Un successo strepitoso in termini di movimenti e passeggeri trasportati. Napoli Capodichino ha trasportato circa 10,9 milioni (+9%) di passeggeri nel 2019. Un successo, la media degli scali del Belpaese è stata del +4%. Ma sono incrementati anche i movimenti aerei, da 79.722 del 2018 a 82.577 (+3,6) nel 2019.
Sono avvenuti decolli e atterraggi sulle piste 06 e 24.
Quinto scalo italiano per numero di movimenti, con voli nazionali, internazionali e intercontinentali, sorvolando Casoria e Napoli-Vomero-Arenella. Quartieri ad elevatissima densità abitativa.
In tale contesto assume un ruolo di rilievo l'attività del Comitato No-Fly che, con il seguente comunicato ha sintetizzato l'incontro avuto con il Direttore ENAC dell'aeroporto.
Sono state proposte richieste e considerazioni riguardanti la salvaguardia ella navigazione aereo e la tutela dei cittadini e dei residenti.
COMUNICATO STAMPA 002-2020
IL COMITATO INCONTRA LA DIREZIONE AEROPORTUALE CAMPANA
“Il giorno 30 gennaio 2020 il Comitato No Fly Zone di Napoli , Assouteni Città Metropolitana di Napoli e il Comitato Vivibilità Cittadina hanno illustrato al direttore Lacriola, insediato il 3 settembre 2019 presso lo scalo campano, il lavoro sin qui svolto dal Comitato.
I punto sono stato sintetizzato nel prot.U012 e riguardano la convenzione, la concessione, l’uso delle piste, le curve di isorischio e le isofoniche, la mancanza di zonizzazione acustica e il Master Plan approvato.
I rappresentanti del Comitato No Fly hanno inoltre chiesto l’installazione di nuove centraline al Vomero, a Capodimonte e sul centro storico sito Unesco a seguito del notevole incremento dei movimenti .
Il monitoraggio acustico è un compito demandato per normativa e per contratto concessorio al gestore aeroportuale che deve rispettare i limiti acustici imposto per legge e deve sottoporre tali risultato all’ Arpac e al Ministero dell’Ambiente. I comitati di cittadini pretendono maggiori garanzie di trasparenza da parte del Gestore che si deve assoggettare per legge al rigoroso controllo da parte dell’ENAC, pertanto è stata reiterata la richiesta ad Enac al rispetto dei cod. 704, 711, 714 e 715 del cdn e di adottare eventualmente sullo scalo di Capodichino provvedimenti restrittivi ai sensi dell’ art.715 del CDN .
Le criticità ambientali e di sicurezza dell’aeroporto di Napoli-Capodichino, ad oggi saturo, sono dovute alla mancanza della messa in esercizio nel 2012 dello scalo di Napoli-Grazzanise, attualmente cancellato dal Piano Nazionale Aeroporti. I rappresentanti dei cittadini hanno mostrato scetticismo sull’attuale sistema aeroportuale destinato al bacino campano e l’insufficienza progettuale dello scalo di Salerno-Pontecagnano.
Nel corso della seduta si è discusso approfonditamente dell’atto di significazione notificato il 24 dicembre 2018 all’Enac, alla Regione, ai Comuni, al Prefetto ed ai Ministeri interessati , ad oggi non vi è stato alcun riscontro eppure a Napoli manca il PEE , Il piano di Emergenza in caso di incidente al di fuori del sedime aeroportuale .
Il Presidente del Comitato si è particolarmente soffermato sulle problematiche relative al rumore dovute al flusso di voli raddoppiato in pochi anni. Il Direttore ha ribadito che c’è il massimo impegno da parte dell’Enac tanto che è stato diramato apposito NOTAM a gennaio 2019 per tutelare nelle fasce notturne i cittadini sottoposto al sorvolo degli aerei dando massima attenzione al loro diritto alla salute.
Si è discusso anche della tutela del Museo di Capodimonte e del sito Unesco oggetto di prescrizioni al volo da parte del MIBACT.
Il Comitato nel ringraziare il Direttore, ha ribadito che la provincia di Caserta, Napoli, la Campania tuta meritano un sistema aeroportuale all’altezza della terza regione d’Italia, nel prossimo incontro si andranno ad approfondire i temi oggetto di interesse da parte del Comitato”.