Il consorzio Airbus europeo e l'industria Boeing si fronteggiano sul mercato mondiale della produzione aeromobili civli e militari. In Italia l'attività “aeronautica” residuale, precaria e senza sbocchi reali, soccombe in una realtà con poche prospettive.
La seguente Interrogazione è stat presentata dal senatore Luigi Vitali (Fi-Udc)
"Ai ministri dell'Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico.
Premesso che:
dall'esame della situazione commerciale della divisione aerostrutture di Leonardo SpA si evince che sul programma 767 Boeing ha inviato varie contestazioni per cattiva qualità dei prodotti realizzati a Pomigliano d'Arco (Napoli);
a seguito di tanto, Boeing ha stornato già 100 milioni di Euro dalla sua commessa e la perdita di Leonardo potrebbe raggiungere i 200 milioni di Euro di mancati introiti;
a ciò si aggiunge la crisi del cliente Boeing che ha di fatto ridotto i volumi di aeromobili 787 da 14 serie al mese a 10, con necessità di saturare lo stabilimento di Grottaglie (Taranto) con perdite occupazionali interne ed il blocco di forniture da parte delle piccole e medie imprese italiane;
a causa di una politica aziendale miope, Leonardo SpA, dopo l'accordo commerciale franco-tedesco, è di fatto stata messa in un angolo sul mercato europeo,
si chiede sapere:
se i ministri in indirizzo siano a conoscenza di queste notizie e se siano confermate;
come intendano affrontare la conclamata crisi aziendale per salvaguardare i livelli occupazionali e con quali direttive intendano indirizzare il management dell'azienda".