Quei ripetuti avvicinamenti per l’atterraggio e la riattaccata o qualcosa di simile (touch&go e altro?) avevano incuriosito e insospettito sia i cittadini sottostanti quanto quelli occasionali: possibile che non completato l’atterraggio e avesse concluso il volo al parcheggio?
Ma con l’ausilio del sito Flightradar24, che risaltava le evoluzioni del velivolo sul cielo di Napoli, lungo il sentiero di avvicinamento e atterraggio sulla pista 24 di Capodichino con susseguente riattaccata verso nord, ecco risolversi il mistero: un Airbus 350-900 Ultra Long Range, un velivolo di lunghissimo raggio fino a 18 ore di volo, probabilmente, impegnato in una prolungata fase addestrativa e/o prove di volo. Era partito dallo scalo di Tolosa sede di uno stabilimento della flotta airbus, e aveva, probabilmente, in corso una serie di prove-di-volo sulla pista affossata nella città napoletana, prima di rientrare all’aeroporto di partenza.
Ma quali manovre e operazioni erano in corso? Era un fase tipo testing flight per acquisire la certificazione al volo: prima di essere consegnato ad una delle aerolinee che lo ha acquistato? Quali ragioni hanno indotto “Airbus” ad operare su Capodichino? Era la prima volta? Ma non servono particolari autorizzazioni ENAC-EASA ad operare sulla pista 24? Gli avvicinamenti registrati (qualcuno sostiene ne siano avvenuti in numero di sette) sono stati eseguiti anche dalla pista 06, e con quale modalità? Operazioni standard e/o con determinati criteri e apparati e impianti out-of-service e/o di una qualche emergenza operativa? Le considerazioni su questa tipologia di voli, tuttavia, rimanda a valutazioni relative non solo all’incidenza sull’impatto acustico e atmosferico supplementare (mappa INM) ma anche alle, eventuali, ripercussioni sul rischio terzi ed possibile rilevanza sulle curve di isorischio.
Una serie di questioni che sono state proposte, tra altri rilievi, da una lettera che Assoutenti (città Metropolitana di Napoli) ha inviato all’Ing Bronzone – Direttore ENAC dello scalo – in data 7 maggio e proposta sul sito facebook del Comitato no-fly-zone.
Aerohabitat propone tale testo:
Accesso civico-sollecito
“Egr. Ing. Bronzone in riferimento al prot. 0041817 del 20/04/2018 sollecitiamo la trasmissione dei documenti sino ad oggi richiesti .
Negli art. 5-6-7-8 del Regolamento Ue 598/2014 sono previste azioni atte a gestire e mitigare il rumore prodotto dai velivoli, consultazioni con le popolazioni interessate, procedure per determinare il rumore e le relative restrizioni operative da adottare .
Vista la reticenza del gestore a fornire i dati traffico e mix flotta riteniamo che le nostre richieste circa l’attuazione dell’ art.8 comma 4 Reg. 598/2014 , restrizioni operative per i velivoli marginalmente conformi non siano state prese in alcuna considerazione , abbiamo più volte rappresentato le lamentele dei cittadini circa il velivolo MD82 della Bulgarian Air Charter M4778/MSA778 che esegue giornalieri decolli notturni per pista 24, quando vige il divieto .
Il 23 aprile 2018 il volo 1T8762/BUC8762 MD82 della Bulgarian Air Charter ha riaccompagnato la squadra del Napoli da Torino a Capodichino atterrando alle 03,00 con un velivolo che a nostro avviso dovrebbe vedere interdetti i decolli e gli atterraggi su Capodichino , ci chiediamo che tipo di autorizzazione abbia avuto la squadra del Napoli dall’Enac e ne facciamo formale richiesta ai sensi dell’Art.5 DLGS 33/2013.
Sabato 5 maggio 2018 alle ore 13,30 circa un velivolo identificato da Flightradar24 come un Airbus 321 AIB077X proveniente da Tolosa è stato segnalato dai media locali come un Airbus 350- 900 ULR in volo prova e addestramento sui cieli di Napoli, tale velivolo ha eseguito almeno 7 touch&goper pista 24 con virata a dx ( senza rispettare neanche le procedure antirumore previste ) su un aeroporto interessato da un notevole traffico aereo e con un carico antropico tra i più alti d’Italia, chiediamo che tipo di autorizzazioni sono state rilasciate dall’Enac per i voli addestrativi per piloti, per le aziende costruttrici e le aziende che si occupano di manutenzione.
Resta ferma la nostra richiesta circa il rispetto delle prescrizioni impartite dal Capo Dipartimento Sicurezza dell’EnacCom.te Silvano Imparato nella nota 20794 “ per i decolli sull’aeroporto di Napoli venga utilizzata la pista 06, a meno di condizioni meteorologiche che lo impediscano . Resta inteso che gli atterraggi avverranno per pista 24 derogando anche in questo caso da tale obbligo solo in presenza di condizioni meteorologiche che lo impediscano”. In attesa di un Suo riscontro, porgiamo distinti saluti