Dopo il lungo fuoripista - overrun – del Boeing 737-800 della Air India Express in atterraggio dello scorso 7 Agosto, su una pista lunga 2850mt con solo 90 mt di RESA, che ha causato oltre 30 vittime, la questione si è, nuovamente imposta. Come assicurare adeguati spazi di sicurezza-runway safety area?
La casistica-statistica degli incidenti aerei rileva il 55% avviene nell'intorno delle piste. In genere denominati fuoripista, nelle fasi di atterraggio e di decollo, sono classificati come “overruns”, “verr-offs” e “undershoots”. Fuoripista laterali e prima e dopo il fine delle pista.
Le zone di sicurezza laterali, Strip Area, quelle longitudinali quali le RESA-Runway End Safety, anche in Italia, abbisognano una estesa ri-analisi.
Se lo scalo di Bergamo Orio al Serio, primo scalo del Belpaese, ha pianificato l'adozione di uno spazio EMAS, perché non proporre adeguate installazioni di “frenata” sulle piste metropolitane del Belpaese, con una lunghezza inferiore a 2600 metri?
Quante sono? Le presentazioni di rinnovati masterplan con piste a lunghezza ridotta, talvolta anche con Strip Area inferiori a 300 metri dovrebbero focalizzare e risolvere scenari critici di fuoripista?
ICAO ed FAA hanno da tempo verificato dopo una serie di “ analisi, studio e sperimentazione di sistemi di sicurezza passiva come dotazioni infrastrutturali integrative per le piste di volo”.
Il posizionamento del letto d’arresto oltre il fine pista, una sorta di materrasso come l’EMAS (Engineered Materials Arresting Systems) è stato presentato come una soluzione inevitabile.
L’EMAS si impone come una misura infrastrutturale idoneo ed efficace, in modo particolare quando, con piste ridotte ( solo sotto 2500 metri?), le distanze delle RESA sono inferiori a 240 metri. Per predisporre l'installazione di EMAS, tuttavia è indispensabile sapere quante sono le piste del Belpaese che dispongono di questi 240 metri di RESA?