"Al presidente del Consiglio regionale Lazio onorevole Daniele Leodori
Premesso che
- il Piano nazionale degli aeroporti del 2012 prevedeva, nel territorio della Regione Lazio, un sistema aeroportuale basato sull"aeroporto 'Leonardo Da Vinci' di Fiumicino, l'aeroporto 'G.B. Pastine' dì Ciampino ed un terzo scalo da realizzarsi a Viterbo;
- Lo scalo di Viterbo avrebbe dovuto accogliere fino a dieci milioni di passeggeri delle compagnie low-cost e, con il conseguente ridimensionamento dell'aeroporto dì Ciampino, avrebbe migliorato la strategia aeroportuale regionale;
- Nel 2014 il ministero delle Infrastrutture e trasporti ha presentato il documento 'atto di pianificazione concernente la rete aeroportuale di interesse nazionale' in cui non compare l'aeroporto di Viterbo creando le condizioni per sostenere la necessità del raddoppio dello scalo di Fiumicino;
considerato che
- In occasione della presentazione dell'atto del 2014 da parte del ministero delle Infrastrutture e trasporti, la Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti ha inviato una relazione in cui si chiedeva di istituire uno specifico tavolo con la Regione Lazio, ministero delle Infrastrutture e trasporti e realtà interessate per l'individuazione dell'aeroporto di servizio dello scalo di Roma-Fiumicino;
- Il ministero delle Infrastrutture e trasporti non ha mai ritenuto necessario tale tavolo nonostante l'aumento esponenziale di passeggeri delle compagnie low-cost nell'aeroporto di Fiumicino, a testimonianza della necessità di individuazione di uno scalo a sostegno dello stesso aeroporto 'Leonardo Da Vinci';
- Il ridimensìonamento dell'aeroporto di Ciampino non è più prorogabile, data l'esigenza di ridurre l'inquinamento ambientale ed acustico in una zona urbana;
Considerato inoltre che
- E' necessario sviluppare all'interno dell'attua]e sedime aeroportuale lo scalo di Fiumicino attraverso l'ammodernamento delle infrastrutture esistenti, escludendo ipotesi di raddoppio della pista o costruzione di nuovi terminal nelle aree adiacenti;
- Esistono altemative sostenibili per scongiurare il raddoppio dello scalo di Fiumicino utilizzando i circa 180 ettari liberi che si trovano all'intemo dell'aeroporto, senza aggiungere nuove piste alle attuali, ma razionalizzando l'utilizzo di quelle presenti sul modello degli altri aeroporti europei;
Tutto ciò premesso e considerato
Si impegna il presidente onorevole Nicola Zingaretti e l'assessore alle Infrastrutture Mauro Alessandri a:
- Sollecitare la convocazione del tavolo istituzionale tra il ministero delle Infrastrutture e trasporti e la Regione Lazio al fine di individuare lo scalo quale necessario supporto all'aeroporto di Fiumicino;
- Evitare l'ipotesi di allargamento dello scalo di Fiumicino, con tutti i mezzi a disposizione della Regione Lazio, sfruttando al meglio l'attuale sedime aeroportuale e scongiurando, di conseguenza, l'utilizzo di aree limitrofe per ampliamenti di strutture e la costruzione di nuove piste". Porrello, Novelli