L'Associazione italiana compagnie aeree low-fare, (low cost?) è stata costituita da Blue Air, EasyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, in rappresentanza, sostengono, di oltre il 50% del traffico aereo italiano di corto/medio raggio che opera con voli dalla Penisola.
La sua costituzione sarebbe avvenuta al fine di modificare il Decreto Rilancio, attualmente all'esame della Camera dei Deputati e proporsi quale parte "datoriale" nelle trattative sui contratti di lavoro dei naviganti in Italia.
In un comunicato stampa rilanciato il 10 Giugno, dalla prevalenza dei “media” italiani si sostiene:
“Auspichiamo che l’indicazione contenuta nel rapporto definito dal Comitato presieduto da Vittorio Colao sulla necessità di allineare la definizione dei protocolli e del “load factor” dei trasporti (in particolare per quello aereo) ai livelli europei sia giustamente considerata dal Comitato Tecnico Scientifico che supporta il Ministro della Salute, Roberto Speranza, oltre che dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e messa in atto il prima possibile dal Governo”.
Così l’Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares (AICALF) – costituita da compagnie aeree che rappresentano oltre il 50% del traffico aereo italiano di corto raggio, nonché una parte significativa del traffico a lungo raggio – in relazione ad alcune delle iniziative per il rilancio “Italia 2020-2022”.
“Per AICALF, infatti, così come è necessario seguire le indicazioni della Commissione Europea in merito all’applicazione degli eventuali aiuti statali, altrettanto basilare è la necessità di garantire, anche in Italia, gli stessi parametri e indicazioni di sicurezza stabilite a livello europeo per il settore del trasporto aereo, per non perdere competitività rispetto ad altri Paesi e poter contribuire realmente alla ripartenza del turismo”, prosegue il comunicato dell’Associazione.
“A oggi, secondo le disposizioni date dal ministero e in vigore fino al 14 giugno, tutti i vettori che operano in Italia devono garantire che a bordo, tra un passeggero e l’altro, ci sia 1 metro di distanza tra i passeggeri, di fatto imponendo un riempimento parziale dei velivoli. Una misura che non vale negli altri Paesi. Per questo, l’indicazione fornita dal Comitato di Colao è centrale per sostenere la stagione turistica 2020, compatibilmente con quanto permesso dalla tutela della situazione sanitaria, per affrontarla a pari livello di tutti gli altri Paesi europei”, conclude il comunicato di AICALF.”