lunedì 29 aprile 2019 08:33 Età: 6 yrs

Aeroporti, zone di rischio ed “eventuali” edificazioni in deroga

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Safety Security , Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Convegni, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

 

Una ennesima sintesi per “eventuali” curiosi!

La normativa ENAC riguardante il Piano di rischio aeroportuale (P.R.A.) è strutturata per attuare le disposizioni di cui all’art. 707 del Codice della Navigazione, come evidenziato dal Regolamento per la Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti Edizione 2 - Emendamento 4 del 30/01/2008 (di seguito R.C.E.A.), emesso ai sensi del D.Lgs. n. 96/2005 e delle successive modificazioni introdotte con il D.Lgvo 151/2006.

La tutela del territorio dal rischio derivante dall’attività aeronautica è rappresentata dalle zone A, B, C e D riferite alla direzione di decollo e atterraggio della pista di volo.

In tali “zone” è stata definita a limitazioni della presenza umana, al divieto di localizzazione di attività che possano creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale per la potenziale amplificazione delle conseguenze degli incidenti.

Ma quale iniziative e contromisure devono essere analizzate e predisposte qualora una o più delle seguenti attività ed edificazioni siano insediate:

attività universitarie, servizi scolastici dell’obbligo e servizi pre-scolastici;

attività sanitarie e socio-assistenziali;

attività espositive, congressuali e servizi fieristici;

attività culturali, sociali, ricreative, attrezzature sportive, per lo spettacolo e relativi impianti

Come è noto la pre-esistente presenza di opere, edifici o attività esistenti, anche quando, palesemente incompatibili, risultano in deroga.

Nella zone A sono contemplate interventi e attività che non producano particolare aumento del carico antropico, inteso come aumento di presenza umana.

Nelle zone di tutela A, B e C del P.R.A. Devono, comunque, essere evitati:

- insediamenti ad elevato affollamento;

- costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;

- attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.

In conclusione a questa sintesi è utile porre tre interrogativi che non siamo in grado di risolvere:

- eventuali interventi in contrasto con le soprastanti norme-regolamenti-disposizioni possono essere consentiti con un preliminare favorevole di ENAC, comunque valutati in relazione al carico antropico indotto?

- eventuali immobili pubblici e/o di interesse pubblico possono derogare da tali norma, anche in contrasto alle “norme”previo preliminare parere favorevole di ENAC in relazione al carico antropico indotto?

-eventuale estensione del sedime aeroportuale consente, negli spazi acquisiti l'autorizzazione di edificazioni ed insediamenti di attività in deroga al Regolamento Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti – R.C.E.A?