Ancora una volta lo spunto per questa nota è conseguente alla news del sito www.vivicaselle.eu (http://vivi-caselle.blogspot.it/). Il riferimento rimanda a quanto apparso domenica 26 giugno 2016 "Se nelle casse del BANCOMAT della DISCARICA SIBERIE... mancano 10 MILIONI di euro... propongo di sopraelevare la Discarica e creare una "COLLINA VERDE" come MONUMENTO... A MEMORIA PERENNE di quei Politici Locali che hanno voluto... regalarci la Discarica Siberie".
Lo spunto di questa analisi deriva da una delle foto del servizio e, precisamente, quella dei volatili su uno dei cumuli della discarica Siberie.
La sua localizzazione, posta a circa 2500 metri - lateralmente - dalla pista costituisce un problema? La rilevanza del rischio impatto volatili è stata trattata numerose volte da Vivicaselle.eu e anche da Aerohabitat anche se non sembrerebbe costituire un ostacolo per le operazioni di volo sulla pista del Verona - Catullo.
Sul rischio impatto volatili la stessa ENAC in una sintesi rileva:
"Quando avvengono gli impatti
Circa il 90% degli impatti riportati per l'aviazione civile risulta avvenire all'interno o nelle vicinanze degli aeroporti, soprattutto durante le fasi di decollo e atterraggio. E questo è dovuto, tra le varie cause, anche al fatto che le aerostazioni costituiscono un habitat ideale per molte specie ornitiche, tra cui Gabbiani (Larus spp.), Pavoncelle (Vanellus spp.), uccelli rapaci e Storni (Sturnus vulgaris), ovvero alcune delle specie più pericolose in assoluto per la navigazione aerea."
Dal sito vivicaselle.eu si evince ancora nel 2009 un Esposto-denuncia-querela in merito al progetto Discarica Comunale delle Siberie ubicata nel Comune di Sommacampagna in prossimità della località detta Siberie.
Non bastasse anche una nota con richiesta di chiarimenti del 2013, tra l'altro alla Dott.ssa Roberta Carli Direzione ENAC Aeroporto Verona con un oggetto controverso: Autorizzazione dell’ENAC… mancante alla Discarica Siberie?
Qualè la situazione attuale? La Relazione BSCI-ENAC non sembrerebbe menzionare l'esistenza della Disìcarica Siberie e delle possibili fonti attrattive derivate
In attesa della Relazione annuale BSCI 2015 riportiamo uno stralcio delle note del 2014.
"L'aeroporto di Verona-Villafranca (codice ICAO LIPX), dista 12 Km dal centro della città di Verona.
La struttura occupa un sedime di 340 ha ed è dotato di una sola pista lunga 2657 m e larga 45.
Nel 2014 ha registrato 30.094 movimenti con 69 impatti con volatili ed 2 impatti con altra fauna
selvatica.
ANALISI
L'aeroporto di Verona nel 2014 ha registrato 30.094 movimenti con n.69 impatti con volatili e n.02 impatti con altra fauna selvatica (lepri). Il numero degli impatti, rapportato al volume di traffico, all’abbondanza dei volatili e di altra fauna,agli effetti sul volo, consente di stimare, secondo i parametri menzionati su Circolare ENAC APT-01B, un Bird Risk Index (BRI2) pari a 0.36.
L’analisi del trend del BRI2 per l’anno 2014 (0.36) confrontata all'anno 2013 (0.32) è negativa.
Questo incremento del BRI2 è da imputare al numero di impatti che è aumentato notevolmente con particolare aumento di impatti con gheppi.
Durante l'anno 2014 gli animali coinvolti nei bird strike sono stati prevalentemente il gheppio. INDIVIDUAZIONE POSSIBILI CAUSE
L’aeroporto di Verona Villafranca è geograficamente collocato nella parte più settentrionale della Pianura Veronese dove l'Adige scorre in alveo e, nonostante alcuni meandri, a Verona il suo corso è ancora ben definito. Il mosaico ambientale di contorno all'aeroporto ha in se elementi paesaggistici ed ecologici, capaci di mantenere nella area aeroportuale una comunità ornitica molto differente e quantitativamente rilevante.
La zona aeroportuale in gestione all'Aeronautica Militare presenta notevoli attrattive dovute ai dormitori e luoghi adatti alla nidificazione dei gheppi.
AZIONI DI MITIGAZIONE
Il gestore per prevenire i rischi d’impatto fra i gheppi e gli aerei ha avviato durante l'anno 2014 una campagna collaborativa con l’Aeronautica Militare che ha consentito l’accesso in aree sterili alla locale BCU. Per l'anno 2015 si prevede di monitorare giornalmente i luoghi di nidificazione del gheppio presso la base militare e intervenire immediatamente per ridurre la possibilità che questa specie costruisca nidi e deponga le uova negli hangar militari.
Il gestore aeroportuale continua ad invitare a tavoli tecnici programmati per l'anno 2015 gli stakeholders interessati alla gestione del territorio circostante l’aeroporto con lo scopo di sensibilizzarli e coinvolgerli direttamente nella campagna di riduzione dei rischi aeronautici dovuti a wildlife strike."