Con un comunicato stampa dello scorso 14 febbraio 2014 la Giunta comunale approva - dopo un lungo iter - il Piano di Rischio per l'aeroporto Marco Polo. Ecco il testo integrale:
La Giunta comunale ha approvato stamattina il Piano di Rischio per l'aeroporto Marco Polo. E' quanto ha reso noto l'assessore comunale all'Urbanistica, Andrea Ferrazzi che precisa:
“Il codice della navigazione ha modificato le norme relative ai vincoli di proprietà privata da porre sui terreni limitrofi agli aeroporti, intervenendo sul Piano di Rischio, strumento urbanistico finalizzato alla tutela del territorio dal rischio derivante dall'attività aeronautica.
I comuni non possono autorizzare, sulla base del codice di navigazione, opere di attività ubicate lungo le direzioni di decollo e atterraggio e anche sulle fasce laterali fino a 1 chilometro; su questa base i Comuni devono programmare la strumentazione di pianificazione urbanistica conseguente. Nel frattempo l'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ha già dato un parere di competenza e approvato il Piano di rischio del Comune di Venezia. Il Piano di Rischio dovrà essere ratificato anche dalla Commissione consiliare competente e dal voto del Consiglio comunale."
L'analisi di quello che viene identificato come "strumento urbanistico finalizzato alla tutela del territorio e dal rischio derivante dall'attività aeronautica" tuttavia, pur dinnanzi al parere "positivo" di ENAC pare contraddire, da un lato la normativa specifica ENAC, dall'altra la stessa proposizione del Piano di Rischio aeroportuale predisposto dal Programma al 2012- 2030.
A riguardo Aerohabitat aveva anticipato dubbi in una nota lo scorso 3 febbraio:
"Venezia Tessera, due piste ma solo un Piano di Rischio". Il testo era il seguente:
"Stop alle edificazioni se non coerenti con il piano deliberato.
Il Comune di Venezia lo scorso 24 giugno 2013 ha completato l'iter procedurale che ha adottato il Piano di Rischio Aeroportuale dell’aeroporto “Marco Polo” di Tessera-Venezia, ai sensi dell’art. 707 del Codice della Navigazione (di cui al D.lgs. 96/2005 modificato ed integrato dal D.Lgs. 151/2006), approvato da ENAC con prot. 0002610/IPP del 08/01/2013.
La documentazione relativa è disponibile on line dal web dello stesso comune lagunare. Tutto regolare quindi! Dalla documentazione ufficiale si può leggere:
"Il Comune di Venezia ha operato in conformità alle Direttive ENAC (con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla Circolare APT-33 del 30.08.2010) ed ha elaborato una proposta di Piano di Rischio. Successivamente trasmesso con nota prot. 207389 del 15/05/2012 il Comune di Venezia ha inviato ad ENAC la documentazione inerente il Piano di Rischio per il parere di competenza. ENAC a sua volta, con nota prot. 90645/IPP del 13/07/2012 ha indicato le modifiche e le integrazioni da apportare sulla documentazione del Piano di Rischio. Il Comune di Venezia, con note prot. 395557 del 20/09/2012, 249859 del 24/10/2012 e PEC id. 530050 inviata il 12/12/2012 ha integrato la documentazione inizialmente trasmessa, così come indicato da ENAC. ENAC, con nota prot. 0002610/IPP del 08/01/2013 ha espresso definitivo parere favorevole sul Piano di Rischio dell’aeroporto “Marco Polo” di Tessera-Venezia, approvandolo ai fini dell’efficacia delle relative disposizioni."
Tutto in regola quindi? Aerohabitat ha dei dubbi!
Nella documentazione aggiuntiva si legge anche:
"Il Piano di Rischio Aeroportuale comporta l’individuazione di zone di tutela, che assumono caratteristiche differenti in rapporto al codice di riferimento dell’aeroporto che viene determinato sulla base delle caratteristiche dimensionali delle piste. L’aeroporto Marco Polo di Tessera-Venezia è costituito da due piste: la principale 04R/22L corrispondente a dimensioni di 3.300 m. x 45 m. e la secondaria 04L/22R corrispondente a dimensioni di m. 2.780 m x 45 m".
Ecco il punto chiave.
Se le piste disponibili ed operabili sullo scalo della Laguna sono due per quale motivo il Piano di Rischio concerne esclusivamente la pista di 3.300 Aerohabitat ha - forse - preso un clamoroso abbaglio? "
Come venirne a capo?
Nessuna difficoltà o complicazione tecnica. La comparazione tra la documentazione fruibile dallo stesso Comune di Venezia e precisamente il DC 2013 49 Tav P01, il DC 2013 49 Tav P02 e la Relazione DC 2013 49 Tav R01, con un tavola che rappresenta il Piano di Rischio per le due piste 04 esistenti e per la terza pista progettata dal masterplan al 2030. Chi ha elaborato quest'ultima mappa/tavola?
La professionalità ed accuratezza della mappa che Aerohabitat ha potuto analizzare lascia supporre che costituisca parte della documentazione del programma degli interventi aeroportuali Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture al 2021 - 2030. Cosa concludere? Supporre una qualche negligenza e/o controversa quanto errata interpretazione dell'adozione dell'art. 707 del Codice della Navigazione da parte dei tecnici del Comune di Venezia? Ma come si spiegherebbe allora l'eventuale nulla osta dell'ENAC?
La questione non appare irrilevante e necessità una piena trasparenza.
Le ripercussioni del Piano di Rischio per una singola pista, la 04 Destra/22 Sinistra, probabilmente, riflette inevitabili evidenze sull'adeguamento del Piano Particolareggiato, sulla Variante al PRG per la Terraferma.