Dopo il Comunicato Stampa n. 16/2017 dell'ENAC che aveva anticipato "l’avvio della sperimentazione delle procedure antirumore e della ripartizione del traffico aereo sullo scalo, proposte dal Comune di Bergamo" la situazione sta precipitando. I media cittadini in questi ultimi giorni stanno dando spazio alla protesta dei cittadini e dei sindaci del circondario. Le richieste di blocco della sperimentazione delle rotte (?) e le dichiarazioni di incremento indiscriminato della popolazione esposta (+4000 cittadini), ma a quanti decibel, Leq, LVA e altro? Lo stesso sindaco di Bergamo Giorgio Gori avrebbe indirizzato una nota a Enav e Enac: “Si sospenda la sperimentazione delle nuove rotte”
Ma quale spalmatura di traiettorie è stata varata dal 22 Giugno e per sei mesi? Quali tecniche sono state adottate in decollo e atterraggio e con quali prestazioni e modalità tecniche? Le rotte vengono verificate dai tracciati radar e la correlazione con l’ipotizzata traiettoria nominale-ideale e la pendenza di salita abituale?
Le proteste contro questa spalmatura di rotte sembrerebbe accomunare tutta la cittadinanza dell’intorno aeroportuale. Dai cittadini che avrebbero dovuto essere “allievati” da una storica “cappa acustica” a quelli che, magari, in precedenza non erano granché coinvolti o erano interessati a livelli acustici inferiori e/o sono stati allarmati dal clima di protesta genericamente innescato da media e opinione pubblica in genere.
L’emergenza acustica correlata alla “sperimentazione” in corso è solo transitoria? I piloti abbisognano di qualche giorno per impratichirsi con le nuove “rotte” e/o il sistema della rete di monitoraggio, quelle centraline, non potranno che rilevare le eventuali violazioni e sforamento dei limiti di decibel prefissati?
In attesa di verificare l’andamento “acustico” percepito dai cittadini e quello rilevato ufficialmente dalle centraline di monitoraggio è indispensabile ribadire un concetto-criterio preliminare.
Le nuove rotte (?) erano state stimate con INM – AEDT? Con quali risultati?
Ma occorre anche ribadire una questione che sono anni che Aerohabitat pone:
La procedura antirumore in vigore è ancora quella disposta da AIP-Italia, ovvero la cosiddetta ICAO A con riduzione della spinta di decollo a 1500 piedi?
Per quale ragione non è stata modelizzata, ad esempio, e adottata una delle due NADP? La Noise Abatement Departure Procedure 1 e/o 2? Quella che “mitiga” le ricadute acustiche tra la popolazione insediata nell’immediato (close-in) e più lontano (Distant) della pista di decollo.