martedì 26 gennaio 2016 05:37 Età: 9 yrs

Aeroporti, i masterplan, le VIA e le delocalizzazioni: uno scenario di criticità

Categoria: Aeroporti, Ciampino, Bergamo, Altri scali, Aerobasi, Venezia, Treviso, Verona, Pubblicazioni, Archivio

 

Dopo il caso Malpensa e quello incompiuto di Pisa quante altre delocalizzazioni?

I comunicati stampa di questo gennaio 2016 di ENAC illustrano da un lato gli impegni di ENAC a dotare gli aeroporti del Belpaese di adeguati masterplan e relativi Valutazione di impatto Ambientale (ma perché non anche le VAS?) e la quasi totale delocalizzazione di Borgo Cariola all'aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

Ecco quindi che quando l'ENAC ha presentato oggi, 21 gennaio 2016, la proposta del nuovo Piano di Sviluppo (Master Plan) dell’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio, attualmente in fase di istruttoria da parte delle strutture competenti dell’ENAC, nell’ambito di un incontro che si è svolto presso la Direzione Generale dell’Ente si associa alle proposte di VIA per l'aeroporto di Verona Villafranca e Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio e a quelle che seguiranno. Anche tra le retromarce di VIA su Treviso, Ciampino e Peretola.

Dotare tutti gli aeroporti italiani di Valutazioni di Impatto Ambientale e Valutazioni Ambientali Strategiche quindi non è solo una pianificazione di ENAC ma una esigenza inevitabile e inderogabile per verificare la sostenibilità e compatibilità ambientale di una infrastruttura aeroportuale in un contesto altamente antropico.

Una situazione di ritardi attuattivi per potrebbero essere sanzionati con infrazioni dalla Commissione UE. Una realtà diffusa se non del tutto pervasiva nel sistema aeroportuale italiana. Quale scalo ha superato e completato le procedure di VIA/VAS integralmente?

Tra le procedure in corso d'opera merita attenzione il caso di Pisa Galileo Galilei e l'incompleta delocalizzazione di Borgo Cariola. Una operazione che si è imposta nel corso della procedura di VIA/VAS nonostante la programmazione del masterplan e delle mappe acustiche - zonizzazione acustica che avrebbe, preliminarmente, dovuto certificare il superamento dei limiti di Lva prescritti.

Dopo tanti anni il comunicato stampa ENAC di gennaio rileva, con tono celebrativo ed enfatico:

"Si sono concluse ieri, 20 gennaio 2016, a Pisa, le acquisizioni degli immobili situati a Borgo Cariola, in zona adiacente all’Aeroporto di Pisa Galileo Galilei, in base all’Accordo di Programma stipulato tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ENAC, la Regione Toscana, gli Enti territoriali interessati e la SAT, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa. L’accordo è finalizzato proprio alla delocalizzazione di questo borgo per ridurre il rischio aeronautico e ambientale di alcune abitazioni costruite all’interno del sedime dello scalo.

Sono quaranta le proprietà per le quali è stata portata a termine la procedura di delocalizzazione con il consenso dei residenti, registrando un anticipo di un anno rispetto al termine previsto dall’accordo.

La spesa complessiva sinora è stata di 12 milioni di Euro sui 13 previsti dall’intesa quadro, dei quali 10 milioni provengono dallo Stato, attraverso il bilancio dell’ENAC, e dalla Regione Toscana, a cui si è aggiunto il contributo della società Toscana Aeroporti destinato alla demolizione del borgo e all’assistenza economica ai proprietari e agli inquilini per i trasferimenti, fino ad arrivare a un totale di 16,5 milioni di Euro.

Entro il prossimo mese di febbraio saranno ultimate le operazioni di demolizione delle abitazioni e avviata la realizzazione del progetto di inglobamento dell’aerea con l’aeroporto di Pisa, che ha registrato in questi anni un notevole incremento di traffico, a beneficio dell’economia della provincia.

Restano da acquisire quattro proprietà, i cui titolari non hanno voluto aderire alla procedura bonaria, non accettando i valori stabiliti dall’Agenzia del Territorio, con una valutazione rispondente ai prezzi di mercato del 2013. Si tratta di immobili ubicati in un unico punto a est del borgo, per cui sarà comunque possibile avviare le opere di conglobamento delle aree nell’aeroporto, in attesa della conclusione della procedura di esproprio già avviata.

Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita della complessa operazione, in anticipo rispetto al cronoprogramma. “Si tratta della prima importante operazione di delocalizzazione portata a termine senza problemi, grazie alla stretta collaborazione tra ENAC e Toscana Aeroporti” ha dichiarato Alessio Quaranta. “Voglio anche ricordare il contributo essenziale del Comune di Pisa, che ha messo a disposizione alloggi per gli inquilini del Borgo, e la Regione Toscana per il suo contributo economico. Questa operazione è la dimostrazione che è possibile delocalizzare borghi a ridosso degli aeroporti in tempi ristretti, a salvaguardia degli abitanti. In questo caso è stata essenziale l’ottima organizzazione degli interventi, affidata a Toscana Aeroporti, che ha messo in sicurezza e ha reso inagibili le abitazioni non appena acquisite, evitando occupazioni abusive”.

Le considerazioni che il cittadino residente dell'intorno degli aeroporti sottoposti alle procedure di VIA/VAS in corso d'opera e appena proposte si condensano in un solo interrogativo: quanti altri residenti, dei tanti aeroporti affossati con le piste in contesti antropici e abitazioni di ogni sorta, anche insediamenti sensibili (ospedali, scuole, istituti, università, scuole dei carabinieri e altro) dovranno essere delocalizzati dopo il completamento delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale?