La multa dell'Antitrust è stata resa nota lo scorso 8 giugno, 2015 ma Aerohabitat non ha trovato riscontro tra i media locali e nazionali.
Il procedimento sarebbe scattato nel dicembre 2014. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato avrebbe avviato un’istruttoria contro la società esercente dell'aeroporto di Venezia, per "mancata separazione della gestione delle attività di assistenza passeggeri e merci". Lo aveva rivelato il bollettino Agcm sulla base della legge 287/90 che dice che le "imprese che esercitano gestione di servizi di interesse economico generale, ovvero operano in regime di monopolio sul mercato, qualora intentano svolgere attività in mercati diversi da quelli in cui agiscono per l’adempimento degli specifici compiti loro affidati» devono operare «mediante società separate".
Nel Dlgs 18/99 inoltre si ricordava come "le attività relative ai servizi di assistenza a terra passeggeri e merci non rientrino più nella gestione esclusiva dell’aeroporto" ...."sono liberalizzate".
L’Agcm segnalava l'ipotesi "SAVE Spa svolge direttamente le attività relative ai servizi di assistenza a terra passeggeri presso l’aerostazione di Aviazione generale di Venezia e merci presso l’aerostazione Cargo di Venezia" - e pertanto - "di non aver operato mediante una società separata per lo svolgimento di queste stesse attività".
L'unica nota rintracciata da Aerohabitat sulla sanzione alla SAVE di Venezia è apparsa on-line sul sito di Arianna Spessotto di M5S che segnala in data 8 giugno:
"Dopo aver avviato – lo scorso anno – una contestazione nei confronti della società di gestione dell’aeroporto di Tessera, l’Agcm ha ora concluso il procedimento contro la Save, condannando la società di Marchi per non aver rispettato l’obbligo di separazione societaria delle attività svolte di assistenza a terra ai passeggeri all’Aviazione generale e alle merci presso l’Aerostazione cargo.
Fin dal 2001, anno di avvio della liberalizzazione delle attività di handling, Save ha infatti prestato direttamente, in regime di monopolio e senza procedere a separazione societaria, i servizi di assistenza a terra per passeggeri e merci, nonostante tali servizi siano stati liberalizzati in base al d.lg n. 18/99, in contrasto con le norme pro-concorrenziali che si applicano al settore. Non è la prima volta che Save viola i principi di libertà di concorrenza nella gestione dell’aeroporto di Tessera: più volte ho denunciato con i colleghi del M5S la “guerra dei parcheggi” messa in atto dalla Marco Polo Park, controllata al 100% dalla Save, contro i gestori di parcheggi esterni, concorrenti di Save.
Mi auguro che Enac voglia ora vigilare sulla messa in atto da parte della società di Marchi delle norme sull’apertura del mercato anche in questo settore, a tutela della trasparenza nella regolazione dei mercati."