Un aeromobile in accelerazione, in corsa di decollo, sulla pista 36 avrebbe ingerito volatili dal propulsore destro e l'equipaggio ha immediatamente eseguito un abort take-off.
Sarebbe accaduto sul volo Vueling Airlines - Airbus A320-200, immatricolato EC-MBY - VY-6515 operante la tratta Torino - Barcellona (Spagna) equipaggiato con motori CFM56.
L'aeromobile è rientrato al parcheggio ed i passeggeri sono stati riprotretti su altro velivolo raggiungendo la destinazione dopo circa sei ore. La news divulgata dal sito Aviation Herald - ricevuta in data 4 dicembre - segnala come il velivolo, tre giorni dopo, l'incidente sarebbe stato ancora a terra in attesa della riparazione/sostituzione di alcune palette del rotore.
L'impatto volatili birdstrike negli aeroporti in genere e allo scalo di Caselle-Torino ha trovato spazio nel documento "Bilancio sociale 2014" della SAGAT. Nelle pagine dedicate "Un connubio tra natura e tecnologia- La falconeria" si legge:
"Un problema comune a tutti gli aeroporti è la possibile presenza in area di manovra di volatili e altri animali selvatici che costituisce un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione aerea in caso di impatto con gli aeromobili durante le operazioni di atterraggio e decollo.
La SAGAT effettua il monitoraggio giornaliero delle aree interne al sedime aeroportuale con particolare attenzione alla pista di volo tramite il servizio di Agibilità Aeroportuale, operativo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Lo scopo è quello di individuare la presenza di animali selvatici, in particolar modo volatili, e studiarne il variare del comportamento per poterli allontanare o per dissuaderne la presenza, riducendo così la possibilità che possano impattare contro gli aeromobili in fase di arrivo o partenza, fenomeno tecnicamente indicato con il termine inglese birdstrike.
Il team che svolge questo compito prende il nome di Bird Control Unit (BCU) ed è formato e coordinato dal servizio Agibilità Aeroportuale con il supporto di un falconiere.
Il controllo viene effettuato in ogni ora diurna, durante le quattro ispezioni quotidiane dell’area di manovra e ogni qualvolta venga richiesto dagli Enti Aeroportuali preposti alla sicurezza del volo. I controlli vengono intensificati quando la presenza dei volatili risulta massiccia.
L’allontanamento incruento dei volatili avviene tramite tecniche di falconeria o tramite l’utilizzo di strumenti elettronici, ad esempio auto dotate di ripetitore di frequenza registrata tipo “distress call” o dotate di sirene bitonali. Il servizio di falconeria è attivo in aeroporto tutto l’anno, 7 giorni su 7, per otto ore al giorno, suddivise nelle fasce orarie di maggiore attività dell’avifauna. L’Aeroporto di Torino è stato pioniere in Italia sull’utilizzo di questo metodo naturale di dissuasione dei volatili che produce ottimi risultati.
A Torino il numero degli impatti è infatti di gran lunga inferiore alla media nazionale e negli ultimi anni il parametro di misurazione del rischio di impatto denominato BRI2 (Birdstrike Risk Index) in base alla normativa ENAC in vigore si è mantenuto sotto il limite di 0,50. Il servizio di falconeria presente
in aeroporto dispone di 19 rapaci e 3 cani di razza border collie. La squadra rapaci è composta da un’aquila reale, la cui apertura alare è di circa 2,4 metri, da un gyps himalayensis, appartenente alla famiglia dei grifoni avvoltoi proveniente dalle montagne dell’Himalaya e del Tibet, da un gufo reale, solitamente utilizzato all’alba e al crepuscolo, da un gufo reale africano, simile al precedente ma di dimensioni più piccole, da 5 falchi sacri puri e 5 falchi pellegrini, utilizzati per l’allontanamento di alto volo, da 4 poiane di Harris, che
a differenza di tutti gli altri rapaci possono essere utilizzati in coppia e da 1 astore utilizzato per l’allontanamento basso volo. Il gruppo è anche formato da 2 border collie per l’allontanamento dei volatili e di 1 border collie per l’allontanamento della fauna terrestre (quali mini lepri, lepri e tassi).
La presenza di un falconiere in aeroporto aiuta comunque tutto il personale operativo coinvolto nella BCU ad avere sempre accanto un professionista che conosca bene il comportamento dei volatili, che li sappia riconoscere e che ne sappia prevedere i comportamenti. Inoltre ciò permette di affrontare il problema in maniera naturale non sconvolgendo l’ecosistema ed evitando problemi collaterali nell’utilizzo in maniera massiccia di sistemi meccanici o elettronici.
La presenza di rapaci e cani uniti ai sistemi di dissuasione elettronica e alla presenza dell’uomo permettono di differenziare la minaccia e impedire che gli uccelli si abituino a essa o che le avverse condizioni meteo ne riducano l’efficacia. La SAGAT da anni studia inoltre l’habitat limitrofo per studiare possibili fonti attrattive in aeroporto e nelle sue vicinanze, con studi mirati condotti da esperti nel settore, agronomi e biologi. Lo studio permette di ridurre la presenza di fonti attrattive o di segnalare agli enti preposti eventuali rischi presenti verificando annualmente lo stato di fatto. Per questo motivo dal 2013 è stato istituito un tavolo di lavoro che raggruppa rappresentanti del territorio (provincia, comuni, prefettura, responsabili delle discariche etc) enti e compagnie aeroportuali (ENAC, ENAV, Alenia Aermacchi etc) che svolgono un ruolo nella prevenzione del rischio Birdstrike. Questo tavolo di lavoro si è riunito anche nel corso del 2014 per condividere le azioni da svolgere per ridurre le fonti attrattive nei confronti dell’avifauna presenti all’esterno dell’aeroporto."