galilei provocando notevoli difficoltà sia ai residenti per evidenti problemi ambientali e di inquinamento acustico sia alla stessa operatività dell’aeroporto Galilei ed al suo ulteriore sviluppo.
Se alla luce di quanto sopra esposto non ritenga necessario intervenire nell’intento di coordinare direttamente i Ministeri interessati in modo da garantire, entro breve tempo, le necessarie risorse statali atte a risolvere la prevista delocalizzazione delle abitazioni di via Cariola e via Carrareccia a Pisa.
PAOLO FONTANELLI
SILVIA VELO
PAOLA DE MICHELI
ANDREA DE MARIA