La Commissione Aeroportuale dello scalo Orobico nel pomeriggio del 17 Marzo - lo segnala il Comunicato Stampa n. 16/2017 dell'ENAC - ha deliberato, nell'ambito di una riunione "al fine di analizzare alcune tematiche connesse all’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prevista dalla Sentenza del Consiglio di Stato n. 01406/2014, depositata il 02/04/2014, per l’approvazione della zonizzazione acustica aeroportuale"...."l’avvio della sperimentazione delle procedure antirumore e della ripartizione del traffico aereo sullo scalo, proposte dal Comune di Bergamo".
L'iniziativa appare del tutto insolita e, anche, difforme alle procedure e dai compiti disposti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 31 ottobre 1997.
L'analisi delle ricadute acustiche e la definizione della relativa mappa con le zone di impatto sul territorio circostante, infatti, devono essere calcolate secondo precise modalità e tecniche.
L'eventuale sperimentazione di rotte "alternative" sarebbe, piuttosto, oggetto di uno stadio successivo e riguardante esclusivamente il rumore dei velivoli in volo: l'air-noise. Un rumore aereo perciò risultato della correlazione tra il tracciato radar e velivolo: un parametro che raramente ottiene il 100% dei voli.
Com'è prassi invece - lo sostiene il Decreto - è l'utilizzo dell'Integrated Noise Model (INM) il sistema di calcolo per "stimare" l'impronta acustica aeroportuale a commisurare le stime dell'impatto del rumore aereo a terra (ground noise) e quello in volo (air noise).
Ma di quale mappa acustica dispone l'aeroporto di Orio al Serio? Quando è stata redatta e con quali movimenti/anno e in quale periodo storico. La stima acustica aveva registrato adeguatamente il rumore a terra (ground noise) e quello in volo (air noise)?
La nuova realtà "acustica" comunque dovrebbe essere valutata con l'AEDT- Aviation Environmental Design Tool (AEDT) che ha reso obsoleto l'arcaico INM ed ha ampliato l'oggetto dell'analisi. Non solo l'impatto acustico ma anche quello atmosferico, al momento trascurato in ambito di Commissione Aeroportuale.
Per quanto riguarda, invece, le simulazioni effettuate dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) - avrebbero registrato una riduzione dell’impatto acustico per la popolazione residente (con una diminuzione di circa 2.507 abitanti coinvolti) nelle zone limitrofe all’aeroporto, attualmente esposta a un livello di rumorosità superiore ai 60 decibel - non è possibile arguire se tale impatto sia conseguente al rumore a terra (ground noise) e/o al rumore in volo (airnoise) e/o quale incidenza abbiamo le rispettive componenti delle ricadute acustiche.