Dopo tanti anni ecco riproposta una Interrogazione su commissariamento dell'Aero Club Italia e in attesa di una nomina presidenziale indispensabile a rilanciare una struttura fondamentale per la gestione dell'Aviazione Generale del Belpaese.
E' stata presentata dal senatore Gaetano Quagliariello (FI-Udc)
"Si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere affinché venga evitato che la funzione di presidente dell’ente pubblico AeCI venga assunta da soggetto carente dei requisiti di onorabilità"
"Al presidente del Consiglio dei ministri:
Premesso che:
con decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 gennaio 2018 è stato disposto il commissariamento dell’Aero Club d’Italia (AeCI), su conforme parere reso dall’Avvocatura dello Stato, atteso che l’architetto Giuseppe Leoni, presidente designato dall’assemblea dell’AeCI il 10 giugno 2017, aveva superato il limite di tre mandati elettivi;
il Tar Lazio, con sentenza depositata il 4 gennaio 2019, accoglieva parzialmente il ricorso di Giuseppe Leoni, ritenendo che i periodi di commissariamento dell’ente affidati, per diversi anni e in più occasioni, allo stesso Leoni non possono sommarsi ai periodi di effettiva presidenza, statuendo, pertanto, che egli non ha ancora superato il limite dei tre mandati elettivi;
la medesima sentenza disponeva che il presidente del Consiglio dei ministri, entro trenta giorni riprendesse il procedimento avviato a seguito delle elezioni del 10 giugno 2017 e si pronunciasse sulla nomina del ricorrente a presidente dell’AeCI per il quadriennio 2017-2021;
prescindendo dalla riportata decisione, Giuseppe Leoni risulta essere stato condannato, con sentenza del Tribunale di Roma (gravata di appello) del 14 dicembre 2016 alla pena di anni tre di reclusione e alla interdizione perpetua dei pubblici uffici per il delitto di peculato commesso in danno dello stesso AeCI;
a seguito di tale vicenda processuale egli ha perduto i 'requisiti di onorabilità' previsti dallo Statuto Coni (del quale AeCI è federazione) necessari per rivestire la carica di presidente di federazione, ed è stato interdetto anche dall’autorità sportiva;
la Corte dei conti, sezione Contabile, con relazione al Parlamento sul controllo della gestione finanziaria dell’Aero Club d’Italia per l’anno 2017, ha evidenziato gravi anomalie gestionali imputabili all’ex-presidente Leoni, il quale aveva conferito l’incarico di direttore generale (il cui emolumento annuo era pari a 127.721 Euro) a soggetto già collocato in quiescenza dall’amministrazione di appartenenza, quindi incorrendo nel divieto previsto dalla legge n. 124 del 2015 sull’attribuzione di incarichi dirigenziali retribuiti;
il commissario straordinario dell’AeCI, appena insediatosi, ha prontamente rimosso il precedente direttore generale su conforme parere del Dipartimento della funzione pubblica e del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sospendendo ogni erogazione in suo favore, e sospendendo, altresì, altre erogazioni non dovute in favore di personale dipendente;
durante la gestione commissariale risultano essere stati rilevati ulteriori fatti gestionali, che hanno condotto al depauperamento economico dell’ente, quale l’assenza di idonee procedure per il recupero di crediti per valori prossimi al milione di Euro, o la concessione in comodato gratuito ad alcuni Aero Club federati di aeromobili della flotta in proprietà ad AeCI;
a seguito del cambio del commissario lo scorso febbraio 2019, Giuseppe Leoni avrebbe intentato un ricorso al Tar sugli atti di nomina di entrambi i commissari;
il Tribunale amministrativo nell'ambito del giudizio sulla richiesta di annullamento degli atti -sentenza del 23 dicembre 2019- avrebbe obiettato che 'va ordinato alle amministrazioni ministeriali appellanti di nominare l'architetto Leoni presidente dell'Aero club d'Italia laddove non ricorrano le circostanze ostative evidenziate;
sempre il Tar, su richiesta di Leoni, avrebbe bloccato le elezioni indette dal commissario in carica tramite provvedimenti cautelare del 20 giugno 2019 ed in data 20 ottobre 2019 rigettava il ricorso al secondo atto di nomina a commissario effettuato dal Governo Conte 1, rinviando al 20 marzo 2020 l'udienza sulle richieste di annullamento subordinate;
si chiede di sapere
quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere affinché venga evitato che la funzione di presidente dell’ente pubblico AeCI, al quale competono importanti attività certificative, di controllo e di gestione dell’aviazione leggera diportistica e degli sport aeronautici, venga assunta da soggetto carente dei requisiti di onorabilità, le cui condotte (e per fatti di gestione dello stesso ente) sono attualmente sottoposte al giudizio della magistratura penale e contabile, ed affinché venga proseguita l’azione riformatrice e di riordino intrapresa dal commissario straordinario, anche con la predisposizione di un nuovo statuto conforme alla normativa ed alle pronunce dell’autorità giudiziaria amministrativa".