La Ryanair, prima aerolinea “italiana” opera su Ciampino e le prospettive di altri investimenti per potenziare il secondo scalo della Capitale, non può, legittimamente non preoccupare chi vive sotto le rotte di decollo e atterraggio e lungo il sedime laterale della cittadina romana. Due recenti comunicati del “Comitato” ripropongono tali tematiche.
26 Maggio 2017 - Intanto che Alitalia affonda l’aeroporto di Ciampino che ne ospita i più agguerriti competitor continua a lavorare fuori dai limiti di legge.
Intanto che Alitalia affonda, erosa dalla concorrenza agguerrita di altre compagnie che operano al riparo di protezioni discutibili, dal 2000 continua ad operare fuori dalle norme di legge l’aeroporto di Ciampino. Non sono bastati 12 anni di battaglie dei cittadini contro l’illegalità e per la difesa della salute a fermare il traffico senza regole di Ciampino. Non è bastata una procedura d’infrazione comunitaria, Il ricorso al parlamento europeo, 550 denunce dei cittadini prima e 1700 denunce adesso. Non sono bastate le numerose manifestazioni pubbliche e gli appelli a tutti i gradi di governo, da quello comunale fino al Governo nazionale. Non sono bastate le rilevazioni delle centraline di Arpa Lazio che da 10 anni denunciano il rumore fuorilegge e un inquinamento dell’aria tra i più alti di tutto il Lazio. Non sono bastate le indagini epidemiologiche che hanno rilevato gravi conseguenze per la salute dei residenti, sia adulti che bambini. Dal 2000 l’aeroporto di Ciampino continua ad operare senza aver ancora compiutamente rispettato le Norme. Il vantaggio di poter operare, a poco prezzo e senza regole, sull’aeroporto più vicino al centro di Roma, ha enormemente rafforzato i competitor di Alitalia, svantaggiato la compagnia di bandiera e messo a rischio la salute dei cittadini. Fiumi di denaro sono stati trasferiti per anni dalle Amministrazioni nelle tasche delle compagnie low cost per convincerle ad operare da aeroporti improbabili, mentre altri fiumi di denaro venivano spesi dal Governo per sostenere la compagnia di bandiera. Nel 2015 l’ultima capriola normativa nazionale ha visto trasformare il piccolo aeroporto di Ciampino, con una pista che da 100 anni si trova a 150 metri dalle case della città, in “aeroporto d’interesse nazionale”. In questo modo le decisioni su di esso sono passate completamente nelle mani del Governo nazionale, sottraendole all’intervento della Regione e delle Amministrazioni dei Comuni più colpiti (Roma, Ciampino e Marino). Tra pochi giorni il Governo nazionale, nell’ambito della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città, annuncerà la sua volontà sul futuro dell’aeroporto di Ciampino. Sarà il momento del trionfo della legalità o continueranno ancora l’illegalità, lo sperpero dei soldi dei cittadini, i danni alla salute e all’ambiente?
20 Maggio 2017 - Aeroporto di Ciampino, Il ministro Delrio promuove investimenti e sviluppo ignorando che lo scalo opera fuori dai limiti di legge.
Il ministro Delrio nella conferenza stampa che si è tenuta giovedì mattina al ministero dei trasporti, ha presentato il resoconto sull’andamento degli investimenti nel settore aeronautico e il loro sviluppo per il quinquennio 2017-2021. In questo contesto il Ministro ha dichiarato che per lo sviluppo dell’aeroporto di Ciampino nel periodo 2017-2021 è prevista una spesa per investimenti di oltre 41 milioni di euro. Questi investimenti consentiranno uno sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale che garantirà all’aeroporto di Ciampino per il 2021 un traffico di 5,5 milioni di passeggeri. Il signor Ministro forse non è informato che a Ciampino c’è già oggi un traffico di queste dimensioni e che, proprio per questo, l’aeroporto opera fuori dai limiti di legge. Infatti, da un decennio le centraline di Arpa Lazio denunciano un rumore fuorilegge prodotto dal traffico aereo e un inquinamento dell’aria che colloca Ciampino e i territori circostanti di Roma e Marino tra le aree più letali del Lazio. Per queste ragioni, unite alla procedura d’infrazione UE e alle 1700 denunce presentate alla Magistratura dai cittadini, sono attualmente in corso per l’aeroporto di Ciampino le procedure di valutazione ambientale (VIA e VAS) e la procedura di valutazione del Piano antirumore presentato da AdR. Queste tre procedure, in corso presso il ministero dell’ambiente, al contrario di quanto dichiarato da Delrio, prevedono invece per il 2021 una consistente riduzione del numero di voli e del numero di passeggeri a Ciampino. Inoltre le proposte AdR circa la riduzione del numero dei voli sono già state considerate insufficienti dai cittadini e dalle agenzie ambientali. A quanto pare, le decisioni vengono prese intorno ad altri tavoli, dove le stesse istituzioni non contano nulla, dove la voce e le scelte dei cittadini non hanno alcun peso e dove il rispetto delle Norme è una variabile che può essere messa in discussione, a danno della salute dei cittadini.
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