Il Piano Nazionale Aeroporti-PNA designa e riconfigura ruolo e bacini di traffico, prospetta una evoluzione del traffico, in termini di numero di movimenti e di voli per le singole piste aeroportuali, quando le analisi di compatibilità tra infrastruttura aeroportuale e territorio sono, almeno sulle piste più intasate, ormai oltre i limiti.
Anche gli scenari europei e italiani proposti da Eurocontrol inquadrano la questione della singola capacità aeroportuale e/o di ogni singola pista. Il Rapporto 2018 Eurocontrol, nelle 40 pagine “The Challenges of Growth studies aim to deliver the best-achievable information to support long-term planning for aviation in Europe”.
Il Paese Italia è in grado di fronteggiare “What are the challenges of growth for commercial aviation in Europe between now and 2040?”
Ma una singola pista quanti movimenti/ora può reggere? Se una pista nel 1996 registrava un massimo di 16 voli/ora nel, 2020 ne può gestire 30m/ora, nel 2040 né potrà sostenere 40movimenti/ora?
L’automazione del controllo di rotta, l’integrazione del sistema di rilevamento radar (RDP- Radar Data Processing), la parte di gestione dei piani di volo FDP (Flight Data Processing), la gestione tra traiettorie di volo a medio (MTCD- Medium Term Conflict Detection) e breve termine (STCA- Short Term Conflict Alarm) potrà ottimizzare sistemi di interfaccia, uomo macchina e assicuare standards operatiivi nel livelli di safety prescritti da Eurocontrol-ICAO-EASA?
Gli scenari proposti dai documenti Eurocontrol per risolvere gli STCA-Short-Term Conflict Alert hanno trovato soluzione nell'attuale livello di traffico aereo sulle piste del Belpaese? Queste piste di 2400 metri con layout aeroportuale “critici” e talvolta con decolli contromano agli atterraggi possono prefigurare masterplan al 2040 con il raddoppio dei voli?