sabato 13 aprile 2019 10:11 Età: 6 yrs

Aeroporti, compiti, rilevazione ostacoli e deroghe varie

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

 

Sul ruolo di ENAC, dei gestori di scalo e dei Comuni!

A chi spetta garantire la sicurezza della Navigazione Aerea? Dopo l'avvento della Legge n. 58 del 1963 e l'adozione del Piano di Rischio con l'aggiornamento dell'Art. 707 e 715 del Codice di Navigazione (2005-2011) sembrava inevitabile che l'identificazione e la certificazione di eventuali sforamenti e deroghe al “Regolamento” potessero scaturire dall'operato congiunto del Comuni aeroportuali e non coinvolti e da ENAC.

Anche se ad ENAC spettano i compiti di individuare le zone da sottoporre ai vincoli “aeronautici”, definendo le limitazioni relative agli ostacoli alla navigazione aerea ed ai potenziali rischi è risultato inevitabile che fossero gli stessi Comuni ad intervenire con prescrizioni dettagliate nel Piano di Governo del Territorio. Ma che i soggetti “proprietari” di eventuali ostacoli naturali e edificati detengano la responsabilità appare del tutto fuorviante!

Chi ha autorizzato l'attività aerea in presenza degli stessi? Se su tali rotte e/o percorsi di volo (decolli ed atterraggi) non esistevano procedure di avvicinamento strumentali (ILS ed altro) ma, in seguito sono state approntate e certificate, perchè la “responsabilità “ spetta ai proprietari?

Ecco quindi che una specifica opera di costante monitoraggio degli eventi complessivi deve essere svolta da un qualche soggetto specifico.

E se tali opere sono localizzate all'interno del sedime aeroportuale cosa accade? Quali e come sono inquadrate tali responsabilità?

Con l'entrata in vigore del Regolamento UE n. 139/2014 è possibile che tali obblighi siano in capo ai soli Comuni? Che l'esistenza dei vincoli (post legge 58 del 1963) e degli ostacoli, come la stessa opera di segnalazione preventiva, sia a loro carico?

Quali interrogativi porre qualora fossero appurate ed esistessero specifiche inosservanze dai parte dei “proprietari" e degli stessi Comuni “aeroportuali”?