A capirci qualcosa? Lo scorso 10 settembre il presidente di SAVE, Enrico Marchi ha partecipato ad un dibattito pubblico sulla “convivenza possibile” tra l’aeroporto Marco Polo ed il territorio e la comunità limitrofa.
E' accaduto alla Sagra della Sbrisa di Forte Bazzera e l'evento sarebbe stato organizzato dal Comitato Tessera Bella. La discussione, dopo aver trattato sulla qualità dell'ambiente per i cittadini, di pista ciclabile ed altro ecco che il tema apre sull'espansione aeroportuale.
Presenti anche alcuni consiglieri comunali e provinciali tra una domanda e l'altra ecco che viene affermato come "nell’ambito della riorganizzazione del polo aeroportuale del Nordest la seconda pista del Marco Polo potrebbe non essere necessaria". E' possibile?
Le problematiche di convivenza tra comunità, territorio ed aeroporto sono evidenti già con il traffico aereo di questi anni e un incremento del traffico, con una seconda pista o senza, incrementerà e dilaterà gli effetti collaterali sulla popolazione limitrofa. Piani di rischio per incidente aereo, impatto acustico ed atmosferico determinano misure di tutela della cittadinanza e salvaguardia dell'ambiente dovranno essere adeguatamente pianificati. Programmi di insonorizzazione degli edifici sensibili e residenziali potranno essere verificati e predisposti anche in parallelo ad eventuali progetti di parziale e/o totale delocalizzazione di cittadini.
Quale sarà l'area interessata da queste problematiche e dai relativi piani di intervento di tutela?
Ecco sono considerazione preliminari, inevitabili nella progettazione del potenziamento aeroportuale. Qualunque esso sia. Indispensabile, comunque, è conoscere quale possa essere, realmente, in totale trasparenza, il futuro masterplan dello scalo veneziano