giovedì 03 aprile 2014 06:07 Età: 11 yrs

Aeroporto di Venezia verso il raddoppio dei voli

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Venezia, Pubblicazioni, Dossier, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio

 

Scenario futuro: dagli 80mila movimenti del 2013 ai 150mila nel 2030! Ma con quattro piste!

Dalle odierne due piste parallele si passerà davvero alla terza e quarta pista? Se da un lato il comunicato stampa ENAC dello scorso 5 marzo sugli investimenti pianificati dal contratto di programma tra ENAC e SAVE sono stato oggetto di verifica il progetto quarta pista rilancia i traguardi per lo scalo Lagunare.

"Il Presidente dell’Enac Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta si sono incontrati questa mattina con una delegazione di SAVE, società di gestione dell’Aeroporto di Venezia, guidata dal Presidente Enrico Marchi. L’incontro, previsto nell’ambito dell’usuale attività di vigilanza e controllo che svolge l’Enac nei confronti delle società di gestione, ha riguardato in modo particolare la verifica dello stato degli investimenti previsti dal contratto di programma stipulato tra Enac e Save. Il contratto, infatti, disciplina i vari aspetti del rapporto tra lo Stato e la società che gestisce lo scalo. Rappresenta lo strumento di regolazione tariffaria per l’utilizzo delle infrastrutture aeroportuali e permette il riscontro da parte dell’Enac dell’attuazione del piano di investimenti, del piano della qualità e della tutela ambientale che la società di gestione si impegna a realizzare durante il periodo contrattuale. Il contratto stabilisce, pertanto, quelli che sono impegni reciproci che le parti devono onorare.

Si evidenzia che il mancato rispetto degli obblighi potrebbe comportare misure afflittive nei confronti della società di gestione. Tutto ciò premesso, l’Ente ha verificato con soddisfazione un sostanziale allineamento delle attività in corso d’opera da parte della società di gestione con quelle oggetto dal contratto. L’Enac ha riscontrato un leggero scostamento con il programma previsto che si è determinato nella fase iniziale a causa della necessità di definire alcuni passaggi burocratici che non dipendono né dall’Enac, né dalla Save. L’Enac si augura che questi aspetti procedurali vengano resi più fluidi. Infatti, se da una parte gli investimenti aeroportuali sono governati dallo strumento contrattuale tra l’Enac e le società di gestione che sono quindi vincolate al rispetto degli impegni, dall’altra parte va evidenziato che gli investimenti costituiscono un beneficio complessivo non solo per lo sviluppo dello scalo e del territorio, ma a favore della crescita dell’intero comparto del trasporto aereo e, di conseguenza, del sistema Paese.

L’Enac, peraltro, ha registrato con piacere che l’associazione ACI World (Airport Council International) che riunisce i principali aeroporti mondiali (solo in Europa raggruppa oltre 450 scali in 44 Paesi), ha realizzato delle verifiche con parametri applicati in tutto il mondo, dalle quali è emerso che, la grazie alla qualità dei servizi offerti da Save, l’Aeroporto di Venezia si colloca al primo posto tra gli aeroporti italiani e tra i primi scali in Europa. Oltre alle normali attività di vigilanza e controllo svolte, l’Enac individua momenti particolari rispetto ai quali viene effettuato un punto della situazione su determinati argomenti. Per l’Aeroporto di Venezia, il prossimo incontro di verifica sulle attività in essere e in particolare sugli investimenti, è fissato per la fine del mese di giugno. A valle dell’incontro verrà data informativa pubblica sui risultati".

Tutto bene quindi?

Come classificare ed inquadrare nel contesto soprastante il Master Plan del nodo intermodale indica che, con il completamento delle opere, nel 2030:

3,8 milioni di passeggeri/anno potranno utilizzare l’Alta Velocità;

6,6 milioni di passeggeri/anno potranno arrivare in aeroporto con il tram/sublagunare, la linea ferroviaria regionale SFMR, la linea ferroviaria AV;

9,3 milioni di passeggeri/anno potranno transitare nella Stazione, diretti alle varie modalità di trasporto collegate;

13 milioni di passeggeri/anno potranno utilizzare il terminal aeroportuale;

19 milioni di passeggeri/anno in totale transiteranno nell’area, diretti alle varie destinazioni presenti nel Nodo Intermodale.

Ma sopratutto come valutare il progetto che porterà ad allargare il numero delle piste a quattro? Possibile che mentre non è stata ancora raggiunta l'autorizzazione di Valutazione di Impatto Ambientale per la terza pista venga proposta una quarta?

Il traguardo dei 250mila voli/anno con 34 milioni di passeggeri/anno l'aeroporto di Londra Gatwick, secondo scalo londinese, in fondo, lo ottiene con una coppia di due piste parallele come quelle esistenti da almeno 20anni al Venezia Tessera. Perché quindi insediare due ulteriori piste con l'aggravio dei costi territoriali, ambientali e finanziari?