La notizia che i primi dieci giorni dei voli nei tre mesi del “blocco” su Linate è stato configurato in decolli dalla pista 35 Right e atterraggi sulla 35 Left ha provocato l'immediata protesta dei sindaci dell'Est di Malpensa.
Come riportano le news sui media locali, infatti, il decollo sulla 35 Destra causa il sorvolo
di Casorate Sempione e Arsago Seprio. La storica alternanza dei decolli ed anche la “sperimentazione” dei decolli in corso non saranno praticate. Cosa accadrà nella seconda decina dei giorni del “trasloco”.
Lo avrebbe comunicato – sostengono i media - nella mattinata del 24 Luglio, una nota di ENAC e SEA, come misura di “sicurezza” per l'avvio del trasloco dei voli.
Possibile che, a fronte delle dichiarazioni congiunte tra i sindaci del CUV e SEA in questi ultimi due mesi, la realtà operativa abbia concepito, improvvisamente, tale decisione?
Nei prossimi giorni il confronto tra il “territorio” ed i gestori aeroportuali dovrà, inevitabilmente, partorire una procedura operativa in grado di “tutelare” la comunità dei cittadini dell'intorno del sedime e sottostanti ai decolli ed atterraggi.
Nel frattempo il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa – riportano ancora i media locali - alla questione “Bridge”, in sostanza al ponte terrestre del trasloco, ha proposto il “Noise & Risck”, ovvero la questione reale delle ricadute ambientali (atmosferiche e acustiche) e il rischio terzi-risk assessment-curve di isorischio, sollecitando la presentazione di adeguati scenari di impatto acustico-atmosferico e curve di isorischio per il volato quotidiano su Malpensa, in aggiunta al traffico aggiuntivo dei tre mesi della chiusra di Linate.
E' una realtà nella quale appare imprescindibile che SEA ed ENAC illustrino l'operatività prevista e le ricadute “noise&risk” su Malpensa.