giovedì 22 maggio 2014 05:41 Età: 11 yrs

Sul futuro e sulle prospettive degli aeroporti Toscani

Categoria: Aeroporti, Firenze, Altri scali, Pisa, Archivio, Dossier, Convegni, Std ICAO ENAC, Comitati , Aviation topics

 

Un comunicato stampa della "Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio" www.territorialmente.it

"La Regione toscana non venda le sue quote al magnate argentino e tuteli il territorio della Piana.

La Rete dei Comitati per la difesa del territorio ritiene negativo che la Regione Toscana venda, in toto o in parte, le azioni detenute di Sat e di Adf, le due aziende che gestiscono rispettivamente l'aeroporto Galileo Galilei di Pisa e l'Amerigo Vespucci di Firenze, a Corporacion America, il gruppo argentino del magnate Eduardo Eurnekian. La cessione delle quote è quanto prevede una delibera, già approvata nelle scorse settimane dalla Giunta toscana e ulteriormente modificata nella ultima seduta del 12 maggio quando è stata cassata la parte del testo in cui si parlava di "mantenimento di una quota societaria che consenta la verifica del perseguimento dell'obiettivo di integrazione, anche tramite la sottoscrizione di ulteriori accordi".

Così facendo la Giunta toscana spiana la strada a Corporacion America, intenzionata ad acquisire la maggioranza delle azioni sia a Firenze che a Pisa su cui ha già lanciato due Offerte pubbliche d'acquisto (Opa), e rinuncia di fatto alla possibilità di far rispettare gli obiettivi strategici che sono alla base dell’integrazione tra i due scali, quindi a tutelare l'interesse pubblico in una questione di grande importanza come il sistema aeroportuale regionale, affidandone le sorti agli interessi multinazionali di impresa.

Inoltre, conseguenza diretta della cessione di quote sarebbe la possibilità di realizzare l'ampliamento della pista dell'aeroporto di Peretola, aggirando la normativa europea e utilizzando fondi pubblici.

"Prevedere nella Piana fiorentina una nuova pista da 2.400 metri, o in subordine da 2.000 metri – dichiara il Presidente della ReTe Mauro Chessa – significa non tener conto delle enormi criticità in termini di sicurezza e di inquinamento ambientale che già i cittadini della Piana e dell'hinterland fiorentino conoscono bene". Si sottovalutano così i costi del riassetto dell'intero sistema di drenaggio e dell'interramento dell'autostrada, necessari alla nuova localizzazione della pista. Ciò contrasta inoltre palesemente con il progetto del Parco agricolo della Piana fiorentina che la stessa Regione ha predisposto, definito dal Piano stesso del Parco "principio ordinatore di tutte le politiche infrastrutturali".

La ReTe ritiene che l'integrazione del sistema aeroportuale debba salvaguardare le peculiarità delle due infrastrutture, senza piani faraonici che rischiano di ripercuotersi seriamente sia sull'assetto del territorio sia sulle finanze pubbliche, visto che il progetto della pista allungata e parallela di Peretola sarebbe realizzato con il 50% di risorse pubbliche.

Secondo la ReTe le priorità devono riguardare la messa in sicurezza dell'attuale pista di Firenze, la complementarietà dei due scali toscani attraverso il potenziamento del collegamento ferroviario Pisa-Firenze e finalmente la razionalizzazione urbanistica della piana per mezzo del Parco agricolo.