Le minacce e di rischi associati all'attività intrecciata di voli civili/commerciali ed il nuovo mondo dei droni sembrerebbero essere diventate di dominio pubblico. Anche la stampa ed i media generalistici stanno affrontando questa imprescindibile problematica: lo spazio aereo soprastante ai centri abitati, alle aree agricole come alle zone in prossimità delle piste di volo dei piccoli e grandi aeroporti sono diventate - era ora - una emergenza da fronteggiare e risolvere, in sostanza non è immune al rischuo crash.
E' un universo nel quale si sovrappongono le attività aeree di lavoro aereo, quelle ludiche, quelle di monitoraggio, di voli commerciali, di riprese video a bassa e/o alta quota per eventi famigliari e mondani
Quando da un lato il marketing dell'industria che promuove i droni sostiene come i cosiddetti mezzi a pilotaggio remoto risultino facili da impostare e facile da pilotare anche per un principiante, ecco che, invece in Germania "insurer Allianz published a review of aviation safety on Thursday, and expressed concerns it has discussed with other insurance companies in private. "Cyber terrorism may replace the hijacker and bomber and become the weapon of choice on attacks against the aviation community".
Quello che le agenzie e gli enti di vigilanza dell'aviazione civile e militare non ancora ancora - del tutto - manifestato è invece diventato oggetto e target per le società di assicurazione più avvedute e coinvolte nel "garantire" l'utenza aerea minore e maggiore.
Da un lato quindi le promozione dei droni minimizza l'impiego e l'utilizzo semplificato dei droni attraverso un telecomando e/o un controllo a distanza anche con uno smartphone, indipendentemente alla quota di volo, dall'altra nel corso del August Black Hat hacking conference in Las Vegas ha sostenuto "cyber security researcher Ruben Santamarta demonstrated how one could hack a plane's satellite communications equipment by exploiting their WiFi and inflight entertainment systems."
Lo stesso Santamarta inoltre ha sostenuto come " a hacker could, in theory, disrupt or modify satellite communications, which could interfere with the plane's navigation and safety systems", lo ha riferito la Reuters.
Ma Allianz Allianz SE, è una società di servizi finanziari con sede a Monaco, in Germania. E' la seconda Compagnia al mondo nel settore delle assicurazioni, dopo la francese AXA, e prima dell'italiana Generali) enfatizza un ulteriore rischio: "according to Allianz, comes from commercial drones crowding airspace. Usage has increased over recent years in the surveillance, farming, news and sporting industries, and regulations governing their commercial use have not yet been established by the Federal Aviation Authority (FAA). "The potential risks are obvious, namely collision or third-party damage or injury and resulting liability".
La FAA nello scorso novembre ha riportato come nel mese di ottobre 41 piloti hanno segnalato "incroci ravvicinati" con droni.
L'allerta è diventato, alla fine evidente e trasparente, ma lo ha sostenuto una società di assicurazioni:
"Cyber attacks and commercial drones pose a growing risk of commercial aircraft crashes, running counter to a long-term decline in fatal accidents."
Qualcuno delle recenti tragedie aeree, Cold Case aeronautici internazionali probabilmente senza riscontro, non potrebbe essere riconducibile a un qualche incrocio tra droni, e/o navette interorbitali ed aereo di linea? Problematiche di alta quota, di voli di crociera per aerei di linea che, tuttavia, registrano "new threats to air safety" a bassa quota? Sopra le città e agglomerati urbani?