Dopo l'incendio, la chiusura del Terminal 3, la riapertura, il sequestro del Molo D, la nuova chiusura del Molo D e Terminal 3, il taglio dei voli dello scalo al 60%, al dissequestro del Molo D da parte della Procura di Civitavecchia e l'annuncio della riapertura della stessa area degli imbarchi da parte di ENAC - doveva avvenire giovedì 25 giugno - ecco ora il comunicato stampa della ISS - Istituto Superiore della Sanità.
La devastazione dell'incendio sembrerebbe aver messo a nudo, reso della massima trasparenza, la problematicità operativa del maggior scalo aereo del Belpaese.
Nel Comunicato stampa del 26 giugno, che aggiorna quello del 16 giugno - 10/2015 Fiumicino - l'ISS riporta, infatti "concluse le prime analisi dell’Istituto Superiore di Sanità. In diminuzione i contaminanti nell’aeroporto di Fiumicino".
ISS 16 Giugno 2015 - Concluse le prime analisi sulla concentrazione degli inquinanti rilevati a seguito del rogo che a Fiumicino ha coinvolto diverse aree della zona aeroportuale. Le prime indagini effettuate confermano che i lavoratori sono esposti a una minore concentrazione di inquinanti rispetto alle prime rilevazioni effettuate subito dopo l’incendio. In attesa dei risultati definitivi che prevedono un monitoraggio più lungo in modo da avere un quadro completo tale da valutare gli effetti dell’esposizione a lungo termine, sono state prese tutte le misure di protezione e prevenzione già adottate per ridurre l’esposizione agli inquinanti. Il monitoraggio nell’aria effettuato sinora non mostra un eccesso significativo di contaminanti nell’aria. In particolare i contaminanti inorganici (metalli), presi in analisi, rientrano tutti nella norma. Tra questi ultimi verrà riservata una particolare attenzione nel monitoraggio successivo al nichel e al vanadio che hanno mostrato una concentrazione leggermente superiore ai valori generalmente riscontrati in centri urbanizzati. Secondo le prime rilevazioni dell’Istituto anche i livelli maggiori di diossina riscontrati in conseguenza del rogo, sono in progressiva diminuzione rispetto alle prime rilevazioni effettuate dall’ARPA.
L’Istituto Superiore di Sanità ribadisce la necessità di mantenere le misure di precauzione e protezione già in atto per continuare a garantire la sicurezza di lavoratori e passeggeri in attesa di rimuovere definitivamente le sorgenti di contaminazione. Il lavoro dell’ISS per monitorare l’andamento dei contaminanti in aeroporto continua inoltre anche per valutare l’esposizione dei lavoratori sul lungo periodo, ripetere i campionamenti in modo da avere dati definitivi e esaustivi sulla qualità dell’aria indoor.
Tra gli obiettivi del monitoraggio successivo dell’ISS ci sarà anche quello di operare un controllo sull’efficacia delle azioni di bonifica e pulizia delle aree contaminate".
Come commentare? Quale analisi prospettare nel tira e molla che ha contrassegnato i provvedimenti successivi all'incendio del 7 maggio? Quali valutazioni devono essere fatte sul rischio ambientale del post intervento dei vigili del fuoco, sull'iniziale ripristino di operatività e presenza dello staff aeroportuale e dei passeggeri in relazione ai livelli di contaminazione del Terminal 3 e Molo D?
In attesa di rilevare le posizioni che saranno enunciate da ENAC, dagli esercenti aeroportuali, dalle aerolinee coinvolte, dalle tante interrogazioni parlamentari presentate, le operazioni di lobby favorevoli alla piena operatività dello scalo dovrebbero ora, fra l'altro, considerare l'immediata e integrale adozione delle normative antincendio previste anche dalla legge italiana: senza deroghe e, per l'intera infrastrutturale del Litorale Romano.