No al salvataggio incondizionato del settore aereo
Nel bel mezzo della crisi del Covid-19, mentre il mondo intero lotta contro il virus e innumerevoli lavoratori perdono il proprio salario, l‘industria aerea pretende degli enormi sussidi incondizionati garantiti dai contribuenti. E questo in un momento in cui, negli ultimi anni, le compagnie aeree si sono fortemente opposte a qualsiasi tentativo di porre fi ne alle loro ingiuste esenzioni fi scali e si sono rifi utate di contribuire agli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra – obiettivi che richiederebbero una signifi cativa riduzione dell‘attività del trasporto aereo.
Non solo il settore è già responsabile del 5–8 % dell‘impatto climatico globale, dovuto principalmente a una ricca minoranza di viaggiatori assidui, ma sostiene anche di poter continuare a crescere. Negli ultimi decenni esso ha realizzato enormi profi tti sulle spalle dei lavoratori a basso costo e a spese del clima.
I lavoratori colpiti dall‘attuale crisi hanno bisogno di sostegno, ma non dobbiamo permettere che l‘industria aerea continui a privatizzare i suoi profi tti e a recuperare le perdite con il denaro pubblico.
Se non affrontiamo i problemi strutturali che hanno reso le nostre società ed economie così vulnerabili a crisi come questa, saremo ancora più vulnerabili a quelle future, poiché le disuguaglianze tra i pPaesi e al loro interno continuano ad ampliarsi e la crisi ambientale e climatica s’intensifi ca.
Il salvataggio fi nanziario delle compagnie non deve permettere all‘industria aerea di riprendere le sue attività abituali una volta superata la crisi del Covid-19. Il denaro pubblico deve essere usato prima di tutto per i lavoratori e per il clima.
CHIEDIAMO:
1. PRIORITÀ AI DIPENDENTI
Piuttosto che essere un‘operazione di salvataggio per i dirigenti e gli azionisti, qualsiasi assistenza fi nanziaria dovrebbe fornire una forte protezione del lavoro e della salute dei lavoratori e un reddito di base adeguato per il personale di volo, di terra e di ristorazionecatering, per i piloti e per tutti gli altri lavoratori coinvolti.
2. UNA GIUSTA TRANSIZIONE VERSO UNA MOBILITÀ RISPETTOSA DEL CLIMA
Qualsiasi sostegno pubblico deve garantire che l‘industria aerea segua la traiettoria dei +1,5°C. Le riduzioni delle emissioni devono essere reali e non devono utilizzare meccanismi di contabilità discutibili, come la compensazione CO2, o basarsi su biocarburanti che danneggiano l‘ambiente, la sicurezza alimentare e i diritti fondiari.
L‘aviazione verde è un‘illusione, quindi i viaggi aerei devono essere ridotti. Per una giusta via d‘uscita dalla crisi, essa deve basarsi su un processo decisionale democratico e sulla proprietà pubblica. I governi devono sostenere una transizione equa:
cambiare le reti di trasporto in modo sistemico, garantire alternative accessibili (come il trasporto ferroviario) e consentire ai lavoratori di passare da posti di lavoro basati sui combustibili fossili a posti dignitosi e compatibili con la protezione del clima.
3. NESSUN SALVATAGGIO SENZA LA FINE DELLE ESENZIONI FISCALI
Non è giusto salvare le compagnie aeree con il denaro dei contribuenti quando queste non pagano quasi tasse, conferendogli un ingiusto vantaggio rispetto alle modalità di trasporto a basse emissioni. Le esenzioni fi scali devono quindi essere rimosse: le compagnie pagheranno una tassa sul cherosene e i programmi fedeltà che incoraggiano le persone a volare sempre più saranno sostituiti da tasse eque e
progressive che penalizzino chi vola spesso.
È importante utilizzare l‘attuale pausa non voluta nel settore dell‘aviazione per costruire un settore dei trasporti sicuro per il clima e resiliente verso le crisi future.
Queste richieste sono supportate da più di 250 orga nizzazioni della società civile:
Stay Grounded (international) | Am Boden bleiben (GE) | Aterra (PT) | Bevar
Jordforbindelsen (DK) | Biofuelwatch (UK) | Coordinadora de Pueblos y
Organizaciones del Oriente del Estado de México en Defensa de la Tierra,
el Agua y su Cultura (MX) | Ecologistas en Acción (ES) | Fairosene (EU) |
Flight Free Australia | PCS Public and Commercial Services Union (UK) |
Réseau Action Climat (FR) | Schipholwatch (NL) | Umverkehr (CH) | Periskop (AU) | Possible (UK) | WEIT (GE) | Zomer Zonder Vliegen (BE)
350 Denmark | ActionAid (IE) | Alternatiba (FR) | Amigos de la Tierra (ES) |
ASEED (NL) | Attac (GE) | Attac (FR) | Back on Track (Europe) | BBI Bündnis
der Bürgerinitiativen (GE) | BUNDjugend (GE) | Carbon Market Watch (international) | Center for Biological Diversity (US) | CommunityAIR (CA) | Ecomunidades (MX) | EDGE Funders Alliance (international) | European Environmental
Bureau (EU) | Fern (BE) | Federación Nacional de Energías Renovables (CO) |
Fridays for Future (several cities) | GLOBAL 2000 / Friends of the Earth (AU)
| Global Forest Coalition (international) | Greenpeace (international) | Guerrilla Foundation (GE) | ICTA UAB (ES) | Jordens Vänner / Friends of the Earth
(SE) | International Climate-Safe Travel Institute ICSTI (NZ) | Klima*Kollektiv
(GE) | Land over Landings (CA) | Mouvement Ecologique (LU) | NOAH /
Friends of the Earth (DK) | Naturvernforbundet / Friends of the Earth (NO) |
Parents For Future (GE) | Pioneers of Change (AU) | Reclaim the Power (UK)
| Research&Degrowth (ES) | Résistance Climatique (FR) | ROBIN WOOD e.V.
(GE) | Students for Future (GE) | System Change, not Climate Change! (AU) ... ecc.
Trova tutti i firmatari qui:
www.stay-grounded.org/savepeoplenotplanes