In attesa che il la Relazione annuale 2018 Wildlife Strike 2018 possa confermare e/o confortare su questa casistica di rischio sullo scalo localizzato in riva al fiume Sile e immerso nello stesso parco naturale è sicuramente significativo e sottolinea come gli “eventi” siano stati, quasi, il doppio del 2015.
Negli ultimi tre anni, infatti, dopo 18 volatili e 4 avifauna del 2015, si è passato a 19 volatili e 2 avifauna del 2016 e 36 volatili e 2 avifauna del 2017. Questi almeni i riscontri della Relazione Wildlife Strike 2017.
La Ricerca naturalistica è stata regolarmente eseguita, la Ricerca approvata dal BSCI è risultata idonea, come anche iil Piano Antivolatili presentato al BSCI. Il numero delle ispezioni giornaliere è descritto come “continue”. Il trend dell'indice di Rischio segnalato dalla Relazione è, comunque, ritenuto “stabile”. “Il trend è calcolato con la formula della regressione lineare; se nell’arco di tre anni l’indice di rischio è calato, il trend è negativo, altrimenti è positivo. Valori del trend compresi tra -0,05 e 0,05 vengono considerati stabili per motivi statistici.”
Il riscontro dell'aeroporto sintetico della Relazione per l'Aeroporto di Treviso è risultato il seguente:
“L’aeroporto S. Angelo di Treviso (codice ICAO LIPH), situato a una distanza di 3 Km dalla città di Treviso, si sviluppa su un’area di 120 ha ed è dotato di una pista lunga 2459 m e larga 45 m.
Individuazione delle possibili cause di rischio
L'ambito fluviale immediatamente fuori dallo scalo aeroportuale TSF rappresenta la maggiore attrattiva per gli uccelli presente sia per la densità degli uccelli acquatici (laridi ed ardeidi) che per la loro vicinanza al sedime aeroportuale che inserito in un contesto urbano ed industriale rappresenta importante attrattiva per gli uccelli. Le zone protette (SIC, ZPS, IBA) sono dislocate prevalentemente lungo l'asta del fiume Sile che percorre aree prossime allo scalo aeroportuale. Ex cave estrattive, allevamenti ittici e zootecnici, fabbriche dismesse e casolari abbandonati presenti in aree prossime allo scalo aeroportuale rappresentano forte attrattiva per l’avifauna. Nel 2017 i volatili censiti in airside sono calati di circa 3.000 unità rispetto al 2016.
Sistemi di mitigazione utilizzati
Pratiche specifiche di gestione ecologica del sedime
Long Grass Policy, I canali drenanti in air side sono sempre tenuti efficienti per evitare ristagni d'acqua. Durante l'anno sono eseguiti trattamenti disinfestanti del manto erboso, ripetuti ad ogni successivo taglio dell'erba. Il taglio dell'erba avviene con rimozione immediata del fieno che con tecnica di aspirazione viene conferito su carro e portato subito all'esterno dell'aeroporto.
Sistemi di dissuasione diretta presenti
La BCU dispone di una pistola scacciacani, di un binocolo, di sistema di distress-call veicolare, distress-call portatile e di un cannone a gas montato su carrello appendice e comandato da telecomando in dotazione ad addetto BCU; dispone inoltre di falchi da basso e alto volo, n. 2 Tablet con APP Wildlife Monitor, auto allestita con fari alta luminosità, macchina fotografica digitale. Sono presenti gabbie di cattura per i corvidi gestite da ATC con supervisione della Area Metropolitana competente per territorio.
Azioni di mitigazione future
Per il 2018 si prevede di rinnovare l'incarico alla società specializzata per monitoraggi esterni, aggiornare la tabella che segnala le specie di volatili presenti in Area di Manovra per poi pubblicarla su AIP ITALIA, ripetere lo studio annuale di tipo naturalistico ambientale, la cattura dei corvidi con gabbie gestite in collaborazione con ATC e con la supervisione dell'area Metropolitana competente per territorio, aggiornare la P.O. 15, incrementare i sistemi dissuasivi con l'introduzione di un apparato laser, ripetere la cattura incruenta delle lepri e utilizzare prodotti disinfestanti a seguito dei tagli dell'erba in airside.”