martedì 11 marzo 2014 06:36 Età: 11 yrs

Boeing 777 e lo scenario disintegrato in volo: terrorismo o serbatoi esplosivi?

Categoria: Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Incidenti aerei, Human factor, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Aerolinee, Flotta militare

 

Ancora nessuna certezza sulla causa dell'incidente

Cosa pensare, come analizzare e commentare la scomparsa dai radar del volo Boeing 777 della Malasya Airline con 239 occupanti.

La totale assenza di evidenze e riscontri in mare e senza alcuna traccia significativa (ATC, radar, e altro) non sembrerebbe consentire ipotesi diverse dall'esplosione in volo dell'aeromobile.

Uno scenario che lascia spazio a due opzioni: l'atto terroristico e l'innesco incidentale di un qualche serbatoio di carburante del Boeing 777. Due ipotesi che, in mancanza di un comunicato di rivendicazione da parte di qualche soggetto e/o movimento politico, potrebbe essere circoscritto alla esplosione del carburante stivato in uno dei serbatoi di bordo.

Una evenienza assai rara ancorché possibile nella casistica degli incidenti, anche recenti, dell'aviazione commerciale. L'esplosione del carburante e conseguente esplosione dell'aeromobile, sia esso in volo quanto a terra non è, infatti, una novità. Gli annali statistici registrano almeno tre incidenti famosi.

Dal 1990 Philiphine Airlines 737-400 a Manila, il Boeing 747 TWA nel 1996, e Boeing 737 -300 Thai del 2001.

Tre eventi che hanno fatto storia ed hanno dato origine a dibattiti, discussioni e revisioni nella progettazione dei velivoli e dei serbatoi. FAA ed EASA hanno adeguatamente analizzato ed approfondito linee guida e direttive per la messa in sicurezza dei serbatoi.

Le problematiche associate all' Eliminate Ignition Sources (per la prevenzione di inneschi ed esplosione dal 1996 sono state emanate centinaia di specifiche direttive tecniche)

Altrettante iniziative per "Reduce Fuel Tank Flammability - Fuel Tank Inerting" hanno determinato EASA e FAA Proposes Rule to Reduce Fuel Tank Flammability.

Le flotte aeree interessate sono risultate inizialmente quelle Boeing 737, Boeing 747, e Airbus A320. In seguito anche Boeing 757, 767 e 777 e Airbus 330.

In una analisi 2005 della FAA USA illustrando in una Press Release "FAA Proposes Rule to Reduce Fuel Tank Explosion Risk (Release No. AOC 39-05 November 14, 2005) erano elencati anche il numero degli esemplari in esercizio che avrebbero dovuto essere interessati da ispezioni ed eventuali interventi correttivi.

All'epoca gli esemplari interessati sarebbero stati oltre 3200. Tra di questi ben 906 Airbus 320, 44 Airbus 330, 1149 Boeing 737, 93 Boeing 747, 581 Boeing 757, 347 Boeing 767 e 157 Boeing 777.

Nel 2005 l'operazione "Safer fuel tanks on aircraft will help prevent the possibility of future explosions and the tragic loss of lives" , secondo U.S. Transportation Secretary Norman Y. Mineta, avrebbe predisposto le misure per fronteggiare il rischio esplosione.

In attesa di ulteriori commenti a riguardo e di riscontri oggettivi sulle cause dell'incidente occorso al Boeing 777 della Malasya Airline è indispensabile segnalare come l'esemplare aereo scomparso, immatricolato 9M-MRO, numero di serie 28420/404, è in servizio dal 2002.

E' forse uno dei 157 Boeing 777 che doveva essere sottoposto a ispezione e modifiche per "reduce the flammability levels of fuel tank vapors on the ground and in the air to remove the likelihood of a potential explosion from an ignition source"?


Files:
EASA_-_Fuel_tank_safety_flammability_reduction.pdf
CAA_tanks_explosion_99-73.pdf