Con la recente presentazione del Report - Definition of Underwater Search Areas MH370 - documento di 64 pagine della ATSB (Australian Transport Safety Bureau) dal prossimo agosto ripartiranno le ricerche sui fondali dell'Oceanico Indiano.
La zona da ispezionare non solo è cambiata ma è diventata una sorta di rettangolo. L'area primaria di investigazione sarà di circa 60.000 km2 per arco di 650 km di lunghezza e 93 km di larghezza.
Le stime sulla possibile durata delle ricerche sono alquanto incerte: con profondità fino a sette chilometri ed un mare agitato potrebbero durare molti mesi. Ma se sulla zona delle ricerche gli investigatori sembrerebbero concordare è del tutto dubbia la causa prima dell'incidente e la dinamica degli eventi che avrebbero portato lo scorso 8 marzo un velivolo e 239 occupanti a sparire dai radar?
Il report della ATSB ad un certo punto sostiene - non senza incorrere in evidente contraddizione - l'ipotesi di ipossia per equipaggio e passeggeri:
"Given these observations, the final stages of the unresponsive crew/ hypoxia event type appeared to best fit the available evidence for the final period of MH370’s flight when it was heading in a generally southerly direction:
-loss of radio communications
-long period without any en route manoeuvring of the aircraft
-a steadily maintained cruise altitude
-fuel exhaustion and descent
This suggested that, for MH370, it was possible that after a long period of flight under autopilot control, fuel exhaustion would occur followed by a loss of control without any control inputs".
La nota soprastante, infatti, non risolve la causa della sparizione del segnale del trasponder dai radar e la prima virata verso nord ovest, la seconda e la terza - ancora a sinistra - verso sud. Una navigazione quindi controllata e positiva impraticabile per un equipaggio incapacitato da una improvvisa ipossia.
Appaiono interessanti due allegati in appendice quali "Accident case studies – loss of control accidents" e "Accident case studies – unresponsive crew/ hypoxia accidents".
Lo scenario ipossia comunque rimanda a tre possibili cause segnalate da Aerohabitat:
- incendio del carico di batterie al Litio con generazione ed esalazione di sostanze tossiche e conseguente perdita di coscienza di passeggeri ed equipaggio. Ipotesi con uno scenario di aeromobile che prosegue il volo senza controllo e precipita - dopo alcune ore - per mancanza di carburante;
- Perdita di coscienza per equipaggio e passeggeri conseguente a fenomeni emissione, sprigionamento e avvelenamento da sostanze generate dal sistema di condizionamento e pressurizzazione (alterazioni derivate dal ossigeno, CO2, origine criotecnica e altro);
- Incapacitation per i due piloti.