Era iniziato tutto nel 2011 quando la procura di Bergamo - sede dello scalo con maggior traffico Ryanair del Belpaese - aveva avviato una procedura d'indagine il CEO della Ryanair Michael O'Leary e Juliusz Komorek responsabile legale. L'oggetto dell'informativa riguardava la supposta omessa pagamento dei contributi di 220 dipendenti localizzati a Orio al Serio ma sottoposti all'imposizione fiscale irlandese.
Un livello contributivo inferiore a quello esistente in Italia. La tassazione relativa è intorno al 12% in Irlanda e circa 38% in Italia.
La materia per Inps e della Direzione provinciale del lavoro - nel corso degli anni - avrebbe costituto un danno all'erario di quasi 12 milioni di euro. La stima delle mancate entrate per INPS avrebbe riguardato un periodo prolungato: dal 2003 al 2010. Coinvolgendo almeno 900 dipendenti.
Gli equipaggi di volo Ryanair - era stato sostenuto - volavano su aerei irlandesi, con attività di volo conseguente, perciò senza nessun obbligo di tassazione e/o contribuzione INPS in Italia.
La contestazione contributiva avrebbe potuto riguardare anche altre basi Ryanair della Penisola, perciò altri dipendenti "italiani" assunti in Irlanda, tuttavia solo la Procura di Bergamo ha attivato l'indagine.
Secondo indiscrezioni alcune aerolinee, come ad esempio Lufthansa e Air France, quando assumono in Italia registrano anche i dipendenti sottoscrivendo le prescritte contribuzioni. Non sono del tutto chiare invece le modalità d'impiego delle tante low cost che operano nella Penisola e, fra l'altro, hanno basi aeroportuali con accordi di co-marketing.
Nei giorni scorsi un giudice del Lavoro del tribunale di Roma ha sanzionato Ryanair: dovrà versare oltre 3 milioni euro - in aggiunta agli interessi - per la posizione di 220 dipendenti relativamente al periodo 2006-2010. Il contenzioso specifico non sembrerebbe concluso anche perché la contribuzione sarebbe oggetto di contestazione non solo per i versamenti INPS (INAIL e pensionistici potrebbero essere gli altri) anche in altre città. Ma se la sentenza di Roma sarà, probabilmente, oggetto di ricorso è dal 2013, tuttavia, che Ryanair ha regolarizzato la contribuzione e la relativa tassazione nel rispetto della normativa Italiana.